Ostraka - Forum di archeologia

Bardiglio e Calcite, Utilizzo nelle sepolture romane

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view post Posted on 7/10/2013, 11:47
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Ciao a tutti!
Sto preparando delle lezioni per un corso che probabilmente terrò nei prossimi mesi per l'università delle 3 età della mia zona, e avrei bisogno del vostro aiuto.
In questo momento sto facendo una carrellata dei ritrovamenti del territorio e mi sono trovata davanti ad due tombe romane del basso impero, come datata dall'Helbig. Una sepoltura è di un bambino, il cui corpo era stato adagiato su una sottile lastra di bardiglio "marmo ceruleo-grigiastro di Carrara" (cit.). L'altra è invece aveva una lastra di calcine cristallizzata.
Vorrei sapere se qualcuno può darmi qualche informazione su questi materiali e sul loro impiego nelle sepolture.

Grazie! :B):
 
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view post Posted on 7/10/2013, 22:17
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In marmo di Carrara si facevano i sarcofagi, specialmente nel periodo tardo (quindi se la tomba è del basso impero la cronologia è coerente). Il marmo di Luni in ambito cristiano fu utilizzato insieme a quelli greci. In marmo bardiglio di Carrara, nella fattispecie, ho trovato su internet un paio di urne funerarie (datatate al I d.C.) ed anche la lastra di un probabile sarcofago.
Per quanto riguarda la calcite, dovrebbe essere quella che noi chiamiamo alabastro, del tipo orientale, quindi quello degli Egizi (differente dal tipo gessoso, tipico di Volterra). In alabastro, in epoca romana, abbiamo il sarcofago di Aquino, del III d.C. Tuttavia, mi sembra strano che si sia indicato l'alabastro con la frase "calcite cristallizzata", in quanto mi fa pensare che forse è calcite che non ha assunto definitivamente la composizione di alabastro. Una varietà meno pregiata, quindi, dell'alabastro. Lo stesso dicasi per il Bardiglio, marmo che è ricco di impurità, meno pregiato rispetto ad altre varietà del Carrara (come il marmo statuario). In generale, infatti, questa varietà di marmo di Carrara era utilizzata per altri scopi, non quelli funerari.
 
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view post Posted on 8/10/2013, 10:35
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (leda77 @ 7/10/2013, 23:17) 
Lo stesso dicasi per il Bardiglio, marmo che è ricco di impurità, meno pregiato rispetto ad altre varietà del Carrara (come il marmo statuario). In generale, infatti, questa varietà di marmo di Carrara era utilizzata per altri scopi, non quelli funerari.

Il nome bardiglio deriva dallo spagnolo pardillo, diminutivo di pardo, cioè grigio.

Il bardiglio grigio cobalto, delle Apuane ma anche di altra provenienza, è stato spesso utilizzato per le lastre tombali nelle chiese (se ne vedono molti esempi in giro un po' per tutta Italia), assieme al marmo bigio di Verona.
Inoltre, tutt'ora molti regolamenti cimiteriali lo suggeriscono come marmo da utilizzare per le lastre di copertura delle tombe o altri elementi delle cappelle funerarie.
Credo che anche i corsi scuri dei muri perimetrali di alcune grandi aree cimiteriali siano in bardiglio.

Nelle sue varietà migliori (dette imperiale, grigio chiaro con sottili venature bianche, e cappella, grigio scuro sempre sottilmente venato) è molto compatto e lucidabile quasi a specchio.
Sembra che la cava del Monte della Cappella, nelle Apuane, sia stata utilizzata anche dai romani www.neogeo.unisi.it/geopaesaggi/luoghi.php?id=109.

Alcuni esempi.


La solea della Basilica Paleocristiana di Aosta (V sec.) è quasi interamente lastricata di lastre tombali in bardiglio
www.duepassinelmistero.com/Aostasotterranea.htm

Nella Cappella di san Sigismondo, Tempio Malatestiano di Rimini, è stato utilizzato per realizzare gli elefanti simbolo della casata dei Malatesta
http://it.wikipedia.org/wiki/Tempio_Malatestiano

Regolamento cimiteriale del Comune di Rimini
www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esr...igJHSaj6cdkykyg

Una moderna cappella cimiteriale in bardiglio
www.viacolvento.eu/turismo-architet...lla-mario-botta


Ha avuto, comunque, anche utilizzi diversi, in edilizia

La Cattedrale di Aosta presenta molti elementi in bardiglio
www.cortelazzomauro.it/pubblicazion...drale_aosta.pdf

www.comune.arquatascrivia.al.it/testi.php?id_testi=546



Per quanto riguarda la lastra in calcite cristallizzata, come dice Leda è una espressione ambigua.
Si potrebbe trattare effettivamente di alabastro non completamente cristallizzato oppure di alabastro con dei vacuoli nei quali sono presenti cristalli di calcite o aragonite (non è facile distinguerli).
A me fa pensare ad una lastra che presenta superficialmente dei cristalli di calcite o aragonite, depositatisi col tempo sulla sua superficie.
Sarebbe utile una immagine.
 
