Ostraka - Forum di archeologia

Studi sulle tradizioni di Teseo e gli altri re di Atene

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lino85
view post Posted on 28/7/2012, 14:29




Cercando informazioni sulla storiografia greca, mi sono interessato alle tradizioni sui re di Atene ambientati in un'epoca precedente la democrazia, i tiranni e gli arconti. Di fatto oggi dagli storici sono ritenuti mitici o semistorici, qui

http://en.wikipedia.org/wiki/King_of_Athens

si può trovare un elenco, che parte dai re posizionati dalla tradizione prima del diluvio di Deucalione e poi l'elenco segue con Cecrope e termina con Codro, dopodichè la carica dei re è sostituita da quella degli arconti, passando per re come Teseo al quale viene attribuita l'unificazione dell'Attica intorno al centro di Atene.

Volevo perciò sapere, soprattutto relativamente a quelle su Teseo, se qualcuno conosce studi sulla nascita di queste tradizioni, ovvero in quale epoca e ambiente sono nate tali narrazioni, anche ammettendo che queste narrazioni possiedano pochi elementi storici risalenti realmente alle epoche in cui esse sono ambientate.

Ciao.
 
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view post Posted on 28/7/2012, 15:45
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CITAZIONE (lino85 @ 28/7/2012, 15:29) 
qui [...] si può trovare un elenco, che parte dai re posizionati dalla tradizione prima del diluvio di Deucalione e poi l'elenco segue con Cecrope e termina con Codro, dopodichè la carica dei re è sostituita da quella degli arconti, passando per re come Teseo al quale viene attribuita l'unificazione dell'Attica intorno al centro di Atene.

Volevo perciò sapere, soprattutto relativamente a quelle su Teseo, se qualcuno conosce studi sulla nascita di queste tradizioni, ovvero in quale epoca e ambiente sono nate tali narrazioni, anche ammettendo che queste narrazioni possiedano pochi elementi storici risalenti realmente alle epoche in cui esse sono ambientate.

Bell'argomentino che hai tirato fuori! :)

E' molto complessa come questione, quella dei primi sovrani di Atene. Noi possediamo, in effetti, una lista completa e ben definita di questi monarchi (incisa sul famoso Marmor Parium), ma si tratta di un elenco stillato in età ellenistica (dunque, in epoche molto successive a quelle in cui si pretendeva che tali personaggi fossero vissuti).
E' fuor d'ogni dubbio che, in questa 'cronaca', ci siano moltissimi elementi fantastici, che non ci permettono di usufruirne in maniera sicura e acritica (non si è mai visto, tanto per fare un esempio banale, un re per metà uomo e per metà serpente...). Per i Greci, tuttavia, questo non costituiva affatto un problema: per loro, non c'era niente di strano nel pensare che sull'Acropoli fosse effettivamente sepolto il semiferino Cecrope, né dubitavano che le ossa riportate da Cimone, di ritorno dall'isola di Sciro (e da lui sepolte nel Theseion di Atene), fossero realmente quelle di Teseo.

Cercare di capire quando queste tradizioni si siano formate con esattezza, temo sia un'impresa abbastanza impossibile per gli studiosi. Ti basti pensare - cambiando momentaneamente soggetto - all'Iliade: quando fu creato un personaggio come quello di Achille (e quanto di vero può celarsi dietro la sua figura)? Se pensi che il nome 'Achille' è stato riconosciuto già nel miceneo a-ki-re-u, capisci che realmente una storia come quella di Achille potrebbe affondare le radici in epoche molto, molto remote... Stesso vale per Teseo (anche se non so se un nome simile al suo sia mai stato individuato nelle tavolette in lineare B).

Spesso i Greci si costruivano da soli figure eroiche, collocandole in un passato lontano e glorioso, per spiegare (o meglio, giustificare) alcune usanze e realtà della loro società. In questo caso, Teseo fu l'eroe che dette il via al sineicismo (e, in questo senso, a buon merito, può essere definito il primo, vero re di Atene). Inoltre, esso incarnava tutta una serie di virtù (maschili, ovviamente) che furono considerate alla base del modello educativo ateniese (prima aristocratico, poi democratico).

