Ostraka - Forum di archeologia

Scavo stratigrafico

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view post Posted on 24/5/2012, 16:56
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Cosa mi consigliate come manuale di scavo stratigrafico? Il solito Harris oppure altro? Ho visto che ci sono altri manuali che presentano la materia facendo attenzione non solo al metodo, ma anche alle strategie possibili a seconda del tipo di scavo fino alle connessioni tra dato e storia.
 
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massinissa
view post Posted on 28/5/2012, 19:11




E' probabile che sia rimasto indietro per questo argomento, ma mi viene in mente Harris appunto... comunque ai miei tempi si studiava anche "Storie dalla terra" di Carandini e il Barker (o Barcker, non ricordo più!).
 
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view post Posted on 29/5/2012, 13:44
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (massinissa @ 28/5/2012, 20:11) 
E' probabile che sia rimasto indietro per questo argomento, ma mi viene in mente Harris appunto... comunque ai miei tempi si studiava anche "Storie dalla terra" di Carandini e il Barker (o Barcker, non ricordo più!).

Io 'Storie dalla terra' me lo sono letto per conto mio, perché non era richiesto dal programma di esame (figuriamoci!). Personalmente, l'ho trovato molto tecnico e preciso, quindi, se non l'hai mai letto, te lo consiglierei.
 
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massinissa
view post Posted on 29/5/2012, 14:06




Ah, ricordare il Carandini, mi riporta nel lontano '96... e all'esame di metodologia della ricerca archeologica. Un "mattone" da sapere come l'Ave Maria, con una docente intransigente e terribile (almeno per me allora!). La mattina dell'esame, per la tensione detti anche di stomaco....

Comunque ricordi a parte, credo che "Storie dalla terra" sia sempre valido. Anche perchè non credo ci siano stati aggiornamenti sulle metodiche di scavo, a parte l'introduzione di strumenti infernali come il pc! <_<
 
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IunoMoneta
view post Posted on 29/5/2012, 19:41




In realtà "Storie delle terra" sarebbe un po' da aggiornare. Certe procedure descritte rispecchiano lo scavo di stile schiavistico di Settefinestre e non la più moderna organizzazione di cantiere. In più non si parla di uso della stazione totale, di GIS di cantiere, di AutoCAD e di tutte quelle tecnologie che da una parte complicano, dall'altra semplificano la gestione di un cantiere (e soprattutto del post-scavo che a me sta sempre particolarmente a cuore! e che se pure è un post deve avere delle solide premesse sul campo per evitare l'impazzimento totale di chi deve poi stendere relazioni preliminari e, in seguito, per chi deve pubblicare).
E comunque, per quanto sia utile avere già una conoscenza "libresca" dei principi base, la cosa migliore per imparare a scavare stratigraficamente è andare sul campo (possibilmente avendo a fianco qualche bravo archeologo a cui rubare i segreti del mestiere). La tecnica manuale non si può imparare leggendo, purtroppo. In molti casi è necessaria una sensibilità che non si può acquisire che con l'esperienza e il buon vecchio "provare e riprovare".


Dimenticavo: fra le opere che vedo essere consigliate per la preparazione di metodologia della ricerca archeologica ci sono questi due testi:
R. Francovich – D. Manacorda, Dizionario di archeologia, Roma-Bari 2000.
D. Manacorda, Prima lezione di archeologia, Roma-Bari 2004

Non li conosco un granché per cui non so fino a che punto possano essere utili.
Possono anche guardate le lezioni di Maura Medri qui pubblicate: www.archeologiametodologie.com/lezioni/lezioni.htm
 
