Ostraka - Forum di archeologia

I Bronzi di Riace, 40 anni dalla scoperta

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view post Posted on 16/8/2012, 08:56
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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16 agosto 1972.
Esattamente 40 anni fa, nelle acque di Riace Marina, ad appena 8 metri di profondità, il sub Stefano Mariottini individuava e riportava alla luce quelli che sarebbero presto divenuti due dei più famosi bronzi dell'antichità; i Bronzi di Riace: www.tafter.it/wp-content/uploads/2012/08/bronzi.jpg.

Su Internet, possono essere visionate alcune spettacolari fotografie, scattate al momento del recupero: http://numistoria.altervista.org/blog/wp-c...ce_calabria.jpg.

Premesso che questo intervento non vuole aprire una discussione su un tema particolare, bensì solo una sorta di commemorazione di questa fortunata (e fortuita) scoperta, che ha contribuito a incrementare notevolmente le nostre conoscenze sulla bronzistica d'età classica (e che, ancora oggi, continua a far discutere gli studiosi, in merito all'identificazione dei due guerrieri), vi lascio un piccolo link a Wikipedia, giusto per ricordare le innumerevoli posizioni espresse sull'identità e sulla provenienza di questi due bronzi: http://it.wikipedia.org/wiki/Bronzi_di_Ria...lle_riassuntive.
 
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view post Posted on 21/8/2012, 20:01
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Mentre scrivevo un altro intervento qui sul forum, alla fine del TG1 delle 20 di oggi, 21.08.2012, è passata la notizia corredata da eloquenti immagini del rinvenimento in mare, a poca distanza dallo stesso luogo in cui furono rinvenuti i bronzi ma in un fondale un po' più profondo, di una testa leonina in bronzo dorato.

Sono anche passate le immagini di un'altro rinvenimento nella stessa zona da parte di un sub, qualcosa che somiglia ad una armatura o al torso di una statua incastrata tra le rocce del fondale.

Pare che nella zona siano stati osservati anche molti cocci, per cui dopo 40 anni dal clamoroso rinvenimento dei bronzi si parla di ispezionare il fondale di quella zona alla ricerca di un possibile relitto...

Meglio tardi che mai! (sarà vero?)
 
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view post Posted on 22/8/2012, 08:10
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (Usékar @ 21/8/2012, 21:01) 
Mentre scrivevo un altro intervento qui sul forum, alla fine del TG1 delle 20 di oggi, 21.08.2012, è passata la notizia corredata da eloquenti immagini del rinvenimento in mare, a poca distanza dallo stesso luogo in cui furono rinvenuti i bronzi ma in un fondale un po' più profondo, di una testa leonina in bronzo dorato.

Sono anche passate le immagini di un'altro rinvenimento nella stessa zona da parte di un sub, qualcosa che somiglia ad una armatura o al torso di una statua incastrata tra le rocce del fondale.

Sì, mi era arrivata la notizia su Facebook, tramite un link al sito dell'Ansa: http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/...ia_7362987.html. In questo stesso periodo mi è stata segnalata anche la scoperta di due nuove piramidi in Egitto (tramite Google Earth) e di una nave romana in Francia, proprio sotto a un parcheggio...

Che dire? Pare un periodo particolarmente fortunato per le scoperte archeologiche! Speriamo che le si sappia anche conservare, studiare e valorizzare come meritano...
 
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view post Posted on 4/10/2012, 07:28
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Ho dato un'occhiata alla voce di Wikipedia italiana sui bronzi, è abbastanza fatta bene, al contrario di quello che mi aspettavo. La riporto:

http://it.wikipedia.org/wiki/Bronzi_di_Riace

Un paio di osservazioni: come potete vedere, ci si è sbizzarriti con le attribuzioni sia per quanto riguarda l'artista/gli artisti che crearono le statue, sia per quanto riguarda l'identificazione dei personaggi che esse rappresentano. Tuttavia, le ipotesi che parlano di artisti fuori dall'ambito greco o oltre il V a.C., cioè quelle di Holloway, Spatari e Ridgway, sono decisamente da scartare, sia per via dei confronti con le opere dei principali artisti del periodo, che mostrano tanti particolari simili, sia perché nel restauro del 1995 si appurò che le terre con cui erano stati fusi provenivano da Argo e Atene. La provenienza da Argo, farebbe scartare anche l'attribuzione all'artista Onata, almeno per il bronzo A, come rilevato dal Moreno, in quanto Onata era di Egina e dunque mai avrebbe usato le fornaci dei rivali di Argo.
Quello che mi lascia perplessa è la frase riportata a proposito del restauro del 2010:

CITAZIONE
Si sono potute osservare le diverse forme di cera che sono servite per costruire le parti del corpo

Questo indicherebbe che per fondere le statue si è usato il metodo indiretto, mentre dal restauro del 1995 si era invece evinto che la fusione era stata effettuata con il metodo diretto.
Qualcuno mi sa indicare una pubblicazione che parli di quest'ultimo restauro (tra l'altro io so che i bronzi sono ancora in reastauro, o comunque non sono ancora stati ricollocati al loro posto, mi sembra strano sia già pubblicato qualcosa)?

