Ostraka - Forum di archeologia

I sistemi calendariali dei Maya

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view post Posted on 28/3/2012, 16:53
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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@Righel
Ho promesso di scrivere qualcosa sui sistemi di misurazione del tempo in uso presso le popolazioni mesoamericane.
L'argomento è spinoso e complesso e sono molto dubbioso del fatto di aver capito esattamente come la cosa funzionava, anche perchè le cose si sono evolute attraverso i secoli, a partire dalla cultura Olmeca per arrivare ai Maya che conosciamo oggi.
Revisiona il mio testo e correggi gli errori lessicali, spero che di sostanziali non ce ne siano. Tieni presente che la terminologia specifica a volte per me è oscura (ho solo una vaga idea, per esempio, di che cosa sia una rivoluzione sinodica).



I principali sistemi calendariali dei Maya erano 3.

1) Il calendario astronomico che inizia alla data in cui il Sole passa perpendicolarmente attraverso lo zenit, un giorno compreso tra il 24 e il 26 di luglio di ogni anno.
La lunghezza dell'anno astronomico venne calcolata pari a 365,2420 giorni e veniva utilizzato per fissare la posizione dei solstizi e degli equinozi, le rivoluzioni sinodiche dei pianeti del nostro sistema solare, i nodi delle eclissi e altri fenomeni celesti, soprattuto i cicli di Venere.
Questo calendario deve essere stata la base di riferimento utilizzata dagli astronomi-sacerdoti Maya per i loro calcoli astronomici, calcoli che sono stati fatti con un minimo di 4 decimali. Esempi di questo possono essere trovati nei codici, soprattutto nel Codice di Dresda (nota bene: si tratta di deduzioni fatte in base alle rappresentazione nel Codice di Dresda dei cicli sinodici lunari e dei cicli delle eclissi lunari, nonchè dei cicli delle levate eliache venusiane che appaiono ad essi raccordati. Non abbiamo prova 'certa' che un calendario astronomico esistesse. Che il primo giorno dell'anno fosse situato alla data indicata ci viene confermato dalle notizie raccolte dai cronisti spagnoli, direttamente dai maya yucatechi attorno al 1600).

2) Il calendario civile o Haab di 365 giorni, spesso indicato come 'anno vago'.
Si compone di 18 mesi di 20 giorni più 5 giorni chiamati uayeb. La differenza di un quarto di giorno circa rispetto al calendario astronomico rende necessaria una correzione periodica simile al nostro anno bisestile, attraverso metodi che si suppongono previsti dai Maya, ma dei quali non abbiamo notizia certa.
L'enumerazione dei giorni era analoga a quella che usiamo noi, cioè all'inizio del primo mese succedevano tutti i suoi 20 giorni, poi si cambiava mese e così via, fino al 20° giorno del 18° mese, al quale seguivano i cinque giorni 'senza nome' o 'infausti'.
All'interno di questo calendario corre l'anno Tun lungo 360 giorni che è stato utilizzato per i calcoli calendrici 'assoluti', di cui parlerò più avanti.

3) Il calendario sacro Tz'ol'kin, nome usato oggi per designare il calendario più importante dei Maya, chiamato anche l'almanacco sacro o Circolo Sacro.
Si tratta di un ciclo di 13 numeri e 20 nomi, per un totale di 260 combinazioni possibili.
L'enumerazione dei giorni era molto diversa da quella che noi consideriamo usuale: al giorno 1 del 1° nome, succedeva il giorno 2 del 2° nome, poi il giorno 3 del 3° nome fino al giorno 13 del 13° nome. A questo punto, i numerali erano finiti, per cui il successivo era il giorno 1 del 14° nome, poi il giorno 2 del 15° nome e avanti fino al giorno 7 del 20°, dopodichè i nome erano finiti e si continuava con il giorno 8 del 1° nome così via, fino a completare il ciclo di 260 giorni.
Non conosciamo il nome che i Maya 'classici' davano a questo calendario, Tz'ol'kin è il nome coniato, agli inizi del '900, dall'archeologo J.Eric Thompson a partire dal maya Quiché chol-qih, "ordine dei giorni".
Questo calendario è il più antico, risale sicuramente agli Olmechi.
Era importantissimo ai fini agricoli, perchè il ciclo di vegetazione della pianta del mais nella milpa (il tipico appezzamento di terreno coltivato nella foresta dai primi contadini Maya, ricavato con il metodo del debbio cioè il taglia e brucia) era appunto di 260 giorni e non aveva soluzione di continuità, data la mancanza di stagionalità nella zona in cui il calendario venne 'inventato'.
Col passare del tempo, la sua importanza ai fini agricoli decrebbe, perchè l'area di applicazione non fu più solo quella priva di stagionalità e l'agricoltura non fu più quella di debbio, bensì una agricoltura 'intensiva' praticata in zone irrigate da canali.
Crebbe invece la sua importanza come calendario divinatorio.
Ad ogni numerale venne associato un nahual (vedi discussione specifica nel forum) e ad ogni nome venne associato un 'tono'.
Dall'a composizione tra questi due nel giorno di nascita venivano tratti auspici sul neonato, nonchè l'associazione con il suo nahual, che era un elemento importantissimo nella vita dell'uomo Maya.

L'enumerazione dei giorni dei due calendari, combinate e coordinate, dava origine a un ciclo di 52 Haab (corrispondenti esattamente a 73 Tz'ol'kin), secondo lo schema illustrato in questa figura
www.mondolatino.it/culture/maya/maya-map3.gif
In pratica, ogni giorno dell'anno veniva nominato attraverso l'enunciazione della sua posizione nei due calendari: la posizione così composta si ripeteva solamente dopo 52 anni Haab, corrispondenti a poco meno di 52 anni solari, se non venivano introdotte correzioni.
Per tutte le popolazioni della Mesoamerica, che condividevano almeno all'arrivo degli europei questi sistemi calendrici, il ciclo di 52 anni aveva la valenza del nostro secolo, anzi, per alcune di esse era molto più importante.