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view post Posted on 8/10/2013, 11:07
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CITAZIONE (Usékar @ 8/10/2013, 11:35) 
Il bardiglio grigio cobalto, delle Apuane ma anche di altra provenienza, è stato spesso utilizzato per le lastre tombali nelle chiese (se ne vedono molti esempi in giro un po' per tutta Italia), assieme al marmo bigio di Verona.
Inoltre, tutt'ora molti regolamenti cimiteriali lo suggeriscono come marmo da utilizzare per le lastre di copertura delle tombe o altri elementi delle cappelle funerarie.
Credo che anche i corsi scuri dei muri perimetrali di alcune grandi aree cimiteriali siano in bardiglio.
Sembra che la cava del Monte della Cappella, nelle Apuane, sia stata utilizzata anche dai romani www.neogeo.unisi.it/geopaesaggi/luoghi.php?id=109.

L'uso del marmo bardiglio in ambito funerario è assai documentato, ma per lo più si tratta di epoche post-romane (l'esempio più antico da te fatto risale al V d.C.). In età romana, ho trovato su internet che veniva usato per lo più per elementi come le crustae e per le pavimentazioni, cosa che coincide con quanto mi ricordo di aver studiato durante un esame sui marmi. In ambito funerario chi poteva permettersi un sarcofago optava per lo più per i marmi bianchi. Ovviamente non tutti avevano la disponibilità economica per comprare i marmi bianchi. Il caso indicato da Cerebia rientrebbe bene in questa ipotesi, in quanto i parenti dei defunti non potevano permettersi un sarcofago completo, tanto meno in marmo pregiato o in alabastro.


Edit: in bardiglio erano realizzati anche elementi architettonici come i fusti delle colonne.

Edited by leda77 - 8/10/2013, 12:41
 
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view post Posted on 8/10/2013, 11:42
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Ringrazio tutti e due per le risposte! :P
Anche io cercando su internet avevo trovato che l'utilizzo sepolcrale è attestato soprattutto in epoce post-romane, come segnalato da Usékar, e l'utilizzo in edilizia come riportato da Leda, e questa cosa mi sembrava strana... possibile che siano delle singolarità e che non ci siano confronti? Le tombe in questione sono assai strane, perchè sono a fossa, appoggiate su uno strato di mattoni e rivestite sempre in laterizio. Sopra al fondo è collocato in una il bardiglio e nell'altra la calcite. Quella con il bardiglio, poi, ha una copertura in calcare bituminoso, come riporta Helbig, che allo stesso tempo in una pubblicazione dell'anno prima riferisce essere piombo! :huh:
...bisogna ammettere che è si tratta di tombe veramente insolite!

Helbig poi dice di aver avuto le nomenclature dei materiali direttamente da un collega che si occupa di minerali, quindi forse avete ragione quando parlate di alabastro non completamente formato.

Usékar, mi spiace, ma le tombe sono state trovate nel 1881 e non ci sono nè immagini, nè schizzi... bisogna fidarsi di Helbig e delle sue descrizioni variabili! Oltre tutto i materiali sono spersi nel magazzino di qualche museo del Centro Italia! :blink:
 
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view post Posted on 8/10/2013, 12:00
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (leda77 @ 8/10/2013, 12:07) 
L'uso del marmo bardiglio in ambito funerario è assai documentato, ma per lo più si tratta di epoche post-romane (l'esempio più antico da te fatto risale al V d.C.).

Si certo, ma Cerebia non specificava di voler notizie solo sull'uso di questo marmo presso i Latini

CITAZIONE
Cerebia:
Vorrei sapere se qualcuno può darmi qualche informazione su questi materiali e sul loro impiego nelle sepolture.

Comunque, la Treccani parla anche di uso presso i Romani, qui si parla di una urna di bardiglio
http://www.treccani.it/enciclopedia/l-arch...Archeologia%29/
Si tratta di un'urna del I sec. d.C. rinvenuta ad Aosta (il bardiglio è comune nella Val d'Aosta), forse è la stessa di cui ha trovato traccia Leda.