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view post Posted on 29/5/2012, 20:42
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Hai ragione Moneta, la tecnica si impara sul campo. Tuttavia a me il libro serve per un concorso e, nel caso dovessi vincere (cosa di cui dubito seriamente) non credo manderebbero me a scavare, ma penso più che altro a controllare che tutto si svolga secondo metodologia. In effetti mi sarebbe utile un libro che parli del post scavo, visto che immagino che sarà soprattutto di ques'ultima parte che mi dovrò occupare.
Io pensavo ad un libro come quello di A. Guidi "I metodi della ricerca archeologica", che so essere testo d'esame in alcune università e che mi sembra avere una prospettiva post scavo, anche per quanto riguarda l'allestimento. Oppure quello di C. Tronchetti "Metodo e strategie dello scavo archeologico" che dovrebbe essere più tecnico, vicino all'Harris, ma più recente. Infatti l'Harris è ancora più datato del Carandini, se vogliamo, sebbene il metodo è sempre quello, mentre ciò che cambia è, come dice Moneta, l'organizzazione e gli strumenti. Tuttavia delle nuove strumentazioni penso che i manuali di scavo non ne parlino, se non ricordo male però ci dovrebbe essere qualche libro in merito apposito.
Vi posto l'indicce del Tronchetti, così vi fate un'idea (il libro è del 2003, abbastanza recente):

http://www.carocci.it/index.php?option=com...n=9788843024681

Che ne pensate?
 
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IunoMoneta
view post Posted on 30/5/2012, 07:27




Il libro che citi potrebbe essere un punto di partenza. Di post-scavo mi pare che parli, comunque, poco.
Ho letto il riassunto che è presente sulla pagina dell'editore e apprezzo il rilievo sulla pluralità delle strategie possibili in riferimento anche ai contesti specifici. Peccato che poi, nell'indice, si parli solo di abitati e necropoli. E non si affrontino gli insediamenti produttivi (per i quali è sempre opportuna la lettura di Mannoni-Giannichedda, Archeologia della produzione e per ognuno dei quali la strategia di intervento può essere diversa), i contesti sacri, i depositi di offerte, gli scarichi di macellazione, le tracce di attività agricole, etc. etc. Per non parlare dei contesti "umidi" o bagnati (porti, canali, anse fluviali).
 
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IunoMoneta
view post Posted on 30/5/2012, 20:01




Dunque: il post-scavo dovrebbe farlo chi scava (perchè ha più presente cosa effettivamente c'era sul sito e dovrebbe fare meno fatica a rimettere insieme i pezzi). Almeno quello di solito quello compreso nei capitolati d'appalto (redazione di relazione preliminare possibilmente con acquisizione dei principali dati storici sul sito - che dovrebbero essere già stati estrapolati nelle fasi iniziali dello scavo o addirittura prima -; redazione del matrix; elaborazione piante; lucidatura piante e sezioni; digitalizzazione delle piante di US e delle schede; elenchi US, piante, foto; lavaggio e siglatura dei reperti) e che comprende la documentazione da presentare in Soprintendenza (qui la documentazione richiesta in Veneto: http://www.archeopd.beniculturali.it/index...azioni-di-scavo).
Chi controlla deve, però, sapere sia come si scava che come si lavora in generale su un cantiere. Altrimenti si continua a lasciar scavare chi non è capace (e di gente così ce n'è ancora in giro parecchia: anzi con la crisi sembra aumentare perchè fa prezzi stracciati demolendo la concorrenza di qualità) e ad accettare relazioni penose e piene di buchi nella documentazione. Il ruolo delle soprintendenze deve essere anche quello: essere garante della bontà delle procedure applicate e dei risultati prodotti. Oltre che rompere perchè chi scava dia risposta a domande specifiche poste dai singoli contesti e da un visione più generale dei siti e non si limiti a procedere ad uno scavo meccanico che non dà la possibilità di acquisire tutti i dati disponibili.
E nel post-postscavo, essere in grado di verificare e comprendere i dati offerti dalla documentazione per poter organizzare la pubblicazione dividendo i compiti fra specialisti diversi (oltre magari a scrivere qualcosa di sensato :P ). E poi, riuscire a fare found raising per coprire i costi dei restauri, dei compensi per chi studia e della stampa.... senza poi parlare dei problemi di musealizzazione (dalla progettazione alla redazione della pannellistica e degli altri supporti didattici).
Difficile che un manuale riesca ad affrontare tutti questi aspetti.... E alcuni mi sa che non sono proprio contemplati nella manualistica!
 