Per esempio, gli Aztechi e tutte le popolazioni di lingua nahuatl del Messico centrale chiamavano il ciclo di 52 anni 'fascio di canne' ed erano convinti che la fine del mondo sarebbe avvenuta alla fine di uno di questi cicli.
Per questo motivo, allo scadere dell'ultimo giorno del 52° anno, tutte le famiglie spegnevano il fuoco che sempre ardeva nella casa e altrettanto facevano i sacerdoti con i fuochi accesi nei templi.
Tutta la popolazione delle città dell'Anahuac, come veniva chiamata la Valle Centrale del Messico, si radunava al calar della sera sulle montagne più vicine alle città e aspettava ansiosamente l'alba del nuovo giorno, il cui arrivo testimoniava che il mondo sarebbe durato un altro 'fascio di anni'.
In quel momento, i sommi sacerdoti accendevano il nuovo fuoco, le cui braci venvano distribuite a tutte le famiglie affinchè in tutti i focolari si riaccendesse la nuova vita.
Quindi, con gran festa tutta la popolazione rientrava nelle proprie abitazioni e veniva riacceso il focolare domestico, mentre i sacerdoti provvedevano a fare lo stesso con i bracieri posti sulla sommità delle piramidi templari.

Faccio notare che la figura riportata, che illustra i due calendari come una serie di rotismi dentati, è il parto della fantasia dei moderni studiosi, al fine di renderne il più chiaro possibile il sistema di 'incastro'.
Per i fantacosi, si tratta invece di un oggetto 'reale', di qualcosa di fisicamente veramente realizzato dai Maya.
Insomma, al posto del classico Barbanera a fogli appeso alle pareti delle nostre case, i fantacosi sono convinti che i Maya avessero in casa una serie di ruote dentate, di legno o terracotta, che gli dicevano in quale giorno dell'anno si trovassero...
Non commento.


Nel prossimo intervento, affronterò il tema del cosidetto Computo Lungo e del calendario lunare

Edited by Usékar - 14/1/2021, 15:19
 
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view post Posted on 29/3/2012, 08:24
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Una correzione di quanto pubblicato ieri.
Andando a memoria, senza controllare quanto scrivo, commetto errori di presunzione perchè mi fido troppo di me stesso e dei miei ricordi :unsure: .
Per fortuna, dopo un bel sonno... :rolleyes:
Non è stato l'archeologo inglese Sir J. Eric S. Thompson a battezzare Tzol'kin in calendario sacro.
Primo errore, è appunto Tzol'kin e non Tz'ol'kin.
Secondo errore, fu il linguista e mayanista statunitense William Edmond Gates (http://es.wikipedia.org/wiki/William_Edmond_Gates), nel 1921, a coniare il termine, partendo dal Maya Quiché "ch'ol q'iij" (ho scritto in precedenza chol-qih, perdonate le diverse trascrizioni, dipendenti dal fatto che la traslitterazione inglese e quella spagnola sono diverse e generano non poca confusione: a parte gli apostrofi, che vorrebbero indicare una palatalizzazione del suono, j in spagnolo suona più o meno come h in inglese e quindi q'iij spagnolo equivale a qih inglese, come Quiché spagnolo equivale a Kiché inglese perchè 'qui' in spagnolo si pronuncia 'ki').
Perchè Tzol'kin a partire da "chol-qih" o "ch'ol q'iij"? Perchè il palatalizzato ch' per chi ha come lingua madre l'inglese suona molto vicino a tz (forse Lama su potrà dire qualcosa al riguardo, spero che mi legga), mentre kin significa giorno nell'antica lingua Maya, il ch'olti che è vicina alla moderna lingua ch'orti, e probabilmente sembrò una bella 'resa' del più moderno q'iij (o qih) dei Quiché (o Kichè).

Ora, una piccola aggiunta alla nota polemica finale.
Ritenendo i fantacosi che l'illustrazione per mezzo di 3 ruote dentate dell'uso combinato dei 2 sistemi calendariali rappresenti il disegno di un oggetto reale, ne concludono bellamente che i Maya conoscevano l'uso degli ingranaggi e dei rotismi dentati.
Ho già parlato, in un altro 'trattatello' qui sul forum, del fatto che certamente la ruota era conosciuta da queste genti, ne abbiamo molti esempi riprodotti in terracotta (per quanto ne so, però, nessuno di questi oggetti è stato prodotto in area Maya, vengono tutti dal Messico centro-occidentale).
Però è altrettanto certo che non la utilizzarono se non a scopi magico-religiosi e/o funerari, cioè per costruire piccoli oggetti su ruote, in genere cagnolini, che si presume venissero utilizzati come offerte votive, dal contesto in cui sono stati rinvenuti (data la loro piccola dimensione, sembrarono ai primi scopritori dei giocattoli, tanto che sono noti come wheeled toys).
Da qui a passare alla produzione e utilizzazione di rotismi dotati di ingranaggi c'è di mezzo un oceano... (anche in senso fisico, Atlantico da una parte, Pacifico dall'altra).
E ripeto, l'illustrazione è solo un disegno prodotto dagli archeologi, per rendere più chiaro il meccanismo di incastro dei 2 calendari.

Forse non sono stato chiaro circa l'uso divinatorio del calendario Tzol'kin, per cui cerco di spiegarmi meglio.
I 260 giorni di questo calendario erano indicati dalla combinazione tra un numero che andava da 1 a 13 e un glifo-nome, scelto tra 20 diversi, secondo il preciso ordine che ho illustrato in precedenza.
Ciascun glifo-nome era associato ad un essere soprannaturale, il quale avrebbe accompagnato l'essere umano nato in quel giorno, determinandone il carattere e almeno in parte il destino (un po' quello che si crede avvenga per il nostro zodiaco e le congiunzioni astrali all'atto della nascita).
Il potere di questo essere soprannaturale, il nahuál dell'individuo, era condizionato dal numerale associato.
Analogamente avveniva per l'anno Haab, che veniva considerato alla stregua di un essere vivente: il giorno del calendario Tzol'kin con cui l'anno iniziava ne condizionava fortemente lo svolgimento, il glifo ne costituiva il nahuál (un po' come per i Cinesi e il loro zodiaco) e dalla combinazione glifo-numero venivano tratti importanti auspici (importanti nel senso che condizionavano le date cerimoniali e lo svolgimento dei riti associati, il periodo di semina etc.).