Dal lemma dell'Enciclopedia Treccani, scorrere fino a "I riti"
CITAZIONE
L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
"Nella necropoli orientale di Augusta Praetoria (Aosta) è stato individuato, nel 1973, il sito di una sepoltura contenente i resti del rogo funebre, tra i quali centinaia di frammenti di osso lavorato pertinenti al rivestimento del letto funerario; altri frammenti sono stati ritrovati nell'urna di bardiglio che conteneva le ossa combuste. Il letto, risalente ai primi decenni del I sec. d.C., appartiene al tipo degli esemplari rinvenuti nelle necropoli dell'Esquilino, di Ostia, di Pompei, di Vindonissa, di Colonia; era decorato da figure del repertorio dionisiaco e da elementi vegetali finemente intagliati"

Forse, si tratta dell'impiego per così dire forzato di materiali locali: questo si aveva a disposizione, con questo si doveva lavorare. Perchè, come testimoniano i resti del letto funerario presenti nella sepoltura, non doveva trattarsi di un personaggio di second'ordine.

Edited by Usékar - 8/10/2013, 13:15
 
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view post Posted on 8/10/2013, 14:20
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CITAZIONE (Usékar @ 8/10/2013, 13:00) 
Forse, si tratta dell'impiego per così dire forzato di materiali locali: questo si aveva a disposizione, con questo si doveva lavorare.

Avresti ragione Usékar se le tombe si trovassero in prossimità di cave di bardiglio o di "alabastro". In questa zona le uniche piccole cave di marmo presenti erano sul Monte Cetona, da cui non si estraeva bardiglio. Nel territorio sembra essere stato presente dell'alabastro, come documentato nella costruzione del Duomo di Orvieto (fine XIII secolo), ma non saprei proprio da quale parte!
 
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view post Posted on 8/10/2013, 15:18
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Scusami Cerebia, non sono stato chiaro, non mi riferivo alle "tue" tombe ma a quella di Aosta, che è stata rinvenuta assieme ai resti del rivestimento in osso del ricco letto funebre (alcuni pezzi erano anche dentro l'urna, raccolti assieme alle ceneri, resto del rogo).
Qui, un pdf con tutte le notizie del caso su questo ritrovamento
http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esr...381326908102368

Mi sembra evidente che non si tratta della sepolture di un personaggio privo di mezzi.
Ecco che mi sono posto la domanda: perchè non hanno utilizzato un materiale più "nobile" per l'urna destinata ad accoglierne le ceneri? Forse perchè localmente il bardiglio era molto apprezzato o forse perchè al momento non disponevano di altro...

Vicino ad Aosta, precisamente ad Aymavilles, c'era una cava di bardiglio usata al tempo dei Romani
www.aymavilles.vda.it/it/index.cfm/cava-bardiglio.html

Anche il rivestimento della famosa Porta Pretoria è in bardiglio, forse proveniente da quella cava.

Qui, tre epigrafi funerarie romane da Aosta, presenti nel MAR, Museo Archeologico Regionale
http://www.regione.vda.it/cultura/mostre_m...pigrafia_i.aspx
se clicchi su ciascuna immagine, la didascalia riporta che sono in bardiglio.

Qui, una stele aostana in bardiglio dell'età del rame
www.archeo.it/mediagallery/fotogallery/96

Qui, un pdf che illustra i principali reperti archeologici in bardiglio rinvenuti a partire dal XVII sec.ad Aosta.
A pag. 7 vengono citati due sarcofagi di epoca romana rinvenuti nel 1728, a pag. 8 c'è una illustrazioe con i disegni di varie lapidi romane, sempre nello stesso materiale.
Sembra quindi che localmente il bardiglio fosse considerato un materiale tutt'altro che disprezzabile.
Eppure, in Val d'Aosta erano disponibili pietre ben più "nobili" del bardiglio, dai graniti basaltici fino addirittura alla giadeite!
A Verres, interi muretti a secco sono stati costruiti in tempi molto antichi con massi di giadeite grossolanamente squadrati e la chiesa della Collegiata ha il portale realizzato interamente in actinolite (praticamente, una varietà un po' tenera della giadeite).
 
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view post Posted on 10/10/2013, 13:09
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Grazie Usékar!
Vedrò di capire qualcosa in più, in base anche a tutti questi elementi che mi hai linkato! ;)
 
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view post Posted on 10/10/2013, 14:04
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Perdonami, Cerebia, ho dimenticato nella "memoria di lavoro" del computer l'ultimo indirizzo, quello del pdf
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esr....53899372,d.Yms
 
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