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§Karl§
view post Posted on 1/6/2012, 02:31




Ho letto sia il Guidi, sia il Dizionario, sia il libretto di Manacorda. Sullo scavo, tecnicamente e operativamente parlando, c'è poco e niente. Vanno più o meno bene come testi generali per i corsi di metodologia, in specie se da pochi crediti (Guidi e Manacorda sono piuttosto smilzi, anche se il Manacorda è tutto sommato denso; per il dizionario invece si possono tranquillamente selezionare le voci che si ritengono più utili per lo studente), ma più in là non vanno, per cui mi butterei su Tronchetti, Carandini, Harris o quel che è. Ricordo poi anche questo: www.bibar.unisi.it/node/292 Può essere che lo abbia scaricato anni fa, quando era liberamente e gratuitamente disponibile, se ce l'ho te lo mando.

Di Manacorda dovrebbe esserci anche un successivo e più massiccio Lezioni di archeologia, ma non so come sia. Su GPS e altro in inglese credo ci sia davvero parecchio. In italiano boh, mi viene in mente questo: Campana S., Francovich R. (eds.) 2006, Laser scanner e GPS. Paesaggi archeologici e tecnologie digitali 1, I workshop, (Grosseto, 4 marzo 2005), Quaderni del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti. Sezione Archeologica - Università di Siena, Firenze

Edited by §Karl§ - 1/6/2012, 03:49
 
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view post Posted on 1/6/2012, 15:56
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Ho deciso per il Carandini, mentre per le nuove tecnologie ho trovato il libro di Renfrew-Bahn "L'essenziale di archeologia. Teoria, metodi, pratiche", che è l'edizione ridotta del più voluminoso titolo precedente (il quale costa 72 eurozzi <_< ).

 
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§Karl§
view post Posted on 1/6/2012, 18:10




Mmm sì, quella serie di manuali Zanichelli costicchia non poco... Anche se onestamente quando lo comprai ai tempi, credo costasse meno. Certo che il costo della vita a bocce (stipendi e pensioni) ferme, sta diventando insostenibile qui eh... Non escludo affatto che stando così le cose, nei prossimi anni mi stabilisca in qualche paese tipo il Costa Rica, tanto per far contenti alcuni qui :lol:
 
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view post Posted on 1/6/2012, 18:19
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (§Karl§ @ 1/6/2012, 19:10) 
Non escludo affatto che stando così le cose, nei prossimi anni mi stabilisca in qualche paese tipo il Costa Rica, tanto per far contenti alcuni qui :lol:

Secondo me, faresti contento soprattutto te stesso :lol:
Io, purtroppo, non potrò accompagnarti :(
 
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view post Posted on 6/6/2012, 14:24
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (§Karl§ @ 1/6/2012, 03:31) 
Di Manacorda dovrebbe esserci anche un successivo e più massiccio Lezioni di archeologia, ma non so come sia.

Daniele Manacorda, 'Lezioni di Archeologia', ed. Laterza, 2008.
Se vuoi imparare qualcosa di pratico e concreto, non ti consiglio di scegliere questo. E te lo dico per esperienza, Leda: io dovevo studiarlo per l'esame di Metodologie, ed è stato un vero calvario. Questo libro non è brutto, sia ben chiaro: magari, può esserti utile se vuoi indagare il senso più profondo del fare archeologia o se vuoi un testo tutto sommato interessante per uno spunto di riflessione; ma, se ti serve un manuale che ti 'insegni' veramente qualcosa (e cioè, che ti dia indicazioni e istruzioni un po' più pratiche sul come agire), evitalo.
Io ho dovuto integrarlo leggendomi per conto mio altri due manuali: qualche brano preso, appunto, da 'Storie dalla terra' di Andrea Carandini (Einaudi, 1996), per una parte - diciamo - di approfondimento, mentre, per la parte più generale e introduttiva, ho trovato utilissimo e molto chiaro 'Fare l'archeologo. Per passione e per mestiere', di C. Megale (ed. Books & Company, 2009).
 
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view post Posted on 6/6/2012, 16:16
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Alla fine ho preso il Carandini, anche perché come già detto si tratta di avere le nozioni di base.
 
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