Ostraka - Forum di archeologia

Scimmie, Rappresentazione di scimmie nell'Età del Ferro

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view post Posted on 25/10/2012, 22:25
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Leggendo l'interessantissimo volume di M. Torelli, Il rango, il rito e l'immagine, che mi è stato consigliato qui sul forum da leda (che ringrazio ancora per le sue preziose indicazioni) e che essendo esaurito ho faticato non poco a trovare, mi sono imbattuto nella rappresentazione di scimmie nell'età del ferro (a proposito del carrello bronzeo proveniente dalla tomba 2 della necropoli di Olmo Bello di Bisenzio, conservato a Villa Giulia: www.canino.info/inserti/tuscia/luog...lo_bisenzio.jpg, www.villagiulia.beniculturali.it/ge...174&w=400&h=359).
Sul carrello sono presenti rappresentazioni di scimmie e uccelli sui montanti di sostegno. Ricordo, o credo di ricordare ;) , di aver visto rappresentazioni di scimmie arrampicate al fusto di candelabri bronzei certamente più tardi, se non erro, ma potrei davvero sbagliarmi, alla Polveriera Guzman di Orbetello e al Museo Faina di Orvieto.
La presenza di scimmie in libertà in Europa mi risulta essere limitata alla colonia di Gibilterra (provabilmente portate dall'uomo). È possibile e documentato che in epoca antica esistessero scimmie in Italia, o si trattava comunque di esemplari importati, e quale significato esse potessero avere? Putroppo né nella letteratura disponibile a casa né in rete ho trovato nulla in proposito per l'età del ferro. Torelli accenna alle scimmie senza però alcuna considerazione sulla loro provenienza.

Le scimmie del carrello di Bisenzio mi sembra non abbiano altra valenza che quella di rappresentare un ambiente naturale, assieme agli uccelli. Di epoca più tarda, ad esempio di ambito etrusco-corinzio, VI s. a.C., mi sono note rappresentazioni fittili di scimmie con valenze diverse, da prototipo dell'amore materno a figure buffe, sciocche o anche astute.

Edited by dceg - 25/10/2012, 23:49
 
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view post Posted on 25/10/2012, 23:33
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Ho provato a rivolgere il quesito direttamente al Prof. Torelli, ma il suo indirizzo email presso l'universitÀ di Perugia non è più attivo. Qualcuno forse ne conosce uno attuale?
 
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view post Posted on 26/10/2012, 23:31
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Continuando nella lettura dello studio di Torelli trovo che nel trono ligneo di Verucchio, datato alla metà del VII secolo, vi è rappresentato un telaio da tessitura ch eporta alla sommità un fregio compostoda figure di scimmie.
Ho trovato in un testo che la rappresentazione delle scimmie è presente e frequente in area egeica e delmediterraneo orientale già a partire dal III millennio a.C. *)

Siccome il carrello di Bisenzio viene messo in relazione con carrelli analoghi di origine cipriota ed il trono di Verucchio è quanto meno vicino all'orientalizzante mi chiedo se la rappresentazione delle scimmie sia da interpretare un motivo di derivazione orientale.

*) Gisela Zahlhaas, Aus Nohas Arche, Mainz, 1996, ISBN 3805319053, p. 76
 
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view post Posted on 27/10/2012, 19:25
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Una scimmia sarebbe presente anche sul cinerario rinvenuto sempre nella necropoli di Olmo Bello, incatenata e con uomini che le danzano intorno. Questo è quanto riportato da Bruno d'Agostino nella voce "Civiltà villanoviana" della Treccani:

www.treccani.it/enciclopedia/villan...Supplemento%29/

Non sono riuscita a trovare altro sulla presenza di scimmie in quel periodo. Tuttavia, sul carrello di Bisenzio le figure di animali che compaiono insieme alla scimmia si riferiscono ad un mondo selvaggio e, di conseguenza, alla lotta che l'uomo deve compiere nella sua vita. Gli animali che si trovano insieme alla scimmia sono infatti prede venatorie, e la caccia era collegata anche ai riti di iniziazione.

Un pendaglio con scimmia si trova poi nella collezione E. Gorga, ma qui siamo già nel VI a.C.:

www.academia.edu/441792/Valentino_N...cana_parte_2_2_

Edited by leda77 - 28/10/2012, 10:21
 
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view post Posted on 27/10/2012, 21:36
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CITAZIONE (leda77 @ 27/10/2012, 20:25) 
Una scimmia sarebbe presente anche sul cinerario rinvenuto sempre nella necropoli di Olmo Bello, incatenata e con uomini che le danzano intorno.

