leda77 |
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| CITAZIONE (Pablito50 @ 12/3/2012, 14:59) Ma nell’epoca della costruzione dei templi megalitici questi ultrasuoni potevano essere percepiti dall’uomo giovane, non stressato dai rumori delle nostre città o dalla musica rock che notoriamente provocano un riduzione precoce della banda uditiva.
A quel tempo le pietre in particolari condizioni climatiche e temporali potevano “parlare” ai presenti con una specie di brusio in quanto i rumori emessi erano posti poco sopra i 20.000Hz. e l’orecchio dell’uomo antico era molto più sensibile alla gamma alta dei suoni, in quanto poteva essere ferito da rumori intensi solo durante un temporale per i tuoni o in prossimità di una grande cascata.
Ad un prossimo post i materiali e i metodi usati dal nostro team per ricercare questo “brusio” ancora presente ed emesso da alcuni megaliti. Che prove scientifiche ci sono che l'uomo in epoche lontane potesse percepire gli ultrasuoni? A mio avviso questa affermazione non può essere fatta con tanta sicurezza. Inoltre non è detto che gli uomini di allora erigessero in quel dato luogo i loro monumenti in relazione a tali suoni. Non si può fare la correlazione tra suoni particolari ed erezione di monumenti, se non in presenza di prove abbastanza certe e specifiche (come ad esempio per i teatri greci dove l'acustica era fondamentale per le rappresentazioni che avvenivano nei teatri stessi). Bisognerebbe quanto meno spiegare quale era la funzione di questi suoni o il loro significato in relazione al monumento/i eretto/i. Personalmente non ho mai letto di uomini protostorici che potessero udire gli ultrasuoni. Ci sono studi scientifici seri (con relative pubblicazioni) in merito?
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