Uno studio specifico sulla nascita della figura di Teseo, ora come ora, non mi viene in mente. L'unico testo che potrei indicarti (ma che conosco solo in parte, quindi non posso darti certezze in merito...) è E. GRECO (a cura di), Teseo e Romolo. Le origini di Atene e Roma a confronto, ed. Bretschineider - o anche 'Tripodes', della Scuola Archeologica Italiana di Atene - 2005.
Per il resto, qui a casa ho alcuni testi in cui si possono reperire diverse informazioni sul mito di Teseo e sulla funzione della figura dell'eroe nel mondo greco, ma si tratta di testi generici, non specifici sull'argomento che interessa a te. In ogni caso, se possono interessarti, te li segnalo:
- U. ECO (a cura di), Grecia. Mito e religione, in 'L'antichità' (Vol. 6), Nuovo Istituto di Arti Grafiche, Bergamo, 2011 (questo lo acquistai in allegato a un quotidiano);
- J. BOARDMAN, Archeologia della nostalgia. Come i Greci reinventarono il loro passato, ed. Mondadori, 2004;
- S. PRICE, Le religioni dei Greci, ed. Il Mulino, 2002;
- V. M. MANFREDI, Akropolis. La grande epopea di Atene, ed. Mondadori, 2000.
 
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icon4  view post Posted on 28/7/2012, 20:32

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Ciao Lino85,
credo che le notizie più antiche relative a Teseo siano quelle che si possono trovare in Iliade. Non mi risulta che il nome sia stato trovato per ora nelle tavolette in lineare B, quindi l'antichità della citazione dipende dal periodo a cui vogliamo far risalire questo testo. Dell'argomento si è già discusso sul forum, nel link sulla storicità dell'Iliade.
Personalmente sono dell'idea che la prima stesura risalga all'epoca micenea, ma ti rimando a quella discussione per le argomentazioni, se t'interessa. ^_^
 
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view post Posted on 29/7/2012, 08:29
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Infatti, Teseo viene menzionato tre volte in Omero:

Iliade, I, 265.
Odissea, XI, 322 e 631.

E' interessante soprattutto il riferimento nell'Iliade, perché, volendo, fornisce alcune indicazioni di tipo cronologico (generazionali), a partire dalle parole del vecchio re di Pilo, Nestore (vv. 250-270).
Ricordo che anche nella versione del 1963 del più famoso volume di mitologia di K. Kerényi ('Gli dèi e gli eroi della Grecia'), era stato realizzato, nelle ultime pagine, uno specchietto che mostrava la successione dei sovrani ateniesi. E, pure lì, Teseo era posto subito prima di Menesteo (il re di Atene che prese parte alla Guerra di Troia).

 
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lino85
view post Posted on 29/7/2012, 22:51




CITAZIONE (Perseo87 @ 28/7/2012, 16:45) 
Cercare di capire quando queste tradizioni si siano formate con esattezza, temo sia un'impresa abbastanza impossibile per gli studiosi. Ti basti pensare - cambiando momentaneamente soggetto - all'Iliade: quando fu creato un personaggio come quello di Achille (e quanto di vero può celarsi dietro la sua figura)? Se pensi che il nome 'Achille' è stato riconosciuto già nel miceneo a-ki-re-u, capisci che realmente una storia come quella di Achille potrebbe affondare le radici in epoche molto, molto remote... Stesso vale per Teseo (anche se non so se un nome simile al suo sia mai stato individuato nelle tavolette in lineare B).

Capisco il discorso, io più che altro più che sommermarmi su quando possano risalire i singoli nomi (i quali possono essere stati usati per secoli dalle figure più diverse) mi soffermerei anche sugli elementi culturali e sui costumi citati in quelle tradizioni, allo scopo di capire quanto di esse contengono ricordi del periodo monarchico e quanto invece sono semplici racconti che ci danno più che altro informazioni sulla cultura, i sentimenti e valori degli autori di questi racconti, senza alcun legame con le epoche in cui le narrazioni dicono di essere ambientate.