Torelli parla (p. 36 op. cit.) a proposito della figura incatenata di "una figura mostruosa, una vera immagine di orco". Altrove, se non ricordo male si è parlato di un orso. L'interpretazione della figura come scimmia mi pare discutibile, anche perché le scimmie note nell'area mediterranea erano piuttosto quelle di piccola taglia, mentre questa è di dimensione pari a quella degli uomini.


P.S. Ho cercato su google la combinazione scimmia etrusco-corinzio ed al primo posto ho trovato, guarda caso, questa discussione! :D
 
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view post Posted on 27/10/2012, 21:53
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In epoca più tarda (V secolo) e in ambito chiusino è da ricordare la Tomba della scimmia. (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm..._scimmia_02.jpg).

Figure plastiche e vasi a forma di scimmia sono frequenti in ambito etrusco-corinzio. H. Payne in Necrocorinthia, rist. 1971, p. 77 n. afferma che l'unico animale rappresentato su pinax ma non su vasi è la scimmia. Non mi sono note rappresentazioni di scimmie su vasi etrusco-corinzi, ma purtroppo non dispongo di sufficiente letteratura (ad es. Szilágyi, Ceramica etrusco-corinzia figurata, qualcuno lo ha a portata di mano?)
 
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massinissa
view post Posted on 28/10/2012, 10:49




Al di là del significato specifico della rappresentazione delle scimmie in vari contesti, che lascio a chi ha più conoscenze in merito, non è però inusuale che nel periodo indicato vi fosse quantomeno la conoscenza di questi animali. I secoli che avete citato comprendono quel periodo detto orientalizzante che caratterizza una fase attraversata da tutti i popoli italici prima della romanizzazione, e che vede soprattutto per gli etruschi (dominatori dei mari e dei commerci marini), il contatto stretto e a volte non del tutto pacifico con i greci delle colonie e con i fenici. Proprio questi ultimi, commerciando e spostandosi anche nell'area africana del Mediterraneo, possono aver costituito il tramite per la conoscenza delle scimmie, che seppur non importate vive, in qualche modo avranno avuto la possibilità di "importarle" (anche solo con monili, statuette, idoletti ecc.). Anche la presenza in qualsiasi forma anche iconografica di tali animali nell'Egeo del III millennio, prova i contatti tra l'area suddetta e la zona mediterranea del continente africano. Contatti che ad un certo punto sono monopolizzati dalla potenza minoica e che vede l'importazione di oggetti di fattura egizia, e uova di struzzo, all'epoca presenti anche nella zona che diverrà territorio siro-palestinese. Commerci questi, che al cadere della talassocrazia minoica verranno impugnati dalla nascente potenza micenea degli ultimi secoli dell'età del bronzo.
 
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view post Posted on 28/10/2012, 10:57
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CITAZIONE (dceg @ 27/10/2012, 21:53) 
Figure plastiche e vasi a forma di scimmia sono frequenti in ambito etrusco-corinzio. H. Payne in Necrocorinthia, rist. 1971, p. 77 n. afferma che l'unico animale rappresentato su pinax ma non su vasi è la scimmia. Non mi sono note rappresentazioni di scimmie su vasi etrusco-corinzi, ma purtroppo non dispongo di sufficiente letteratura (ad es. Szilágyi, Ceramica etrusco-corinzia figurata, qualcuno lo ha a portata di mano?)

Il libro in questione costa un bel po', dubito che qualcuno lo abbia a casa. Sul sito del Museo Archeologico di Bologna, c'è scritto che durante il periodo orientalizzante, come detto da Massinissa, motivi orientali erano diffusi su oggetti etruschi e non solo su vasi. Tra questi vengono citati anche le scimmie:

http://informa.comune.bologna.it/iperbole/.../47836/id/48004

Ho visitato due anni fa il museo suddetto, ma sinceramente non ricordo di aver visto raffigurazioni di scimmie. Bisognerebbe guardare sul catalogo del museo.
Un esempio di raffigurazione di scimmia, è poi dato da un balsamario del VI a.C. ritrovato nell'area di Sant'Omobono a Roma, un esemplare certo originale:

www.araldodeluca.com/root/archivio/scheda.asp?img=3570

Sempre al VI, da una necropoli ceretana, proviene un altro balsamario, stavolta che mostra una scimmia a cavallo (o almeno così dice la scheda di catalogo):

http://151.12.58.151/mw_cerveteri/index.ph...amario-plastico
 
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view post Posted on 28/10/2012, 11:13
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Quando chiedevo se qualcuno avesse sottomano il libro di Szilágyi pensavo alle biblioteche!