I Maya ritenevano che il glifo corrispondente al giorno di nascita di una persona ne condizionasse fortemente il carattere e il destino: nei libri dei Chilam Balam stavano scritte le varie corrispondenze e come queste venissero influenzate dal numero che lo accompagnava.
Negli stessi libri è anche scritto come ognuno dei 260 giorni avesse una influenza sulla vita della comunità.
Per esempio, 3 Chuwen era considerato un giorno favorevole, 8 Kib come giorno iniziale prometteva una annata favorevole, con piogge abbondanti e ricco raccolto... (Chuwen e Kib sono due dei 20 glifi-nome).
Questo calendario era in uso in tutto lo Yucatán ancora all'inizio del XIX sec., e sugli altipiani del Guatemala occupati dai Quiché viene utilizzato ancora oggi.
 
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view post Posted on 3/4/2012, 17:31
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Parte III- Il 'computo lungo'

L'attuale sistema che i Maya utilizzano per coltivare il mais è fondamentalmente lo stesso che è stato utilizzato per almeno 4000 anni.
Questo sistema nacque probabilmente nella zona abitata dagli Olmechi, che è una zona ricchissima di acque, densamente forestata e nella quale non vi è praticamente stagionalità.
Quest'ultimo particolare è molto importante, perchè permetteva di effettuare coltivazioni a ciclo continuo.

Vediamo quali sono, ed erano, le fasi principali della coltivazione del mais.

Anzitutto, si sceglie un appezzamento nella foresta, vi si abbattono gli alberi, e si bruciano assieme alle erbacce e ai loro semi.
Quindi, si prepara il terreno, si pianta la semente, si sarchia per togliere le erbacce e si rincalza la terra attorno alle radici delle piante di mais quando crescono, perchè il vento non le abbatta.
Quando la pannocchia è matura, si piegano gli steli, si staccano le pannocchie, si lasciano seccare nel campo, infine si raccolgono e si immagazzinano.
Si può ripetere il ciclo per 2 anni, poi si deve lasciare riposare la terra per 6 anni, ovvero spostare il campo in un'altra zona di foresta.
Uno sfruttamento più intenso porta ad un veloce impoverimento del terreno, che diventa sterile.

E' interessante sapere come avviene la semina.
Il campo di terra viene zappato e vi si ricavano dei solchi poco profondi, quindi con un bastone appuntito, la cui punta è stata indurita con il fuoco, nei colmi tra i solchi si praticano dei fori a intervalli regolari e in ciascun foro si depongono 2 chicchi di mais, uno per la terra e uno destinato a germogliare e produrre per gli uomini, più un seme di fagiolo, che crescerà assieme alla pianta di mais e per il quale vengono sistemati dei bastoncini di sostegno, per evitare che si arrampichi sulla pianta di mais, danneggiandola.
Nei solchi, invece, si piantano con lo stesso sistema del bastone i semi di zucca.


Questa pratica del taglia e brucia, in italiano detta debbio, è stata chiamata milpa, che è una parola nahuatl, cioè Azteca-Cicimeca, formata da milli, campo, e pan, semente, parola che è stata usata dagli spagnoli per indicare campi di grano anche in altre parti dell'America Centrale.
La parola usata dai Maya Yucatechi è col, e nomi simili sono utilizzati in altri dialetti maya.

Questa attività è ancora molto importante per le popolazioni Maya di oggi che continuano a svolgerla nella stessa maniera dei loro antenati, anche se con tempi diversi in quanto essi oggi vivono in territori in cui la stagionalità è un fattore importante.

Dal conteggio del tempo che gli Olmechi utilizzavano per la coltura del mais probabilmente nacque il calendario dell'anno sacro.
Esso fu basato sulla antica numerazione in uso in tutta la Mesoamerica che era a base vigesimale (chissà se è vero che l'origine di tale sistema di numerazione è dovuto al contare sulle dita di entrambe le mani e i piedi): il numero 20 in ch'olti si diceva kal. L'osservazione che 13 kal (260 giorni) sono necessari dalla scelta della posizione per la milpa al disboscamento completo e uguale numero di kal decorre dalla semina, attraverso la crescita e il raccolto fino all'immagazzinamento del raccolto, probabilmente ha dato origine all'anno sacro.

Il nome Tzol'kin, attribuito modernamente a questo ciclo di 260 giorni, deriva da tzol parola dei Maya Quiché che significa "mettere in ordine", e kin, antica parola ch'olti che significa "giorno, sole, re".
In realtà, è il nome di una cerimonia ancora praticata in cui i sacerdoti assegnano l'ordine dei giorni per realizzare le attività della milpa e le cerimonie relative alle sue diverse fasi.

Un ciclo Tzol'kin era legato alla preparazione del terreno e un secondo ciclo Tzol'kin era direttamente legato alla coltivazione e raccolta del mais.

Da un punto di vista religioso questo periodo di tempo di 13 kal ha dato luogo anzitutto alla deificazione del numero 13 e poi alla creazione del periodo di tredici giorni di tempo, dai Maya chiamato Oxlahunkin, che divenne la base del calendario Tzol'kin.

Nello stesso tempo, è possibile che gli astronomi degli Olmechi abbiano iniziato a notare che il tempo necessario al Sole per completare il suo ciclo annuale dura ben di più.
Misurandolo in cicli di 13 giorni, ne uscivano 28 tredicine, per un totale di 364 giorni, ma non era ancora un computo corretto.
Forse, pensarono di misurarlo in ventine, metodo che avrebbe adeguato tutto al loro sistema aritmetico, ma allora uscivano 18 ventine + qualcosa.
Forse, sembrò più naturale quest'ultimo sistema, aggiungendovi alla fine 5 giorni senza nome e così nacque quello che più tardi i Maya chiamarono Haab, o anno vago.

Successivamente, sempre gli Olmechi si accorsero che era molto più semplice, per indicare una data, utilizzare il numero dei giorni trascorsi dalla mitica fondazione del mondo.
Nel fare questo utilizzando la loro notazione vigesimale, il periodo dei 5 giorni senza nome (che i Maya chiamarono uayeb) creava dei problemi, per cui a questo fine crearono un ulteriore sistema di computo, basato su anni di 360 giorni esatti, che i Maya chiamarono tun, che significa anche albero (l'albero cosmico...) o pietra (le stele che piantavano per celebrare precise date) o verde e giada.

