CITAZIONE (Mario_A @ 8/3/2012, 18:23)
Esempi come quello del nome del Giappone ce ne sono tanti altri. E' vero che i Giapponesi continuano a chiamare la loro terra Nihon, ma e' anche vero che hanno tramandato la loro lingua e la loro civilta'. I Giapponesi usano sempre il termine Japan quando parlano in Inglese. Probabilmente se avessero perso completamente la loro lingua, e avessero adottato l'inglese, il Giappone si chiamerebbe solo cosi'.
I Sardi hanno perso la loro lingua originale, ed hanno adottato il latino, da cui deriva l'attuale sardo. Della lingua originale rimangono solo un ristretto gruppo di termini (in gran parte geografici) e probabilmente (ma di questo sono convinto) la fonetica. Quindi non e' possibile affermare che Sardegna sia il nome originale (come non e' possibile affermare il contrario). Ho detto infatti che e' una mia idea personale, ma non e' basata sul nulla.
Bhe, tanto ristretto no. Ritengo sia imposbbile, fare una percentuale (anche se mi pare che Pittau e qualche altro linguista ci abbia provato), ma moltissimi toponimi, sono "paleosardi" , la gran parte, direi. va da sè che lo stesso SRDN è un nome geografico. Per di più, invece, sono
pochissimi i termini fenici o cananei riconoscibili, mentre sono un buon numero quelli latini. A dmostrazione dei diversi esiti linguistici delle varie colonizzazioni.
Quando i Romani invasero l'isola, è noto e dimostrato che il sostrato demografico paleo sardo era tutt'alltro che estinto, come non era estinta la lingua "nuragica" . Ce lo dicono una infinità di indizi oltre che le testimonianze storiche sui "sardi pelliti". Sono stati ad esempio rinvenuti epigrafi con i nomi propri di ascendenza nuragica. Senza presupporre la persistenza di tale lingua paleosarda in epoca romana, tdifficilmente sarebbe stato trasmesso un termine come "nuraghe", "nurac" in una nota iscrizione in caratteri latini, più altri numerosi termini che pur latinizzati hanno ben poco di latino.
Questi parlanti Qualcosaltro dal fenicio, eran identificati come Sardi
anche dai romani . Se un'etnia è nota a popoli diversi - per lingua e cultura - a distanza di secoli (dalla stele di Nora al IV se. a.C, passando per le fonti greche) bisogna ritenere o che vi fosse una convenzione plurisecolare coinvolgente popoli così eterogenei oppure più semplicemente che un etnia denominava così se stessa e così fosse conosciuta in giro per il mediterraneo dai popoli che, per traffici disparati entravano in rapporto con essa.
il tuo esempio sul giappone è buono, ma le situazione che stiam considerando sulla sardegna mi pare alquanto diversa.
Consideriamo anche un altro punto: il tempio di Antas, è dedicato a Sardus Babay, l'associazione tra la parola Sardus e un termine univocamente attribuito al sostrato paleo-sardo o "nuragico" per intenderci, depone per il fatto che Sardus fosse il nome con il quale gli indigeni chiamavano il loro dio o eroe eponimo. Tant'è che i Punici lo chiamarono con un altro nome: SID, e per giustificare la loro presenza coloniale, edificarono un tempio direttamente sul
luogo di culto nuragico ( non v'è un intermezzo fenicio) e fecero di SId (tra l'altro presente solo in Sardegna) il figlio del loro dio per antonomasia, melkart. Con chiare finalità coloniali.
Quando i punici andarono via, Sid scomparve, e poichè a rmanere sull'isola, levate di mezzo le truppe mercenarie puniche, fu soprattutto il sostrato paleo sardo, ecco che ricompare Sardus baby.
I Fenici del VII sec. e ancor prima i Filistei invece non colonizzarono alcunchè della Sardegn almeno al modo dei cartaginesi. non ebbero mai la forza di imporre una lingua ufficiale in sostituzione di quella Nuragica. Lo dimsostra l'archeologia quando ormai ammette che i porti pur in presenza fenicia continuarono ad essere in mano nuragica. Lo dimostra il tramandarsi della toponomastica che è tuttaltro che fenicia. Gli stessi nomi delle "città" "fenice" non sono fenici, ed in esse era presenti membri dell'aristocrazia nuragica. In tutto questo quadro è difficile pensare che
proprio il nome dell'Isola - associato all'ethnos sia l'unica a poter eccezione-
D'altronde riprppongo le mie domande: è SRDN un termine fenicio o cananeo? perchè chiamarono SRDN proprio la Sardegna e non la Sicilia, per fare un esempio? e com'è che quando i fenici denominano un isola con la loro lingua, ciò è facilmente riconoscibile (Malta) come fenicio, mentre nel caso della Sardegna ciò non accade? La radice SRD sarà anche diffusa in tutto il mediterraneo (chissà potrebbe essersi diffuso anche in età neolitica per quanto ne sappiamo) , non solo ad oriente. ma il toponimo SRDN lo è molto meno, almeno a me sembra.