CITAZIONE (Perseo87 @ 28/7/2012, 16:45) 
Spesso i Greci si costruivano da soli figure eroiche, collocandole in un passato lontano e glorioso, per spiegare (o meglio, giustificare) alcune usanze e realtà della loro società. In questo caso, Teseo fu l'eroe che dette il via al sineicismo (e, in questo senso, a buon merito, può essere definito il primo, vero re di Atene). Inoltre, esso incarnava tutta una serie di virtù (maschili, ovviamente) che furono considerate alla base del modello educativo ateniese (prima aristocratico, poi democratico).

Sì, in effetti si potrebbe pensare che queste narrazioni su figure di re come Teseo, più che essere derivati da memorie di sovrani realmente vissuti e di gesta realmente avvenute, possano trattarsi di narrazioni totalmente mitiche create allo scopo di spiegare, cioè giustificare, dare un fondamento a certe usanze della società ateniese, insomma si potrebbe dire che cercare nelle narrazioni di Teseo dati storici utili a ricostruire eventi accaduti ad Atene sarebbe come cercare nella Teogonia di Esiodo dati astrofisici utili a ricostruire scientificamente l'origine dell'universo e del pianeta terra! Tali narrazioni invece sarebbero utili invece a conoscere sentimenti e valori dell'epoca in cui sono stati scritti. Poi non so come effettivamente fenomeni storici come il sinecismo siano accaduti ma ho l'impressione che probabilmente la realtà degli avvenimenti sia stata molto meno "epica" e perciò così memorabile e perciò può essere verosimile il sorgere di narrazioni slegate dalla realtà storica ma ben più affascinanti di essa... Almeno questa è una mia impressione sull'argomento.

Ciao.
 
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view post Posted on 30/7/2012, 08:26
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CITAZIONE (lino85 @ 29/7/2012, 23:51) 
Poi non so come effettivamente fenomeni storici come il sinecismo siano accaduti ma ho l'impressione che probabilmente la realtà degli avvenimenti sia stata molto meno "epica" e perciò così memorabile e perciò può essere verosimile il sorgere di narrazioni slegate dalla realtà storica ma ben più affascinanti di essa... Almeno questa è una mia impressione sull'argomento.

Infatti. Una cosa del genere, se vai a vedere, si verifica pure per Roma, dove tu hai una corrispondenza più o meno effettiva fra storia/mito e archeologia, per quanto riguarda la fondazione della città (intorno alla metà dell'VIII secolo a.C., secondo i dati archeologici - 754/3 a.C., secondo alcuni storiografi antichi), ma dove, allo stesso modo, c'è un elenco di sovrani dai nomi 'parlanti' (un 'Romolo' che, guarda caso, fonda Roma, un 'Numa Pompilio' che, guarda caso, riforma la sfera religiosa, un 'Tullo Ostilio' che, guarda caso, era un guerrafondaio etc.), la cui storicità, però, non può essere (almeno, al momento) provata.

Tornando, poi, nell'area egea, conta che i Greci avevano proprio una mentalità di questo tipo: ciò che non riuscivano a spiegare perché non lo si conosceva (o non lo si ricordava più), spesso e volentieri, veniva 'reinventato' (da qui il sottotitolo del saggio di Boardman, che ti consiglio vivamente di leggere, se sei appassionato di mitologia greca...). Dunque, è probabile che lo stesso Teseo fosse stato un sovrano (se non un uomo comune) più o meno storico, magari legato a qualche racconto locale, che, a un certo punto, in virtù della sua fama, è stato scelto come responsabile del sineicismo (ma chi può provare che non sia avvenuto per l'iniziativa di un altro uomo - o, più probabilmente, di un gruppo di capivillaggio?).

Lo stesso 'regno' di Atene (e cioè, quello miceneo), dal canto suo, pone diversi interrogativi storico-archeologici, perché su di esso si sa davvero ben poco (o almeno, io ne so poco!). A differenza di altri regni più grandi e potenti, l'Acropoli di Atene fu cinta da mura solo in età abbastanza tarda (XIII secolo a.C. - proprio a poca distanza dalla fine del mondo miceneo). Inoltre, mi pare di ricordare che, di recente, qualcuno abbia proposto di reinterpretare i resti di colonne rinvenuti fra Eretteo e Partenone non come pertinenti a un megaron miceneo, ma come le più arcaiche colonne del primo tempio di Atena Poliade (che, in effetti, nella sua fase d'età pisistratea, si trovava proprio in quel punto). Quindi, la ricerca di una corrispondenza fra mito e archeologia in Grecia è (paradossalmente!) ben più difficile da realizzare di quanto non si pensi.
 