Il sistema di datazione così creato è stato battezzato dagli archeologi 'computo lungo'.

Alla base c'è il giorno, in lingua Maya k'in, designato con un suo proprio glifo.
Poi viene il 'mese' di 20 giorni, uinal, idem .
18 uinalob, cioè 360 giorni, danno un tun, idem.
20 tunob, cioè 7200 giorni, danno un k'atun, idem.
20 k'atunob, cioè 144.000 giorni, danno un b'aktun, idem, b'ak significa 400, quindi propriamente 400 tun, 20x20.
20 b'aktunob, cioè 1.872.000 giorni danno un p'iktun e poi via via 20 p'iktunob danno un kalab'aktun etc.etc. di 20 in 20.


Per quanto riguarda gli Olmechi, sono pochissime le iscrizioni calendriche in nostro possesso, per cui non si è potuto ancora analizzare a fondo il loro sistema di computo lungo.
Però, già si è potuto stabilire che funzionava allo stesso modo di quello Maya.
Per quanto riguarda i Maya, invece, le iscrizioni calendriche sono moltissime ed alcune sono anche databili con precisione direttamente nel nostro sistema, perchè conosciamo l'avvenimento al quale si riferiscono.
Decodificando il computo lungo attraverso le date note, si è visto che con tutta probabilità (si discute ancora se anticiparla o posticiparla di un paio di giorni...) essi fissarono la data della creazione di questa era a quello che nel nostro sistema è il giorno 11 agosto 3114 a.C. (alcuni dicono il 13...).
Partendo da quel giorno e sommando i giorni indicati dai glifi incisi col sistema del computo lungo, si arriva a calcolare con esattezza la data nel nostro sistema calendrico.

Sia gli Olmechi che i Maya si preoccuparono anche di indicare, nelle loro iscrizioni calendriche, che di un tale tipo di iscrizione si trattava e le marcarono con un glifo particolare che è stato chiamato appunto 'glifo introduttivo del computo lungo'.
In pratica, una data scritta nel computo lungo consiste in due colonne di glifi-periodo, ciascuno preceduto da un numerale. Le due colonne sono precedute da un glifo caratteristico, di dimensioni maggiori dei seguenti, che forma come un architrave sopra le due colonne.
Inoltre, molto spesso la data è seguita dalla serie nel calendario lunare, che aiuta ulteriormente nel determinarla con precisione.


I glifi e i nomi dei 18 k'inob, giorni dello Tzol'kin
www.mayacalendar.com/imagen/kines.jpg
i glifi e i nomi dei 18 uinalob (periodi di 20 k'inob) dello Haab, con il periodo finale di 5 giorni
www.mayacalendar.com/imagen/uinales.jpg
i glifi dei numeri
www.mayacalendar.com/imagen/num.jpg
notazione aritmetica
www.mayacalendar.com/imagen/mc.jpg
notazione calendrica del computo lungo
www.mayacalendar.com/imagen/cc.jpg
glifi e nomi di alcuni periodi del computo lungo
www.mayacalendar.com/imagen/system.jpg
come si scriverebbe su una stele la data odierna
www.mayacalendar.com/f-estela.html
notare il primo glifo, di dimensioni maggiori degli altri sottostanti, occupa 2 colonne.
 
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Parte III/A- seguito del computo lungo

Un po' di altre notiziole sul computo lungo, che alla fine riserva una sorpresa.

Le iscrizioni glifiche rintracciate fino ad oggi che registrano date codificate con il computo lungo constano di 5 glifi-periodo, ciascuno preceduto da un numerale: ciò significa che nessuna di esse va oltre il glifo-periodo b'aktun.
Fanno eccezione solo alcune date segnate nelle Iscrizioni di Palenque, che sono più corte: le vedremo dopo in dettaglio.
La maggior parte, poi, segna date del 9° b'aktun, perchè il periodo compreso tra l'inizio di questo b'aktun e il 10° fa parte del cosidetto 'periodo Maya classico'.
Infatti, coincide con date comprese, nel nostro sistema, tra il 436 d.C. e l'831: il periodo Maya classico viene in genere situato tra il 200 d.C. e il 600, mentre per il periodo successivo, fino al 900 d.C. si parla di periodo postclassico.

Il rango delle date possibili con 5 cifre così strutturate è questo:
min 0 b'aktun 0 k'atun 0 tun 0 uinal 0 kin ovvero, nella stringata notazione degli archeologi, 0.0.0.0.0, noi diremmo anno 0, mese 0, giorno 0
max 19 b'aktun 19 k'atun 19 tun 17 uinal 19 kin ovvero nella notazione archeo 19.19.19.17.19 (17 uinal perchè un tun, come abbiamo visto, conta 'solo' 18 uinalob, non 20).
Quindi la data massima che si potrebbe scrivere con 5 glifi è 19x144.000+19x7.200+19x360+17x20+19= 2.879.999 giorni trascorsi dal giorno che per i Maya segnava e segna l'inizio dell'era attuale, quindi la notazione a 5 glifi potrebbe abbracciare un arco di 7.885 anni solari circa.
Aggiungendo un kin, cioè un giorno, a quest'ultima data, la notazione passerebbe a sei cifre, cioè 1.0.0.0.0.0
Incidentalmente, i Maya furono i primi ad utilizzare lo 0 posizionale, ben prima degli Indiani, e lo fecero appunto nelle iscrizioni che riportano date di questo tipo.