CITAZIONE
Me lo fa pensare una gran quantita' di termini assonanti, tutti provenienti dal Mediterraneo orientale. Inoltre, se vogliamo credere alle fonti romane, Pausania, che da' informazioni abbastanza precise sulla Sardegna (Periegesi, X,17) dice di ignorare il nome che i nativi diedero all'isola (sapeva di un antico nome perduto?). Piu' oltre riporta il noto fatto dell'invasione dei Libici con il condottiero Sardus che diede il nome all'isola (questo mito potrebbe essere un'eco del fatto che Sardegna e' il nome che i Fenici/Punici diedero all'isola?)
Pausania non conosceva tal nome. ma non dice neppure, e ciò è sintomatico, che a dare il nome all'Isola furono i fenici. Ed i greci, a parte il periodo euboico nel quale effettivamente non conoscevano il nome dell'isola appena entrarono in contatto con l'ethnos del'isola iniziarono a chiamare l'isola Sardegna abbandonando le denominazioni marinaresche come Ichnoussa
Sì c'è tuttora chi legge in Sardus Libico una eco dell'invasione punica. Ho in mente un autore. Ed altri naturalmente che da a Sardus la lettura che do io, almeno nella sostanza. A me pare che sia erroneo vedere in Sardus un dio importato dai cartaginesi. Anzitutto perchè questo, archeologicanete parlando è Sid. poi perchè lo stesso Pausania, non afferma affatto, ne lo fa alcuno storico che Sardus fosse in dio punico (di questo non c'è traccia in alcun luogo). Aggiungo infine che il mito esatto, mette di mezzo gli Egiziani, e noto anche come questa parte venga regolarmente omessa,in particolare da chi fa di Sardus un dio punico.
se si vuole intepretare un mito occore, credo, farlo nella sua interezza senza ometterne delle parti. Questo va applicato anche al fatto che Pausania fa di Sardus l'eroe del
primo popolamento dell'Isola, che per forza di cose non può esser individuato, ne da Pausania ne da noi, nel periodo fenicio punico.
CITAZIONE
Ritornando al riso sardonico, io non metto assolutamente in dubbio l'etnografia sarda. Il mio dubbio invece riguarda la citazione omerica. Tutte le interpretazioni delle fonti antiche (ma pur sempre alquanto distanti da Omero) mi suonano come una ricostruzione a posteriori. Inoltre le fonti antiche non sono consistenti tra loro.
questo purtroppo va da sè..è così tant'è che in tutti questi casi, ci torturiamo nei forum, e nn solo..per capirci qualcosa
CITAZIONE
Alcune riconducono il riso sardonico all'uccisione dei vecchi, altre lo ricollegano alla morte atroce di guerrieri sardi nelle braccia di un idolo rovente, altre ancora, come Pausania, parlano solo dell'espressione simile ad un ghigno in seguito ad una paralisi facciale nelle vittime di avvelenamento di una pianta velenosa tipica della Sardegna (pianta tra l'altro recentemente identificata nell'Oenanthe crocata, contenente effettivamente molecole tossiche che causano quella paralisi facciale).
A me sembra molto strano che un modo di ridere particolare, non bene identificato, legato in modo specifico alla Sardegna, fosse diventato cosi' proverbiale in tutto il bacino del Mediterraneo, fin da epoche arcaiche, da essere citato da Omero per descrivere il riso amaro di Ulisse. Il fatto mi sembra ancora piu' strano considerando che, apparentemente, non si direbbe che i greci sapessero molto della Sardegna.
strano è strano. las pratica di ridere durante i funerali, che io sappia, è presente anche altrove, per esempio. ma nella tradizione riferita alla sardegna, c'è qualcosa di diverso. Omero, implicitamente, si può dire, ne fa un tratto aristocratico attribuendolo ad Odisseo. Purtroppo non ci spiega perchè.
è una mia supposizione, ma forse la ragione della scena con Odisseo protagonista è da rintracciarsi nel mito di Talo, e non viceversa. Ed il mito di talo pare avere origine in ambiente cretese, ed ovviamente è curioso che la sardegna nuragica, fosse in rapporti con creta durante l'età del bronzo recente.
ma in ogni caso, la tradizione di Talo si riferisce senz'altro alla Sardegna, e se è certo insolito che i greci si fecero in qualche modo impressionare (in positivo o in negativo..) dal riso (rituale?) dei sardi, a me suona ancora più insolito ritnere che il riso sardonico di Odisseo, sia una mera coincidenza fonetica con il riso sardonico di Talo.
ciao Mario e grazie per i tuoi interventi... sono in disaccrdo ma mi stai permettendo di rifletterci sopra...ancor di più...