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icon6  view post Posted on 30/7/2012, 11:22

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CITAZIONE
insomma si potrebbe dire che cercare nelle narrazioni di Teseo dati storici utili a ricostruire eventi accaduti ad Atene sarebbe come cercare nella Teogonia di Esiodo dati astrofisici utili a ricostruire scientificamente l'origine dell'universo e del pianeta terra!

Nella Teogonia forse no, ma mi permetto di segnalare un articolo di due astronomi che hanno provato a ricostruire la datazione dell'arrivo di Odisseo a Itaca a partire dalle osservazioni astronomiche presenti in Odissea incrociandole con quelle che Esiodo riporta nelle Opere e i giorni. L'articolo (di cui se non erro si era parlato in AI) s'intitola: Is an eclipse described in the Odyssey? di Baikouzis e Magnasco. ^_^
 
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view post Posted on 30/7/2012, 11:45
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CITAZIONE (Perseo87 @ 30/7/2012, 09:26)
A differenza di altri regni più grandi e potenti, l'Acropoli di Atene fu cinta da mura solo in età abbastanza tarda (XIII secolo a.C. - proprio a poca distanza dalla fine del mondo miceneo).

Una precisazione su un dato interessante, a cui, fino a ora, confesso che non avevo mai fatto caso. Le mura ciclopiche di Atene possono essere datate, come dicevo, nella loro prima fase, al XIII secolo a.C. Ora, se prendiamo le datazioni fornite per i vari re di Atene (che potete ritrovare anche n questa pagina di Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Re_di_Atene#Cecropidi), si nota che l'erezione della prima cinta muraria corrisponde proprio al periodo dei regni di Egeo e Teseo. Dunque, il moderno dato archeologico e la ricostruzione storiografica degli antichi pare trovare, in questo caso, un punto di contatto mitologicamente coerente...
Sarà un caso? :)

CITAZIONE (clitemnestra @ 30/7/2012, 12:22) 
Nella Teogonia forse no, ma mi permetto di segnalare un articolo di due astronomi che hanno provato a ricostruire la datazione dell'arrivo di Odisseo a Itaca a partire dalle osservazioni astronomiche presenti in Odissea incrociandole con quelle che Esiodo riporta nelle Opere e i giorni. L'articolo (di cui se non erro si era parlato in AI) s'intitola: Is an eclipse described in the Odyssey? di Baikouzis e Magnasco.

Non ricordo la discussione (né ho letto l'articolo che indichi): ricordi che datazione avevano proposto gli autori?
 
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view post Posted on 30/7/2012, 14:29

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Ciao Perseo, come data per il ritorno a Itaca di Odisseo veniva proposto il 16 aprile 1178.
Va però precisato che le combinazioni astronomiche sono cicliche. Gli autori hanno fatto alcune deduzioni da riferimenti astronomici in Odissea, e hanno ricercato la combinazione possibile di questi dati tra 1250 e 1115. Dato che personalmente non trovo credibile una guerra di Troia delle proporzioni descritte in Iliade in un'epoca così tarda per la società micenea, ricordo che all'epoca ero riuscita a ricostruire la serie ciclica di quell'insieme di fenomeni (forse erano stati gli autori stessi a segnalarla) e c'era almeno un'altra combinazione possibile tra 1250 e 1320 o giù di lì.

Resta da verificare se i dati astronomici riportati in quella sequenza non siano frutto di libertà poetica.
Va detto che proprio il riferimento a Le opere e i giorni faceva supporre ai due astronomi che certe osservazioni astronomiche all'epoca fossero patrimonio comune di una popolazione agricola che basava i periodi di semina e raccolto proprio su questi dati e che quindi difficilmente la libertà poetica non sarebbe apparsa incoerente (e quindi fastidiosa) per gli ascoltatori dell'Odissea.