Attraverso la comparazione tra alcune date glifiche registrate con il sistema del computo lungo e la conoscenza dell'episodio a cui la data si riferisce, gli studiosi sono arrivati a stabilire con precisione l'equivalenza di alcune date del computo lungo con date del nostro attuale calendario e a concludere che 0.0.0.0.0 corrisponde ad una data 'gregoriana' dell'agosto 3114 a.C., tra il giorno 11 e il giorno 13, per cui il 7885 sarebbe all'incirca il nostro 4771 d.C. (più o meno, ho fatto dei calcoli abbastanza grossolani).
Ci si è giovati anche del fatto che a volte alla data registrata con il computo lungo è associata anche la data espressa come posizione del giorno nella notazione anno sacro+anno vago (impropriamente ed erroenamente, e ci sono caduto anch'io nella puntata precedente, chiamato 'anno lunare', mentre a volte sono indicati glifi della 'serie lunare', il cui significato vedremo in seguito).
Ogni data espressa in quest'ultima forma si ripete ogni 52 anni vaghi (corrispondenti quasi esattamente a 52 anni solari meno 13 giorni, come abbiamo visto), per cui non fornisce una datazione assoluta, però aiuta ad andare per esclusione e a ricostruire serie.
Vediamo due esempi
http://research.famsi.org/uploads/schele/h.../06/IMG0047.jpg quello a sinistra viene dalla pag.60 del codice di Dresda, quello di destra dalla stele C di Quiriguá.
Nella stele C, il primo glifo, di dimensione doppia dei successivi, è il glifo introduttivo del lungo computo.
In entrambi i casi la data registrata è 13.0.0.0.0 nel computo lungo, seguita dal giorno 4 Ahau 8 Kum'ku della combianzione anno sacro+anno vago.

A Palenque sono registrate almeno 5 date curiose.
Le prime tre si trovano nel Tempio della Croce, fatto costruire da Kan Balam.
1.18.5.3.2, 9 Ik 15 Ceh (21/10/2360 a.C.) è la data di nascita di una divinità probabilmente da identificare con la divinità dagli archeologi chiamata GI e con la stella venere Chab Xic Chaak, quindi rappresenta il mondo superiore, celeste.
Forse si tratta del mitico Hun Hunahpu del Popol Vuh, padre dei gemelli-eroi, che viene in vita rappresentato come Venere stella del mattino e dopo la morte come Venere stella della sera.
1.18.5.4.0, 1 Ahau 13 Mac (08/11/2360 a.C.), è la data di nascita del dio detto GII, probabilmente da identificare con K'awiil, il dio del lignaggio regale, dell'agricoltura e del mais, il dio del mondo 'di mezzo' cioè il mondo degli umani.
Forse, nella mitologia del Popol Vuh è da identificare con Hunahpu, il 'solare' dei due eroi semi-divini figli di Hun Hunahpu.
1.18.5.3.6, 13 Cimi 19 Ceh (25/10/2360 a.C.) è la data di nascita del dio detto GIII, probabilmente da identificare con il dio giaguaro del mondo sotteraneo.
Nella mitologia del Popol Vuh, forse è da identificare con Xbalamque, il 'giaguaro' dei due eroi, quello legato alla luna piena.
Le altre due date 'strane' si trovano nel Tempio del Sole e sono (0.0.)8.5.0 e (0.0.)6.14.0 che segnano le date di nascita di due non nominate divinità, maschio e femmina, della generazione precedente le tre divinità viste sopra.
Probabilmente, si tratta dei due mitici genitori di tutti gli dei e degli esseri umani, da identificare forse con il sole e la luna.

E adesso, la sorpresa.
Ho in precedenza affermato che la data iniziale del computo lungo è 0.0.0.0.0
In realtà, non è così, la data iniziale è 13.0.0.0.0, 4 Ahau 8 Kum'ku, cioè quella vista in precedenza, riportata nella stele C di Quiriguá e nella pag. 60 del Codice di Dresda.
Cerco di spiegare il perchè.
I Maya erano e sono convinti che l'era nella quale stiamo vivendo sia la quinta di una serie che continuerà.
Ciascuna serie durerebbe 13 b'aktunob, cioè 1.872.000 giorni, ossia circa 5128 anni, per cui la prima era, iniziata effettivamene il giorno 0.0.0.0.0, sarebbe terminata il 12.19.19.17.19.
Aggiungendo 1 a questa data, si ottiene 13.0.0.0.0, che sarebbe la data del passaggio tra la prima era e la seconda, per cui il giorno successivo sarebbe (13.)0.0.0.0.1
Quindi, la seconda era sarebbe terminata il (13.)12.19.19.17.19 e il (13.)13.0.0.0.0 segnerebbe il passaggio tra la seconda e la terza.
Proseguendo nella numerazione delle ere, l'attuale sarebbe cominciata il (13.13.13.13.)0.0.0.0.1 e dovrebbe terminare il prossimo (13.13.13.13.)12.19.19.17.19, per cui, eliminando i 'superflui' 13 iniziali, il 13.0.0.0.0. segnerebbe il passaggio tra l'attuale quinta era e la sesta.
Evidentemente, gli scribi davano per scontato che l'eliminazione dei quattro 13 b'aktun 'di testa' fosse cosa nota a chi era in grado di leggere e comprendere l'iscrizione.
Sia come sia, il prossimo 13.0.0.0.0 equivale ad una data situata, nel nostro calendario, tra il 20 e il 23 dicembre 2012.
Ecco da dove è nata la leggenda millenaristica legata al lungo computo Maya.
Considerato il nostro modo di scrivere le date, 20.12.2012 è sembrato qualcosa di magico... e anche 21.12.2012, oppure, scrivendo con la notazione britannica, 12.20.2012 o 12.21.2012 fanno il loro bell'effetto...



@Righel
Visto che la data 1.18.5.3.2 9, Ik 15 Ceh, cioè il 21/10/2360 a.C., fu considerata dalla elite di Palenque la data di nascita della divinità legata a Venere, sarebbe interessante sapere se attorno a quella data, scrutando il cielo dallo Yucatán, Venere appariva per così dire 'strana', cioè allineata ad altri astri o in congiunzione con qualcosa, o in una posizione anomala...
Non credo che sia stato così, soprattutto perchè quella data si situa almeno 2500 anni prima dell'inizio del cosidetto periodo classico, circa 1800 anni prima dell'emergere della società Maya e circa 2900 anni prima che l'iscrizione venisse scolpita.
Però, non si sa mai...
(mi rendo conto che rispondere non è facile, anzi... ma forse conosci qualche software che aiuta...)
 
