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Il Protovillnoviano e il Villanoviano: due culture a confronto.

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massinissa
view post Posted on 22/1/2013, 21:51




Il Protovillanoviano


Alla fine dell'età del bronzo (XI-X sec.a.C), la penisola italiana vede sulla quasi totalità del territorio, la comparsa di una nuova cultura: il Protovillanoviano. Questa cultura, con elementi ben definiti nella cultura materiale, porta con sè anche l'usanza funeraria dell'incinerazione. E' proprio dalle fasi iniziali del bronzo finale che il Protovillanoviano crea una sorta d omogeneizzazione del territorio italico. Omogeneità che darà origine nel periodo successivo, alla formazione delle etnie che caratterizzeranno l'Italia preromana. Per quanto riguarda la produzione materiale, elementi di distinzione sono le forme biconiche della ceramica (urne cinerarie), e forme dotate di carena come scodelle e tazze con ansa bifora. Anche la metallurgia vede un incremento durante questo periodo, con la produzione di vasta gamma di manufatti adatti ai più disparati usi: dall'attività agricola a quella bellica, senza esclusione di quei materiali per manifestazioni di prestigio e toeletta.

E' proprio durante il bronzo finale, che la produzione metallurgica accentua il suo carattere locale, concentrando oggetti e tecnologie prprio nella maggiore area metallifera. Quella che sarà l'Etruria.


Un pò di storia delle ricerche...

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Con il termine Protovillanoviano, nel 1937 Giovanni Patroni, designò l'aspetto culturale di alcuni sepolcreti (Fontanella, Bismantova, Pianello del Genga, Tolfa-Allumière, Timmari) con caratteristiche tipologiche simili. Usato per sottolineare affinità con le successive necropoli villanoviane, (1853, G. Gozzadini per l'aspetto della prima età del ferro), ha avuto oscillazioni di significato che hanno generato ambiguità. M. Pallottino, ha pertanto proposto di parlare di culture dell'età del bronzo finale, distinguendo gli aspetti culturali da quelli cronologici.


Il Protovillanoviano delle regioni centrali.





Nelle regioni centrali della Penisola, che comprende anche l'area della Toscana attuale, i caratteri dell'ultima fase dell'età del bronzo si estendono in maniera più completa e coerente rispetto alle altre zone italiane. Si hanno infatti maggiori capacità nello sfruttamento delle risorse e nel controllo dei territori e delle vie di comunicazione. Gli abitati, situati in aree naturalmente difese o con rafforzamenti di muri e fossati diviene la scelta insediamentale più frequente, benchè non unica. In Toscana, assieme ad insediamenti difesi come Le Starne, appaiono anche abitati in zone aperte come Capannori (Lu) e Scarceta. La tipologia degli abitati consiste in capanne ovali, munite di una canaletta con pali portanti all'interno. La produzione metallurgica presenta caratteri omogenei con grande varietà di forme. Si sviluppa la produzione di beni di prestigio, come fibule di grandi dimensioni, vasi metallici, armi con decorazioni elaborate e raffinate.

E' l'area metallifera toscana, che in questa ultima fase dell'età del bronzo è il punto focale della distribuzione di prodotti metallici e di materia prima.



Il Villanoviano





Con l'inizio del I millennio a.C ( X- IX sec. a.C), si ha una nuova caratterizzazione ed innovazione nella cultura e nella società in senso protourbano. Il passaggio tra Protovillanoviano e Villanoviano, avviene in maniera precoce nelle aree metallifere dell'Etruria. Si assiste ad un fenomeno di addensamento di abitati nei siti dove sorgeranno le città storiche.

La cultura villanoviana è:

1) termine convenzionale che prende origine da Villanova in provincia di Bologna.

2) Fenomeno culturale unitario dal punto di vista funerario in ambiti diversi.


Caratteri principali
La cultura villanoviana è caratterizzata da:
a) Rito della cremazione.
b) Deposizione di reti ossei in ossuario biconico d'impasto.
c) Coperchio ad elmo o a ciotola.
d) Corredo con brocche , ciotole o/e scodelle d'impasto.
e) Tipi bronzei particolari, come il rasoio semilunato accanto a fibule, braccialetti, armi e utensili.



Il Villanoviano dell'Italia centrale




E' l'Etruria propria che da un punto dal punto di vista delle nostre conoscenze, presenta un processo formativo completo e con maggiore durata. In questo periodo prendono vita i territori dei futuri centri urbani. Gli insediamenti di minori dimensioni vengono abbandonati. L'organizzazione dell'insediamento appare diversa rispetto all'Etruria meridionale per es. mentre la morfologia degli abitati (Chiusi), è simile seppur con dimensioni minori. In questo momento si intensifica lo sfruttamento delle risorse minerarie. Alcuni oggetti come le fibule e alcuni caratteri decorrativi e tipologici, indicano la presenza di officine in ognuno dei centri insediativi. la ceramica, infine possiede una ben evidente matrice comune.

Edited by leda77 - 5/9/2013, 13:53
 
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