Ostraka - Forum di archeologia

Il bisante di Malory

« Older   Newer »
  Share  
Shadow Of Madness
view post Posted on 9/4/2012, 14:54




(Innanzitutto chiedo scusa nel caso in cui la sezione non sia adatta a questo tipo di problemi con conseguente necessità di spostare la discussione).

In questi giorni sto leggendo i due volumi della Storia di Re Artù e dei suoi cavalieri di Sir Thomas Malory, il quale dice di aver concluso l'opera 'nel nono anno di re Edoardo IV' (intorno al 1469-1470, quindi).
A pagina 124 dell'edizione Mondadori c'è la breve descrizione di un torneo il cui premio, una corona, viene stimato valere mille bisanti.
Ora, consideriamo pure che Malory non è uno storico e che la sua opera non è e non vuole essere una cronaca (ad un certo punto spunta fuori un episodio in cui Artù, sconfitto un imperatore romano di nome Lucio, viene fatto imperatore a sua volta, per dire), ma la questione che mi ha incuriosito riguarda la dimensione 'lessicale' della cosa. Perché Malory, che scrive nella seconda metà del XV secolo e a impero bizantino crollato, trova (o sembra trovare) automatico fare un computo in bisanti? Per quanto ne so, almeno fino all'introduzione dell'augustale e del fiorino, le monete più preziose che circolavano nell'occidente medievale erano il dinar arabo e il -appunto- bisante, ma è possibile che l' "abitudine" ad utilizzare queste due valute si sia radicata così bene da rimanere una misura di comodo anche alla fine comunemente intesa del Medioevo, ovvero dopo la ricomparsa di una monetazione occidentale 'forte' e dopo la diffusione capillare delle compagnie di banchieri fiorentini nell'occidente medesimo?
Come avrete intuito di strumenti per valutare bene la cosa, specialmente in un ambito più letterario che storico, ne ho pochi, per cui vorrei sapere cosa ne pensate.

PS: l'edizione (Oscar Mondadori) non è, chiaramente, una riproposizione pari pari dell'originale, ma, sempre per quanto ne so, gli eventuali tagli sono più volti a ridimensionare l'ipertrofia di descrizioni di scontri & combattimenti.
 
Top
*Gibo*
view post Posted on 9/4/2012, 16:48




Sicuramente la diffusione delle monete indicate come bisanti nel medioevo era altissima per quanto calante in seguito alla reintroduzione della monetazione in oro anche nell'Europa occidentale.
Non conosco il problema che poni, ma così su due piedi posso dirti che per quanto l'opera come dici non è storica si possa vedere in questo uso la volontà di "contestualizzare" il racconto a un'epoca precedente, basandosi su elementi di cui era ancora viva la memoria (di cui magari si conservavano esempi in circolazione o più probabilmente di cui Malory aveva letto in precedenti versioni della leggenda, considera che il ciclo bretone compare nelle fonti almeno tre-quattrocento anni prima di Malory).
Andrebbe comunque, come dici, letta la versione originale del passo per vedere se la traduzione è fedele.
 
Top
lama su
view post Posted on 9/4/2012, 17:37




qui trovate il testo originale:

http://quod.lib.umich.edu/c/cme/MaloryWks2...n;view=fulltext

io o provato a cercare velocemente la parola "corona" ("crowne" o "croune" in inglese dell'epoca) ma non ho trovato nessun aso in cui si menziona il valore in bisanzi.

Ho cercato però molto velocemente e potrebbero essermi sfuggiti a) dei casi in cui la parola è scritta diversamente (perchè all'epoca si divertivano, o perchè la digitalizazzione del testo è uscita male) oppure b) dei casi in è usata una parola diversa.

Magari puoi provare a identificare il passaggio preciso, magari cercando i nomi dei personaggi coinvolti nell'episodio o qualcosa del genere..
 
Top
view post Posted on 9/4/2012, 18:48
Avatar

Advanced Member

Group:
oikistés
Posts:
2,732
Location:
La terra dei canguri

Status:


In rete ho trovato che si parla di bisanti d'oro nel "Perceval", l'opera di Chretien de Troyes. Probabilmente Malory aveva presente questo testo quando fece la conversione in bisanti della corona.
 
Top
3 replies since 9/4/2012, 14:54   120 views
  Share