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view post Posted on 6/4/2012, 13:30
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CITAZIONE (Usèkar @ 5/4/2012, 18:01) 
@Righel
Visto che la data 1.18.5.3.2 9, Ik 15 Ceh, cioè il 21/10/2360 a.C., fu considerata dalla elite di Palenque la data di nascita della divinità legata a Venere, sarebbe interessante sapere se attorno a quella data, scrutando il cielo dallo Yucatán, Venere appariva per così dire 'strana', cioè allineata ad altri astri o in congiunzione con qualcosa, o in una posizione anomala...
Non credo che sia stato così, soprattutto perchè quella data si situa almeno 2500 anni prima dell'inizio del cosidetto periodo classico, circa 1800 anni prima dell'emergere della società Maya e circa 2900 anni prima che l'iscrizione venisse scolpita.
Però, non si sa mai...

Bisogna prima di tutto sapere se nel calcolo che hai effettuato per ottenere la data del 21/10/2360 hai considerato anche l'anno zero.
Noi non conosciamo un anno zero: si va dal 1 a.C. direttamente al 1 d.C., tuttavia nei calcoli astronomici bisogna tenerne conto.
Do quindi per scontato che tu l'abbia calcolato, altrimenti la situazione slitta di un anno e cambia tutto.

 
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view post Posted on 6/4/2012, 13:58
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Scusate, ho spedito il messaggio precedente per errore, prima che fosse completato.
Dunque... il 21/10/2360 a.C. c'erano alcuni pianeti allineati lungo la nostra visuale prospettica: guardando in direzione est, dal basso verso l'alto i nostri protagonisti avrebbero potuto vedere nell'ordine Venere, il Sole, Mercurio e Giove.
Il primo a sorgere è Giove, intorno alle 5 del mattino, poi Mercurio, alle sei meno un quarto, dopo una mezz'ora però non sarebbero più stati visibili a causa dello schiarirsi del cielo in prossimità della levata del Sole, intorno alle 7 del mattino. Infine, poco prima delle 7 e mezza, sorge Venere che, benchè immersa nel chiarore del mattino, dovrebbe essere stata visibile a causa della sua particolare luminosità.
Come vedi ho usato il condizionale perché i calcoli astronomici su periodi così lunghi (oltre 4000 anni) non danno una garanzia assoluta di precisione, ma più o meno le cose dovrebbero essere andate così.
In conclusione: benchè i pianeti in linea fossero stati quattro tuttavia non sarebbe stato possibile vederli se non a due a due.
 
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view post Posted on 6/4/2012, 14:09
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (Righel @ 6/4/2012, 14:30) 
Bisogna prima di tutto sapere se nel calcolo che hai effettuato per ottenere la data del 21/10/2360 hai considerato anche l'anno zero.
Noi non conosciamo un anno zero: si va dal 1 a.C. direttamente al 1 d.C., tuttavia nei calcoli astronomici bisogna tenerne conto.
Do quindi per scontato che tu l'abbia calcolato, altrimenti la situazione slitta di un anno e cambia tutto.

Non te lo so dire, sono conteggi che ho trovato già bell'e fatti dagli 'addetti ai lavori', cioè archeologi statunitensi piuttosto noti.
Il problema è che queste date vanno tutte corrette in maniera più o meno marcata, per via di bisestili, non bisestili etc.
Come avrai letto, già sulla data di partenza non c'è accordo assoluto...

Mi lascia perplesso, comunque, il fatto che i palencani abbiano considerato significativamente legata alpianeta Venere una data nella quale addirittura la loro cultura nemmeno esisteva allo stato embrionale.
E dato che anche la cultura che li precedette, quella degli Olmechi, che hanno inventato tutti e tre i sistemi di conteggio del trascorrere del tempo che ho fino ad ora illustrato, è al più datata a partire dal 1500 a.C., mi sembra difficile che i palencani abbiano ereditato da loro conoscenze che in teoria nemmeno loro avrebbero dovuto avere.

 
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view post Posted on 6/4/2012, 18:58
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1.18.5.3.2, 9 Ik 15 Ceh = 21/10/2360 a.C. ho fatto anch'io i conti, sul giorno non sono sicuro, a me risulta il 25 partendo dall'11.08.3114 a.C., ma l'anno e il mese mi risultano uguali
Probabilmente, per il giorno bisogna applicare qualche correzione di cui non sono al corrente (tipo, bisestile da togliere perchè l'anno non lo è e simili)
 
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view post Posted on 6/4/2012, 22:52
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CITAZIONE (Usèkar @ 6/4/2012, 15:09) 
Non te lo so dire, sono conteggi che ho trovato già bell'e fatti dagli 'addetti ai lavori', cioè archeologi statunitensi piuttosto noti.
Il problema è che queste date vanno tutte corrette in maniera più o meno marcata, per via di bisestili, non bisestili etc.

Va bene, è probabile che ne abbiano tenuto conto.
In archeoastronomia, per evitare questo genere di problemi, si usa il "giorno giuliano" che non è soggetto ad alcun problema del genere. Si calcola cioè il numero di giorni trascorsi da una data iniziale fissa e uguale per tutti.
Per esempio ora (non oggi, proprio ora) è GG 2456024.69085 che corrisponde al 6 aprile 2012 alle 23:34:49 precise.

CITAZIONE
Mi lascia perplesso, comunque, il fatto che i palencani abbiano considerato significativamente legata alpianeta Venere una data nella quale addirittura la loro cultura nemmeno esisteva allo stato embrionale.
E dato che anche la cultura che li precedette, quella degli Olmechi, che hanno inventato tutti e tre i sistemi di conteggio del trascorrere del tempo che ho fino ad ora illustrato, è al più datata a partire dal 1500 a.C., mi sembra difficile che i palencani abbiano ereditato da loro conoscenze che in teoria nemmeno loro avrebbero dovuto avere.

Perché te ne stupisci?
Anche dalle nostre parti abbiamo fatto lo stesso: Sumeri e Babilonesi hanno posto l'inizio del mondo in "illo tempore" e la stessa leggenda di Utnapishtim si riferisce a un tempo mitico. Gli Ebrei hanno adottato lo stesso sistema che poi è giunto fino a noi attraverso la Bibbia e tramite questa è passato anche nel mondo islamico.
Lo stesso sistema del Giorno Giuliano fa iniziare il tempo il 24 novembre del 4713 a.C., esattamente alle 7 del mattino.
Perfino quella tribù degli Arunta di cui si discorreva qualche giorno fa nel settore dedicato all'antropologia culturale pone i due antenati mitici in "illo tempore".
Perché mai gli abitanti di Palenque avrebbero dovuto essere da meno? :lol:



CITAZIONE (Usèkar @ 6/4/2012, 19:58) 
1.18.5.3.2, 9 Ik 15 Ceh = 21/10/2360 a.C. ho fatto anch'io i conti, sul giorno non sono sicuro, a me risulta il 25 partendo dall'11.08.3114 a.C., ma l'anno e il mese mi risultano uguali

Situazione sostanzialmente immutata salvo che nell'orario di levata dei pianeti che slitta di parecchi minuti.
 
