Quello che posso dire è che l'età del bronzo è un periodo molto dinamico dal punto di movimenti di maestranze e scambi, al dì là dell'idea che le genti preistoriche fossero statiche nei loro territori.
Basta guardare l'ambra che proveniva da Baltico, o determinati tipi di conchiglie trovati al Nord che provenivano dal Sud d'Italia, oppure l'ossidiana delle Eolie trovata in molte parti della penisola compresa la Sardegna.
Quindi, niente vieta che ci siano stati commerci a lunga distanza, come quello dell'ambra baltica diffusa in tutta l'Europa. L'idea che i nuragici non sapessero navigare a lungo raggio prima dei contatti con i Fenici mi sembra strana... insomma, questi in Sardegna ci sono arrivati in qualche modo e non credo a piedi e il Tirreno non credo sia mai stato in secca! ...non dobbiamo pensare che facessero Olbia-Civitavecchia, ma più che altro il piccolo cabotaggio, passando dalla Sardegna alla Corsica, all'Isola d'Elba a Piombino!
Il fatto di trovare rame sardo, cipriota, tedesco ecc in varie parti d'Europa, secondo me, può essere imputato al fatto che probabilmente lo scambio era di materiale grezzo. E' noto l'uso di accumulare tesoretti di materiale grezzo da parte dei fabbri come scorta o materiale di scambio appunto, quindi in base a chi li "pagava" potevano raccogliere rame di varia origine. In questo modo, poi, gli stessi fabbri contribuivano a diffondere il rame misto ad altri.
La vera domanda è: sono stati trovati manufatti espressamente sardi, ossia oggetti finiti, in Scandinavia? Oppure la questione resta solo a livello di analisi chimiche sul materiale?
Se vi fossero oggetti tipicamente sardi si potrebbe parlare di commercio diretto, altrimenti la presenza di rame sardo in Scandinavia, come quello delle altre zone, è in qualche modo casuale!
Ci sono oggetti scandinavi in Sardegna? o materie prime provenienti da quelle zone, a parte poca ambra? Sono queste le domande che aiutano a comprendere davvero le modalità del commercio e dei contatti reali.
Ad esempio, nel bronzo finale villanoviano sono attestate spade ad antenne che testimoniano gli scambi con l'Est Europa, ma questi sono oggetti finiti tipici di un dato luogo e di una data fase archeologica.