Edited by leda77 - 4/10/2012, 08:45
 
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view post Posted on 4/10/2012, 09:05
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Non credoci sia contraddizione, le statue potrebbero essere state fuse in più pezzi con il metodo diretto. Questo spiegherebbe "le diverse forme di cera". Altresì le diverse forme potrebbero riferirsi alle parti che risultano essere state sostituite o integrate giànell'antichità, di cui si parla all'inizio del lemma.
CITAZIONE
Le indagini portarono ad un primo esito sorprendente: il braccio destro della statua B e l'avambraccio sinistro su cui era saldato lo scudo risultarono di una fusione diversa dal resto della statua, furono infatti saldati in epoca successiva alla realizzazione della statua in sostituzione delle braccia originali probabilmente per rimediare ad un danneggiamento sopravvenuto quando la statua era già in esposizione.



Edited by dceg - 4/10/2012, 12:27
 
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view post Posted on 4/10/2012, 10:44
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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L'interveno di restauro sembra sia terminato nel gennaio del 2012, non credo sia stato ancora pubblicato nulla di completo in merito, per lo meno non sono riuscitoa rintracciarne notizia in merito sul web.
Però, il 24.08.2012 a Reggio Calabria si è svolto un convegno www.facebook.com/events/124711521006457/?ref=nf, (la notizia l'ho trovata qui, dove si possono leggere altre notizie riguardo i bronzi http://arteesalute.blogosfere.it/2012/08/b...ricordarlo.html) del quale forse sono stati pubblicati gli atti, anche se sul web non ne ho trovato notizia.

Uno degli interventi si può ascoltare qui, dura mezz'ora "Bronzi di Riace. Identità e provenienza nella ricostruzione storica del Prof. Daniele Castrizio"
www.youtube.com/watch?v=1TAMO18v_jQ&feature=player_embedded#!

Pare stia pubblicando qualcosa in merito Gilberto Formigli.

Altre notizie sul web
www.bronzidiriace.org/bdr/category/il-restauro
www.bronzidiriace.org/bdr/benvenuti/dapoto (Scrive Pasquale Dapoto, Archeologo, Direttore del Laboratorio di Restauro del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria)
http://www.antiquus.it/restauro/48-restaur...i-di-riace.html

Il ritorno alla originale sede museale è stato annunciato per il prossimo Natale ( -_- )
http://www.cn24.tv/news/53812/bronzi-di-ri...-nel-museo.html

 
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view post Posted on 4/10/2012, 11:14
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Dceg, non credo avrebbe senso fondere una statua in più parti con il metodo diretto.
Dalle dispense che ho io, risalenti ad un corso di tecniche artistiche (che non ho sostenuto, ma di cui ho fatto le fotocopie perché mi interessava l'argomento) il metodo indiretto viene usato per realizzare una statua, generalmente di grandi dimesioni, fondendo le varie parti, evitando così la perdita dell'originale in cera, cosa che costituisce un indubbio vantaggio in caso di errori. Dunque non vedo vantaggi a fondere una statua in più parti con il metodo diretto, a meno che tu non volessi dire che è stato usato il metodo cosiddetto parzialmente indiretto (e penso che forse intendevi proprio quello).
Tuttavia, Moreno nel suo libro "I Bronzi di Riace. ll maestro di Olimpia ed i Sette a Tebe" descrive il metodo usato per fondere i bronzi, così come risultava dal restauro del 1995:

CITAZIONE
Si è visto che la cera - destinata a venire sostituita dal getto della lega - non risultava plasmata all'interno di un negativo concavo, bensì era stata applicata a placche sulla sagoma positiva di terra, a sua volta cotta prima di venire rivestita di cera. Intorno all'iniziale scheletro di ferro forgiato, l'argilla era stata apposta in sfoglie miste a crine, con progressiva finezza procedendo verso l'esterno (...).
La garanzia contro l'eventuale fallimento della fusione poteva essere devoluta a forme negative tratte dalla figura completata in cera e accantonate prima che questa venisse rivestita con la "camicia" necessaria per colarvi la cera.

Ora, il fatto che Moreno, nella parte finale cerchi una giustificazione per l'utilizzo di un metodo così rischioso, non lascia dubbi sul fatto che il restauro del '95 abbia messo in evidenza il procedimento diretto. Moreno afferma anche che precedenti osservazioni avevano fatte pensare al metodo indiretto, ma che appunto il restauro le aveva poi smentite. Restauro che fu all'epoca svolto sotto la direzione della Melucco Vaccaro, quindi un nome di assoluta garanzia.
Perciò mi rimane il dubbio.
 
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