Come ho già detto rappresentazioni plastische di scimmie sono frequenti, ne io stesso conosco parecchie, sia riprodotte che in originale. Quel che mi ha incuriosito è che nel carrello e nel trono le scimmie siano inserite nell'ambito locale, come, che dire, le paperelle o gli aironi, quasi vivessero in libertà sul posto.
 
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view post Posted on 28/10/2012, 12:48
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Salve ragazzi! ...ogni tanto ritorno! ;)
Interessante questa discussione sulle scimmie!
Io feci il corso sulla ceramica etrusco-corinzia e a quanto ricordo non ci sono raffigurazioni di scimmie, sono più che altro felini, capri, volatili e mostri liminari.

Per quel che riguarda il discorso di Dceg sulla diffusione delle scimmie in Italia, ricordo che all'università la dottoressa che ci faceva le esercitazioni di etruscologia ci diceva che Pithecusa doveva il suo nome proprio alla presenza di scimmie, giustificando in questo modo la diffusione delle immagini di questi animali. Ricordo anche di un biconico villanoviano che aveva una scimmietta plastica sul coperchio seduta rannicchiata.

^_^
 
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view post Posted on 28/10/2012, 12:56
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CITAZIONE (Cerebia @ 28/10/2012, 12:48) 
Io feci il corso sulla ceramica etrusco-corinzia e a quanto ricordo non ci sono raffigurazioni di scimmie, sono più che altro felini, capri, volatili e mostri liminari.

Anche cinghiali e cervidi.

CITAZIONE (Cerebia @ 28/10/2012, 12:48) 
Pithecusa doveva il suo nome proprio alla presenza di scimmie, giustificando in questo modo la diffusione delle immagini di questi animali.

Interessante!
Qui qualcosa in merito. Sull'attendibilità...
www.ischiainpillole.it/etimo_nome.asp
 
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view post Posted on 28/10/2012, 13:53
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Qui si riporta l'ipotesi (secondo me poco probabile...) che la 'sirena' presente sul frammento di ceramica da Pithecusa con la più antica firma di vasaio a noi nota - '[...]inos m'epoiese' - sia in realtà una scimmietta: www.pithecusae.it/materiali/etimologia.htm.

Già che siamo in tema di animali, devo assolutamente chiedervi una cosa...
 
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lama su
view post Posted on 28/10/2012, 19:54




Scimmie africane (o per lo meno parti di esse) erano oggetto di doni internazionali fino in nord europa per lo meno fin dall'età del ferro, e per una volta ne abbiamo la prova archeologica certa (in cui mi sono imbattutto per caso quest'estate)!

Nel sito Irlandese di Emain Macha infatti è stato trovato il cranio di una scimmietta africana. L'ipotesi è che sia stata portata lì da mercanti (fenici?) interessanti nel commercio dello stagno.

Ovviamente è impossibile dire se la scimmietta sia arrivata lì viva o già in forma di teschio, però quello che è chiaro è che le scimmie erano oggetto di scambio/dono di prestigio, e se una è riuscita ad arrivare fino in irlanda, non è difficile immaginare che ne circolassero anche fra le élites in italia.

Qui una breve descrizione del sito in qui si menziona il teschio, probabilmente se cercate un po' trovate più dettagli:

http://www.ancientworlds.net/aw/Places/Dis...y=postdate_desc
 
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massinissa
view post Posted on 28/10/2012, 21:54




Per quel che ne so, in Italia commerci di questo tipo non ve ne sono. E non solo per l'età del ferro, ma neanche nei periodi antecedenti. Fenici in Irlanda? Penserei più a commerci mediati.
 
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view post Posted on 28/10/2012, 22:01
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Interessante. Mi fa ricordare qualcosa di sentito o letto a proposito di Egizi in Irlanda (o era in Scozia?), ma se non erro era una leggenda.

Qui una prova inconfutabile della presenza di scimmie in Irlanda...
www.dailymotion.com/video/x3es9d_irish-dancing-monkeys_fun

Chiedo venia, ma non ho saputo resistere :(

Edited by dceg - 28/10/2012, 22:16
 
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