Ostraka - Forum di archeologia

Scheletri di 'vampiri', due nuove tombe in Bulgaria

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view post Posted on 6/6/2012, 14:08
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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In questo periodo non ho molto tempo per seguire il forum, ma ci tenevo comunque a condividere con voi un'interessante notizia, segnalatami da un amico su Facebook: www.repubblica.it/esteri/2012/06/06...ria-36637418/1/.
La scoperta è stata effettuata in Bulgaria, non lontano da Sozopol. Al momento della sepoltura, i due defunti erano stati trapassati con barre di ferro all'altezza del torace, per scongiurarne un eventuale ritorno. Questo caso va a sommarsi a quello della più nota 'vampira' di Venezia, rinvenuta qualche anno fa, negli scavi sull'isola del Lazzaretto Nuovo: www.focus.it/curiosita/storia/Il_va...191746_C12.aspx.

Personalmente, trovo affascinante analizzare le modalità con cui l'uomo ha sempre cercato di proteggersi da un possibile ritorno del defunto; una paura, questa, che, per quanto irrazionale, non lo ha mai abbandonato del tutto (e che continua, ancora oggi, a tormentare il suo inconscio). Anche la rivista Archeologia Viva, tempo fa, aveva dedicato un articolo a questo paricolare tema.

La notizia di questa ennesima scoperta, fra l'altro, giunge con un'incredibile puntualità, se pensiamo che solo fino a qualche giorno fa, negli USA, tre casi di cannibalismo avevano gettato l'intera popolazione americana (ormai assuefatta dalla cinematografia a questo genere di fobie) in un improbabile 'allarme zombie': www.fanpage.it/gli-zombie-non-esist...cono-dagli-usa/.

P.s.

Aggiungo anche questo (me n'ero dimenticato): http://notizie.antika.it/0010529_irlanda-s...ilati-in-bocca/. La data è del 29 settembre 2011. Si parla del rinvenimento, in Irlanda, di due scheletri risalenti all'VIII secolo d.C., entrambi sepolti con la bocca bloccata da un sasso.
 
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view post Posted on 6/6/2012, 14:41
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CITAZIONE
Anche la rivista Archeologia Viva, tempo fa, aveva dedicato un articolo a questo paricolare tema.

Per chi fosse interessato, l'ho recuperato: M. G. Belcastro, L. Cesari, D. Labate, V. Mariotti, M. Milella, D. Neri, J. Ortalli, P. Pancaldi, 'A volte ritornano! Paura della morte... Paura dei morti...', in Archeologia Viva, anno XXIX, n° 143, pp. 46-53.
 
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massinissa
view post Posted on 6/6/2012, 15:08




Combinazione! Anche a me la stava dicendo poco fa un amico. L'unica cosa in proposito che mi viene in mente, è il ritrovamento di uno scheletro di donna, ma non ricordo dove, con un chiodo conficcato in bocca. Strega? Vampira? Questo risale al medioevo..
 
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view post Posted on 6/6/2012, 20:08
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CITAZIONE (massinissa @ 6/6/2012, 16:08) 
L'unica cosa in proposito che mi viene in mente, è il ritrovamento di uno scheletro di donna, ma non ricordo dove, con un chiodo conficcato in bocca. Strega? Vampira? Questo risale al medioevo..

Uhm... L'unico caso che mi viene in mente in cui fossero implicati chiodi è quello della cosiddetta 'strega di Baratti' (e si tratta di un contesto medievale). Qui puoi leggere qualche notizia in più: http://www.corriere.it/cronache/11_settemb...b3bbcc6bf.shtml.

Io ricordo abbastanza bene la questione del ritrovamento, perché, quando sono sceso a scavare a Populonia, la direttrice dello scavo ci ha portati a visitare proprio questo cimitero medievale (che si trova praticamente a ridosso della spiaggia).
E ricordo che anche a noi fu proposta l'ipotesi di una donna affetta da qualche particolare malattia e magari sepolta in quel modo perché ritenuta dai suoi conpaesani una strega (la storia dei tredici chiodi conficcati nel terreno, però, ti confesso mi era sfuggita...).
 
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massinissa
view post Posted on 7/6/2012, 07:18




Sì, mi sa che fosse quel ritrovamento, quello di cui parlavo. E' un argomento interessante. Inquietante, ma interessante. E' un pò la dimostrazione che a volte e spesso la leggenda è tinta di realtà storica...
 
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view post Posted on 7/6/2012, 09:04
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CITAZIONE (massinissa @ 7/6/2012, 08:18) 
Sì, mi sa che fosse quel ritrovamento, quello di cui parlavo. E' un argomento interessante. Inquietante, ma interessante. E' un pò la dimostrazione che a volte e spesso la leggenda è tinta di realtà storica...

