È pur vero che il Perù è talmente grande che comunque è sostanzialmente impossibile controllarne il territorio ed impedire saccheggi al patrimonio archeologico.
La necropoli di Paracas per esempio, che ha restituito bellissimi tessuti che testimoniano di quanto fosse avanzata la tecnica di tessitura delle popolazioni peruviane (a quanto ho letto, conoscevano tutti i tipi di nodo che vengono utilizzati oggi, nessuno escluso e molti sono noti solo nei tessuti di Paracas, appunto) è tutt'ora soggetta alle "indagini" degli huaqueros.
Nel caso di Machu Picchu, però, sono convinto che la cosa sarebbe virtualmente impossibile, sia per la posizione del sito, al quale si può accedere solo in maniera assolutamente e facilmente controllabile, sia perchè il sito stesso è per così dire sotto gli occhi di tutto il mondo (e non siamo più ai tempi di Howard Carter...).
Il discorso, però, è estremamente complicato.
Le poche relazioni che ci hanno tramandato i cronisti spagnoli dicono che Pachacutec venne sepolto in una località vicina a Cuzco, ben lontana da Machu Picchu.
Inoltre, ci sono molte resistenze ad effettuare l'indagine sia da parte delle popolazioni Quechua che ancora abitano la zona andina del Perù, sia da parte delle stesse autorità governative.
Queste ultime si oppongono credo per due motivi, uno facilmente comprensibile per noi, l'altro meno.
Il primo motivo è il timore che il sito venga danneggiato, con conseguenti, immaginabili e giustificabili reazioni negative da parte di tutto il mondo accademico, reazioni che finirebbero per danneggiare il flusso turistico.
Qualche tempo addietro il governo concesse ad una troupe cinematografica, che girava uno spot pubblicitario di una birra locale, di operare attorno alla Intihuatani, la pietra del Sole che sorge quasi al centro di Machu Picchu. La troupe danneggiò il monumento, che pure venne immediatamente riparato.
Le polemiche divamparono, anche se in Italia la notizia giunse molto "ovattata".
Immaginatevi se una indagine sotto la muraglia indicata da Jamin dovesse causare un crollo!!!!
Il secondo motivo è dovuto al fatto che credo non si ritenga opportuno, per motivi nazionalistici, affidare l'indagine ad una equipe straniera.
Non solo, sempre per lo stesso motivo vengono giudicate negativamente le "prove" portate dalla equipe franco-spagnola.
In sostanza, il ragionamento sembra essere questo: che ne sanno loro del "nostro passato", degli Inkas etc.etc.? Solo noi siamo i depositari dei segreti dei "nostri antenati". Quindi, è tutto sbagliato, non c'è niente di vero, a cominciare dal fatto che Pachacutec è sepolto da un'altra parte. Questi "cacciatori di tesori" vogliono solo farsi pubblicità e cercare notorietà a spese del "nostro passato".
Ho volutamente messo tra virgolette "nostri Antenati" e "nostro passato" perchè l'attuale classe dirigente politica peruviana non è certo composta da discendenti dei Quechua nè tantomento degli Inkas.
Se lo volessero, secondo me l'indagine potrebbero tranquillamente farla da soli, e penso che la faranno, fra qualche anno, quando non ci si ricorderà più di Jamin e potranno dire di aver fatto tutto da soli.
Ma forse penso male...
Edited by Usékar - 21/2/2013, 17:05