Comunque sono sicura che questa discussione si svolse su AI poco prima della sua chiusura. Comunque non vorrei andare OT rispetto alla vostra discussione.
 
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view post Posted on 30/7/2012, 16:27
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Ricordo la discussione su AI, purtroppo non nei dettagli. Forse qualcuno l'ha salvata.
 
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view post Posted on 30/7/2012, 17:42
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Mi rendo conto che siamo un po' in OT, ma mi piaceva sottolineare alcuni dati:

CITAZIONE (clitemnestra @ 30/7/2012, 15:29) 
Ciao Perseo, come data per il ritorno a Itaca di Odisseo veniva proposto il 16 aprile 1178.
Va però precisato che le combinazioni astronomiche sono cicliche. Gli autori hanno fatto alcune deduzioni da riferimenti astronomici in Odissea, e hanno ricercato la combinazione possibile di questi dati tra 1250 e 1115. Dato che personalmente non trovo credibile una guerra di Troia delle proporzioni descritte in Iliade in un'epoca così tarda per la società micenea, ricordo che all'epoca ero riuscita a ricostruire la serie ciclica di quell'insieme di fenomeni (forse erano stati gli autori stessi a segnalarla) e c'era almeno un'altra combinazione possibile tra 1250 e 1320 o giù di lì.

Devo confessare che anch'io non nutro eccessiva fiducia in questo genere di calcoli. C'è da dire, però, che una data così precisa (16 aprile del 1178 a.C.) sembra avvicinarsi decisamente alle datazioni riportate da diversi autori antichi. Per una visione generale, potete controllare qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Trojan_War#Da..._the_Trojan_War (alla pagina manca solo la datazione tucididea, che fissa la caduta di Troia nel 1196 a.C.). Se prendiamo 'per buona' (!) la datazione di Baikouzis e Magnasco, possiamo tornare indietro di dieci anni - tanto durano le peregrinazioni di Odisseo - ottenendo, quindi, un 1188 a.C., che si avvicinerebbe, in particolar modo, alle date fornite da Eratostene e Timeo (e che troverebbe conferma nel dato archeologico di Troia VIIa, distrutta forse da un incendio doloso negli anni '80 del XII secolo a.C.).

Ovviamente, un incrocio analogo fra dato letterario, archeoastronomico e archeologico potrebbe valere pure per la datazione riportata nella seconda ipotesi (da te ritenuta più probabile), archeologicamente riferibile allo strato di distruzione di Troia VI e per la quale, stavolta, gli autori più vicini risulterebbero Erodoto ed Erete...

Non so che dirti. Comprendo i tuoi dubbi, Clitemnestra. Però, secondo me, se gli archeologi hanno ritenuto più probabile pensare a un terremoto per la distruzione di Troia VI (e un terremoto dovrebbe lasciare segni evidenti - come mura fortemente dissestate - che uomini dell'epoca non avrebbero mai potuto provocare), forse bisognerebbe riconsiderare la datazione oggi ritenuta più plausibile, seguendo le stesse parole di Tucidice (secondo cui il dato storico non implica necessariamente anche una visibilità archeologica - e, del resto, non sappiamo quanto Omero potrebbe aver 'alterato' l'immagine di Troia e i numeri riportati nelle sue opere).
 
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lino85
view post Posted on 1/10/2012, 18:09




Riprendo l'argomento segnalando di aver trovato alcuni studi in inglese sulla nascita delle tradizioni su Teseo:

Il più recente mi sembra essere "Thesus and Athens" di Henry J. Walker del 1995

qui trovate una recensione del testo:

http://bookstove.com/book-talk/theseus-and...mantha-mancuso/

mentre qui un articolo dello stesso autore sulle origini del mito:

www.rhm.uni-koeln.de/138/Walker.pdf

Inoltre ho scoperto l'esistenza di una raccolta di studi vecchia di 40 anni ma forse ancora interessante:

"The Quest for Theseus" a cura di anne G. Ward, del 1970

Un altro ancora è "Theseus and the Unification of Attica" di Steven Diamant, articolo del 1982:

www.jstor.org/stable/1353968

Interessante anche il capitolo 4 di "Introducing New Gods: The Politics of Athenian Religion"
Di Robert Garland del 1992

http://books.google.it/books?id=7Ne-bCX_Da...epage&q&f=false

Da quel che leggo pare comunque condiviso che il sorgere delle tradizioni su Teseo, a causa delle loro varie e contradditorie versioni, nacque in un periodo molto tardo e dunque più che avere dentro di sè un "nocciolo storico" risalente al periodo del sinecismo in cui sono ambientate, in realtà il nocciolo storico di quei racconti è sostanzialmente l'insieme di valori e ideali che avevano coloro che per primi avevano formulato quei miti eziologici sull'unificazione dell'Attica.

Sarebbe interessante fare un'indagine su quanto storici e archeologi anche d'oggi che contribuiscono a una "storia ricostruita" in modo scientifico sono influenzati dalla "storia tramandata" leggendaria che i vari popoli antichi si danno (oltre alla Grecia mi viene subito in mente le tradizioni bibliche degli ebrei e le tradizioni raccolte Tito Livio e Dionigi di Alicarnasso sui Romani) e quanto a volte si chiedano se comunque citare quelle storie anche nelle loro introduzioni alla storia di quei popoli anche quando si è confutata gran parte della loro storicità dato che spesso sono (proprio ad intenzione precisa degli autori) più "epiche" delle ricostruzioni scientifiche (che guarda caso sono più "normali") dei fatti avvenuti.

Ciao.
 
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view post Posted on 1/10/2012, 18:36
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CITAZIONE (lino85 @ 1/10/2012, 19:09) 
Sarebbe interessante fare un'indagine su quanto storici e archeologi anche d'oggi che contribuiscono a una "storia ricostruita" in modo scientifico sono influenzati dalla "storia tramandata" leggendaria che i vari popoli antichi si danno (oltre alla Grecia mi viene subito in mente le tradizioni bibliche degli ebrei e le tradizioni raccolte Tito Livio e Dionigi di Alicarnasso sui Romani) e quanto a volte si chiedano se comunque citare quelle storie anche nelle loro introduzioni alla storia di quei popoli anche quando si è confutata gran parte della loro storicità dato che spesso sono (proprio ad intenzione precisa degli autori) più "epiche" delle ricostruzioni scientifiche (che guarda caso sono più "normali") dei fatti avvenuti.

Ciao.

In realtà, dietro ogni leggenda c'è a volte un fondo di verità o comunque l'eco di fatti antichi mitizzati. Il caso della storia di Roma ne è la prova eclatante: la data della sua fondazione, stabilita già da autori antichi, è stata per lungo tempo ritenuta una leggenda o comunque una tradizione nata per dare delle orgini più antiche a Roma, ma le numerose scoperte avvenute nel tempo, alcune delle quali in anni recenti, hanno invece confermato la datazione. Ovviamente nell'VIII a.C. non si può parlare di vera e propria città, d'altronde questo vale per tutti gli agglomerati urbani dell'antichità, che prima di assumere una forma considerata urbana secondo i nostri canoni hanno avuto un lungo periodo di fase protourbana. Sta di fatto che la scoperta, ormai accertata, di un muro di fortificazione datato proprio all'VIII a.C. (muro realizzato in mattoni e palazzate di legno nella sua primissima fase) non lascia dubbi sul primo insediamento che possiamo definire protourbano (vale a dire non più una serie di villaggi). Anche alcune strutture fondamentali in tal senso (come la Regia) sono state ridatate rialzando la cronologia dalla fine del VII a.C. alla prima metà dello stesso.
Le leggende dunque vanno prese per quello che sono, cioè una mitizzate o epicizzazione di fatti che a volte hanno una base di fondamento, eccetto ovviamente il caso delle storie degli dei e di quegli eroi slegati da vicende storiche (come Ercole).
 