Una domanda: che tu sappia, è vero che già nella preistoria esistevano accorgimenti per cercare di tener fermo il cadavere dentro la sua tomba?
Te lo chiedo perché ricordo che, una volta, visitando il Museo di Preistoria Paolo Graziosi di Firenze, un amico mi indicò la ricostruzione di una tomba in cui, sui piedi dello scheletro, era stato posto un grosso pietrone; stando a quel che lui mi disse, questa collocazione non era affatto casuale, ma era stata voluta, affinché il defunto non potesse rialzarsi... Purtroppo, sull'argomento della magia/superstizione nella preistoria non sono mai riuscito a rintracciare informazioni che andassero oltre la più nota magia venatoria... Ti risultano casi di questo genere nelle sepolture?
 
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view post Posted on 1/1/2014, 22:19
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Un interessante aggiornamento:

in queste festività natalizie, fra bagordi e botti di Capodanno, ho iniziato a leggere un libro che ho ricevuto casualmente (!) per Natale: BRACCINI T., Prima di Dracula. Archeologia del vampiro, Ed. Il Mulino, 2011.
Sì, non è molto azzeccato per il periodo, ma ognuno c'ha le sue fissazioni... :rolleyes:

All'interno del saggio, si esaminano diverse problematiche e fonti (letterarie e archeologiche) in merito alla questione, e, in un certo senso, sono rimasto un po' spiazzato dalle posizioni dell'autore (che, pure, trovo metodologicamente corrette): secondo Braccini, infatti, la maggior parte dei cosiddetti 'vampiri' archeologicamente documentati non sarebbero interpretabili, in realtà, come tali.
Il problema sta in ciò che le cronache vampirologiche riportano: a quanto pare, quando, in età medievale, un villaggio voleva liberarsi dalla presenza di un vampiro, ne esumava il cadavere dalla tomba e, in alcuni casi, si limitava a esorcizzarlo con particolati formule e preghiere, in altri, invece, lo trascinava fuori dal sepolcro, lo faceva a pezzi e lo bruciava, spargendone al vento le ceneri.

In entrambi i casi, com'è facile capire, se di un sospetto vampiro si trattava, la presenza di uno di questi non-morti succhiasangue non può essere, in teoria, archeologicamente documentabile: nel primo caso, infatti, l'esorcismo non lasciava segni particolari sul corpo del defunto, mentre, nel secondo caso, il corpo veniva totalmente distrutto (oppure si dissolveva da solo).
Paletti conficcati nel cuore, decapitazioni e mutilazioni varie, dunque, possono non necessariamente indicare la presenza di un vero e proprio vampiro, ma anche solo quella di un più generico revenant (una categoria che, a ben vedere, raggruppa in sé una fitta schiera di differenti tipi di non-morti).

Un esempio in tal senso, fra l'altro, è proprio quello offerto dalla già citata 'vampira' di Venezia, che, dopo lunghe ricerche nelle fonti, è stata cautamente riconosciuta come un 'masticatore' (un tipo di revenant che si credeva fosse in grado di diffondere - senza uscire dalla bara - epidemie e pestilenze fra i vivi, tramite il fastidioso suono prodotto dalla masticazione del sudario funebre in cui era avvolto). Accorgimenti come pietre o pugni di terra nella bocca del morto, sospettato di essere un masticatore, avrebbero avuto proprio la funzione di bloccare il morso del revenant, impedendogli di masticare il proprio sudario.
 
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view post Posted on 1/1/2014, 22:30
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Letture allegre, tanto per cominciar bene l'anno!
vampire

Tempo fa vidi un documentario ad una televisione tedesca sui "vampiri" e compagnia bella, n cui si provava che le credenze provenivano da fenomeni "inquietanti" ma normali legati ai processi di putrefazione e decomposizione dei cadaveri con formazione di gas, liquidi ecc.
 
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view post Posted on 1/1/2014, 23:01
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CITAZIONE (dceg @ 1/1/2014, 22:30) 
Tempo fa vidi un documentario ad una televisione tedesca sui "vampiri" e compagnia bella, n cui si provava che le credenze provenivano da fenomeni "inquietanti" ma normali legati ai processi di putrefazione e decomposizione dei cadaveri con formazione di gas, liquidi ecc.

Esattamente.
Ora, preciso che il libro in questione l'ho cominciato da poco, quindi potremmo ridiscuterne una volta che l'avrò finito (anzi, forse sarebbe più opportuno); però posso confermare fin da ora ciò che hai visto in tv: in effetti, un modo per riconoscere i presunti vampiri era proprio quello di osservare le caratteristiche fisiche dei corpi riesumati. Aspetto poco corrotto, volto colorito, denti e unghie troppo lunghi, ventre gonfio etc. erano considerati tutti segni del fatto che il cadavere in questione era posseduto da un demonio e poteva uscire dalla sua tomba nella notte sotto forma di vampiro (vrykolakas, in greco).

Conta che, a quanto ho capito, in età bizantina fu addirittura redatta una sorta di 'manuale' per guidare i sacerdoti (o chi per loro) nel riconoscimento dei cadaveri di vampiri, elencando tutta una serie di caratteristiche fisiche anomale che, in realtà, sono abbastanza tipiche dei processi di decomposizione dei tessuti umani (quindi possiamo solo immaginare quanti corpi siano stati erroneamente identificati e distrutti nei secoli, sulla base di queste indicazioni...).
 
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8 replies since 6/6/2012, 14:03   329 views
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