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Luigi_C
view post Posted on 7/4/2012, 00:11




CITAZIONE (Usèkar @ 3/4/2012, 18:31) 
20 b'aktunob, cioè 1.872.000 giorni danno un p'iktun e poi via via 20 p'iktunob danno un kalab'aktun etc.etc. di 20 in 20.

Innanzitutto ciao a tutti, sono nuovo del forum, che mi è stato indicato dall'amico Righel. Mi ha fatto piacere trovare una sezione dedicata ai calendari in uso presso i Maya (ma non solo), dei quali mi ero interessato anni addietro.

CITAZIONE
Decodificando il computo lungo attraverso le date note, si è visto che con tutta probabilità (si discute ancora se anticiparla o posticiparla di un paio di giorni...) essi fissarono la data della creazione di questa era a quello che nel nostro sistema è il giorno 11 agosto 3114 a.C. (alcuni dicono il 13...).

Tra i miei ricordi, ormai un po' sfumati, c'è la correlazione Goodman-Martinez-Thompson, che fissa la data di riferimento del computo lungo nel 6/9/3114 a.C. (Giuliano). Stiamo parlando dello stesso riferimento?
Ho notato che è abitudine consolidata esprimere le date nel calendario Gregoriano, anche se esse sono riferite ad eventi ben precedenti la riforma del calendario. Personalmente preferisco usare il calendario Giuliano per date fino al 4/10/1582, che è poi la convenzione usata dai software convertitori che ho trovato in Rete.

CITAZIONE (Usèkar @ 6/4/2012, 19:58) 
1.18.5.3.2, 9 Ik 15 Ceh = 21/10/2360 a.C. ho fatto anch'io i conti, sul giorno non sono sicuro, a me risulta il 25 partendo dall'11.08.3114 a.C., ma l'anno e il mese mi risultano uguali
Probabilmente, per il giorno bisogna applicare qualche correzione di cui non sono al corrente (tipo, bisestile da togliere perchè l'anno non lo è e simili)

A me risulta il 8/11/2360 a.C. Giuliano, corrispondente alla data giuliana 859745.0, considerando la correlazione Goodman-Martinez-Thompson.

Edited by Luigi_C - 7/4/2012, 01:37
 
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Luigi_C
view post Posted on 7/4/2012, 00:33




CITAZIONE (Righel @ 6/4/2012, 23:52) 
Per esempio ora (non oggi, proprio ora) è GG 2456024.69085 che corrisponde al 6 aprile 2012 alle 23:34:49 precise.

Mi risulta JD 2456024.482510, oppure, se consideriamo UT (21:34:49), JD 2456024.399180.
L'ipotesi di base è che JD 0 corrisponda al 1/1/4713 a.C. giuliano, ore 12.
 
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view post Posted on 7/4/2012, 06:36
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (Luigi_C @ 7/4/2012, 01:11) 
CITAZIONE (Usèkar @ 3/4/2012, 18:31) 
Decodificando il computo lungo attraverso le date note, si è visto che con tutta probabilità (si discute ancora se anticiparla o posticiparla di un paio di giorni...) essi fissarono la data della creazione di questa era a quello che nel nostro sistema è il giorno 11 agosto 3114 a.C. (alcuni dicono il 13...).

Tra i miei ricordi, ormai un po' sfumati, c'è la correlazione Goodman-Martinez-Thompson, che fissa la data di riferimento del computo lungo nel 6/9/3114 a.C. (Giuliano). Stiamo parlando dello stesso riferimento?
Ho notato che è abitudine consolidata esprimere le date nel calendario Gregoriano, anche se esse sono riferite ad eventi ben precedenti la riforma del calendario. Personalmente preferisco usare il calendario Giuliano per date fino al 4/10/1582, che è poi la convenzione usata dai software convertitori che ho trovato in Rete.

CITAZIONE (Usèkar @ 6/4/2012, 19:58) 
1.18.5.3.2, 9 Ik 15 Ceh = 21/10/2360 a.C. ho fatto anch'io i conti, sul giorno non sono sicuro, a me risulta il 25 partendo dall'11.08.3114 a.C., ma l'anno e il mese mi risultano uguali
Probabilmente, per il giorno bisogna applicare qualche correzione di cui non sono al corrente (tipo, bisestile da togliere perchè l'anno non lo è e simili)

A me risulta il 8/11/2360 a.C. Giuliano, corrispondente alla data giuliana 859745.0, considerando la correlazione Goodman-Martinez-Thompson.

Benvenuto, Luigi_C, mi fa moltopiacere avere un contraddittorio.

Anzitutto, scusa ma cosa sia il calendario giuliano e cosa invece quello gregoriano lo so, fin dagli studi scolastici, ma non ti so dire quale delle due notazioni venga utilizzata per la correlazione con il computo lungo.
Non sono un astronomo, tantomeno un archeoastronomo, ho iniziato a scrivere dei calendari dei Maya raccogliendo quanto ho letto in proposito, nel corso degli anni, su testi peraltro serissimi, ma sono quasi digiuno delle basi dell'argomento, per cui mi limito a produrre un lavoro compilativo, in questa sede.
Contemporanemente, sto cercando anche di capire quello ce c'è alla base, ma è ancora troppo presto per me...

Per quanto riguarda la correlazione Goodman-Martinez-Thompson, leggo che è un po' datata, è stata successivamente corretta almeno 2 volte, attualmente la corrispondenza più accettata per la data di partenza del computo lungo è 11 o 13 agosto 3114 a.C.
Ripeto, la data 21.10.2360 l'ho riportata da testi di archeologi che se ne sono occupati, non conosco i loro calcoli ed è ancora troppo presto, per me, per riprodurli 'scientemente', sono solo agli inizi.