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lino85
view post Posted on 1/10/2012, 19:31




CITAZIONE (leda77 @ 1/10/2012, 19:36) 
In realtà, dietro ogni leggenda c'è a volte un fondo di verità o comunque l'eco di fatti antichi mitizzati. Il caso della storia di Roma ne è la prova eclatante: la data della sua fondazione, stabilita già da autori antichi, è stata per lungo tempo ritenuta una leggenda o comunque una tradizione nata per dare delle orgini più antiche a Roma, ma le numerose scoperte avvenute nel tempo, alcune delle quali in anni recenti, hanno invece confermato la datazione. Ovviamente nell'VIII a.C. non si può parlare di vera e propria città, d'altronde questo vale per tutti gli agglomerati urbani dell'antichità, che prima di assumere una forma considerata urbana secondo i nostri canoni hanno avuto un lungo periodo di fase protourbana. Sta di fatto che la scoperta, ormai accertata, di un muro di fortificazione datato proprio all'VIII a.C. (muro realizzato in mattoni e palazzate di legno nella sua primissima fase) non lascia dubbi sul primo insediamento che possiamo definire protourbano (vale a dire non più una serie di villaggi). Anche alcune strutture fondamentali in tal senso (come la Regia) sono state ridatate rialzando la cronologia dalla fine del VII a.C. alla prima metà dello stesso.

Interessante, di queste informazioni avevo sentito parlare ma non le avevo approfondite, dunque si potrebbe dire che in fin dei conti, le tradizioni tramandate dai Romani sul periodo della fondazione e della monarchia non hanno dato un'immagine così troppo ingigantita e magnificata di essa a scopi ideologici? Insomma, fermo restando le chiare aggiunte non storiche ed epicheggianti come il racconto della lupa, possiamo dire che già poco dopo la sua nascita Roma non era un agglomerato "normale come tanti" tra quelli presenti a quell'epoca? Magari puoi indicarmi alcuni degli studi più recenti incentrati sul tema.

CITAZIONE (leda77 @ 1/10/2012, 19:36) 
Le leggende dunque vanno prese per quello che sono, cioè una mitizzate o epicizzazione di fatti che a volte hanno una base di fondamento, eccetto ovviamente il caso delle storie degli dei e di quegli eroi slegati da vicende storiche (come Ercole).

Certo, anche se comunque da quel che ho capito è buona cosa metodologicamente per la ricostruzione storica degli eventi affidarsi prima a reperti archeologici di cui si sa con sicurezza che risalgono all'epoca dei fatti, e poi secondariamente interessarsi a narrazioni tradizionali redatti in un'epoca più lontana da quella in cui sono ambientate tali narrazioni (un discorso simile era stato fatto nell'altra discussione relativa ai legami tra l'Iliade e il periodo miceneo), dovrebbe essere tutto sommato una metodologia abituale, giusto?

Ciao.
 
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view post Posted on 1/10/2012, 19:34
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CITAZIONE (leda77 @ 1/10/2012, 19:36) 
Le leggende dunque vanno prese per quello che sono, cioè una mitizzate o epicizzazione di fatti che a volte hanno una base di fondamento, eccetto ovviamente il caso delle storie degli dei e di quegli eroi slegati da vicende storiche (come Ercole).

Sull'Ercole romano non lo so, ma sono convinto che per l'Eracle greco, in qualche modo, si potrebbe tentare una qualche forma di 'storicizzazione'. Del resto, l'eroe risulta essere ben inserito all'interno di una ragnatela di rapporti (e avventure) con altri personaggi del mito, che, per parte loro, sono implicati in vicende di tipo 'storico' (primo fra tutti, Teseo, che Eracle liberò dall'Ade dopo che questi, con l'aiuto di Piritoo, aveva tentato di rapire Persefone). Fu sempre Eracle, inoltre, a segnare la prima distruzione di Troia (uccidendo Laomedonte, padre del futuro Priamo) e il Marmor Parium, dal canto suo, dovrebbe indicare l'arrivo di Eracle in Elide verso il 1307 a.C. (lo stesso periodo in cui Egeo sarebbe salito al potere in Attica), mentre gli Eraclidi, suoi figli, secondo Euripide, sarebbero stati accolti dal figlio di Teseo, Demofonte (che la cronaca di Paro colloca fra il 1207 e il 1174 a.C.).
Sarebbe il caso di chiedere un parere a Clitemnestra, che a queste ricostruzioni si è dedicata personalmente... ;)
 
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