@Righel
Mi sono spiegato male.

Non mi stupisce il fatto che i Maya abbiano situato l'inizio del calendario in un'epoca in cui non erano ancora 'nati'.
Nè mi stupisce che i palencani abbiano riportato date mitiche antichissime.

Mi stupirebbe appurare che erano a conoscenza di un evento rigardante Venere, avvenuto 2000 anni prima che loro iniziassero le loro osservazioni celesti.
Anche ammettendo che abbiano ereditato tutte le conoscenze degli Olmechi, le cose non quadrerebbero, perchè tale evento avrebbe riguardato un'epoca antecedente di 800 anni l'emergere della loro cultura.
E la cultura Olmeca è la più antica attestata nell'area circonvicina.


Per qualche giorno, sarò fuori sede, per cui per ora vi saluto e vi auguro Buona Pasqua.


Edited by Usèkar - 7/4/2012, 08:15
 
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view post Posted on 7/4/2012, 08:19
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CITAZIONE (Luigi_C @ 7/4/2012, 01:33) 
CITAZIONE (Righel @ 6/4/2012, 23:52) 
Per esempio ora (non oggi, proprio ora) è GG 2456024.69085 che corrisponde al 6 aprile 2012 alle 23:34:49 precise.

Mi risulta JD 2456024.482510, oppure, se consideriamo UT (21:34:49), JD 2456024.399180.
L'ipotesi di base è che JD 0 corrisponda al 1/1/4713 a.C. giuliano, ore 12.

Ciao, Luigi.
Utilizzando il solito software che conosci a me risulta:
01/01/4712 a.C. 7:00:00, secondo il calendario Giuliano
24/11/4713 a.C. 7:00:00, secondo il calendario Gregoriano
Il sistema, ovviamente, è quello di inserire 0.0 al posto del GG.
L'orario è relativo al fuso orario di Palenque che dovrebbe essere TU-5


CITAZIONE (Usèkar @ 7/4/2012, 07:36) 
@Righel
Mi sono spiegato male.
....
Mi stupirebbe appurare che erano a conoscenza di un evento rigardante Venere, avvenuto 2000 anni prima che loro iniziassero le loro osservazioni celesti.

Opps!, scusa, avevo capito male.
Fenomeni del tipo citato, allineamento prospettico di tre pianeti col Sole, non sono affatto rari quindi possiamo ipotizzare tranquillamente che si sia trattato di un caso.
CITAZIONE
Per qualche giorno, sarò fuori sede, per cui per ora vi saluto e vi auguro Buona Pasqua.

Buona Pasqua anche a te e a tutti coloro che faticosamente stanno seguendo i nostri arzigogoli numerici. ^_^
Ci rileggiamo dopo le Feste.
 
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Luigi_C
view post Posted on 7/4/2012, 12:11




CITAZIONE (Righel @ 7/4/2012, 09:19) 
Ciao, Luigi.
Utilizzando il solito software che conosci a me risulta:
01/01/4712 a.C. 7:00:00, secondo il calendario Giuliano
24/11/4713 a.C. 7:00:00, secondo il calendario Gregoriano
Il sistema, ovviamente, è quello di inserire 0.0 al posto del GG.
L'orario è relativo al fuso orario di Palenque che dovrebbe essere TU-5

Si, ecco l'inghippo! (se così si può dire)
Il software che ben conosciamo inserendo GG (ovvero JD) 0.0 dà come anno -4712.
In pratica visualizza l'anno con una notazione algebrica, includendo quindi lo 0.
Quindi -4712 corrisponde a 4713 a.C.
Infatti considerando il tempo universale JD = 0 corrisponde a 1/1/4713 a.C. (-4712) alle 12.
E i conti tornano, o almeno spero...

Buona Pasqua a tutti!

CITAZIONE (Usèkar @ 7/4/2012, 07:36) 
Anzitutto, scusa ma cosa sia il calendario giuliano e cosa invece quello gregoriano lo so, fin dagli studi scolastici, ma non ti so dire quale delle due notazioni venga utilizzata per la correlazione con il computo lungo.

Scusami tu, non intendevo certo farti la lezione. Era solo un modo per esprimere un mio dubbio, evidentemente infelice.

CITAZIONE
Per quanto riguarda la correlazione Goodman-Martinez-Thompson, leggo che è un po' datata, è stata successivamente corretta almeno 2 volte, attualmente la corrispondenza più accettata per la data di partenza del computo lungo è 11 o 13 agosto 3114 a.C.

Ecco, quest'informazione mi mancava, grazie. E' qualche anno che ho lasciato il discorso sui calendari, e alcune informazioni sono ormai datate.

Buona Pasqua
 
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view post Posted on 9/4/2012, 20:08
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (Luigi_C @ 7/4/2012, 13:11) 
CITAZIONE (Usèkar @ 7/4/2012, 07:36) 
Anzitutto, scusa ma cosa sia il calendario giuliano e cosa invece quello gregoriano lo so, fin dagli studi scolastici, ma non ti so dire quale delle due notazioni venga utilizzata per la correlazione con il computo lungo.

Scusami tu, non intendevo certo farti la lezione. Era solo un modo per esprimere un mio dubbio, evidentemente infelice.

CITAZIONE
Per quanto riguarda la correlazione Goodman-Martinez-Thompson, leggo che è un po' datata, è stata successivamente corretta almeno 2 volte, attualmente la corrispondenza più accettata per la data di partenza del computo lungo è 11 o 13 agosto 3114 a.C.

Ecco, quest'informazione mi mancava, grazie. E' qualche anno che ho lasciato il discorso sui calendari, e alcune informazioni sono ormai datate.

Buona Pasqua

No, no, non devi scusarti di nulla, non c'era intento polemico nel precisare che so cosa siano i vari calendari, intendevo al contrario sottolineare proprio il fatto che dal liceo in poi non mi sono mai preoccupato di approfondire la cosa, la sto prendendo in mano solo adesso, dopo aver iniziato i contatti con righel.

Per il resto, appena rientro 'in sede' vedrò di cercarti i riferimenti precisi.
A presto
 
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