Ostraka - Forum di archeologia

Kreagra, Richiesta d'aiuto

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view post Posted on 1/4/2014, 10:38
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (dceg @ 1/4/2014, 11:26) 
Sì, avevo visto. Si è fatta un po' di luce su questo "oggetto misterioso".

Immaginavo che tu avessi letto attentamente, ho riassunto il contenuto della scheda 92 a beneficio quelli tra i nostri 24 lettori (fossero 24 sarei felice) che non hanno voglia o tempo di leggersi il testo originale, considerato anche il fatto che le note bibliografiche sono scritte in caratteri molto piccoli (e sono importanti, perchè riportano le date di pubblicazione di alcuni studi, abbastanza recenti).
 
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view post Posted on 1/4/2014, 10:47
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Io invece, speranzoso e pigro, m'ero affidato alla forse illusoria speranza che i 24 lettori leggesseo da soli il testo citato! :rolleyes:
 
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view post Posted on 1/4/2014, 14:16
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Aggiungo che un keakra è presente anche al Museo Archeologico di Strasburgo ...e se non sbaglio era nella sezione romana! :)
 
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view post Posted on 1/4/2014, 15:13
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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A pag. 155 del testo indirizzato da dceg vengono elencati anche esemplari in piombo da tombe di Populonia (tomba di Campo del Debbio) e dalle necropoli dell'Elba, un esemplare dalla Daunia tipologicamente distinto dai coevi esemplari etruschi (tomba 955 di Lavello/Forentum), nonchè esemplari presenti nei musei di Amburgo, Boston, New York e Parigi (nelle note, l'esatta collocazione).
 
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view post Posted on 1/4/2014, 15:18
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CITAZIONE (Cerebia @ 1/4/2014, 15:16) 
Aggiungo che un keakra è presente anche al Museo Archeologico di Strasburgo ...e se non sbaglio era nella sezione romana! :)

Il museo di Strasburgo l'ho visitato piuttosto in fretta alcuni anni or sono, riproponendomi di tornarci (non è molto lontano da dove abito).Una buona occasione per ritornarci!

CITAZIONE (Usékar @ 1/4/2014, 16:13) 
A pag. 155 del testo indirizzato da dceg vengono elencati anche esemplari in piombo da tombe di Populonia (tomba di Campo del Debbio) e dalle necropoli dell'Elba, un esemplare dalla Daunia tipologicamente distinto dai coevi esemplari etruschi (tomba 955 di Lavello/Forentum), nonchè esemplari presenti nei musei di Amburgo, Boston, New York e Parigi (nelle note, l'esatta collocazione).

L'essere di piombo ne esclude l'uso a contatto del fuoco. Potrebbero essere però ad uso esclusivamente funerario. Per uso alimentare del tutto sconsigliabili. :sick:
 
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view post Posted on 5/4/2014, 07:48

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Vista la documentazione raccolta, visto che la stagione volge al bello e che lavori in ferro (magari più modestamente saldato anziché forgiato) sono abbastanza alla portata di tutti, forse i tempi potrebbero essere maturi perché qualcuno che si è particolarmente appassionato alla questione funzionale dei vari anelli, stanghette etc. tentasse dell'archeologia sperimentale
:cheers.gif:
 
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view post Posted on 5/4/2014, 13:02
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L'idea è ottima, la sostengo pienamete. Anzi mi offro volontario per il collaudo finale (Il cinghiale lo preferico arrosto anziché bollito)

essen
 
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view post Posted on 5/4/2014, 18:05
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Mmmh, l'idea sarebbe buona, solo che come saldatore valgo qualcosa solo per la saldatura a filo di argento su oggetti molto piccoli...
E poi, i graffioni etruschi sono in bronzo, forgiarli o saldarli richiede(va) comunque notevole perizia, ben di più che saldare o forgiare il ferro.

Una comune grande graticola non vi andrebbe? per il cinghialino cotto sotto la cenere ho a disposizione un fratello espertissimo, il cinghialino lo procurate voi... :woot_jump.gif:
 
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view post Posted on 5/4/2014, 20:49
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Qui nei boschi di chinghiali ce ne sono, e non pochi, si vedono le tracce, ma loro stan ben nascosti. Se ne riesco a convincere uno a farsi arrostire vi avviso!
 
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Abdi-Heba
view post Posted on 5/4/2014, 22:25




Di questi graffioni ve ne sono presenti diversi anche nel Museo Archeologico di Arezzo. Mi è capitato di vedere il museo la scorsa settimana con una collega (premetto che entrambi siamo specializzati in periodi ed aree diverse rispetto all'Etruria) ed entrambi ci siamo fatti un sacco di film su questi strumenti. Anche ad Arezzo e dintorni i graffioni provengono da tombe, anche se la maggior parte proviene dal mercato antiquario.
Quello che mi rende difficile pensare che fossero strumenti per cuocere la carne è il fatto che i "rebbi" sono rivolti all'interno cosa che avrebbe dovuto rendere difficile infilzare un grosso pezzo di carne.
Inoltre è interessante l'anello da cui partono i rebbi e l'immanicatura a cannone.
Un'altra cosa che a me e alla mia collega faceva strano era l'elevata qualità di questi oggetti, con scanalature e cordoli in rilievo, che mal si addice ad oggetti funzionali. Ci chiedevamo se in quelli trovati nelle tombe ci fossero segni di esposizione al calore, ovviamente nessuno sapeva niente anche perchè i materiali da scavo furono trovati tra la fine dell '800 e la prima metà del '900, quando non si dava troppa importanza ad osservazioni di questo tipo.
I "Graffioni" erano interessanti solo perchè erano "belli".
Tutto questo per dire che la mia impressione è che questi oggetti non avessero una funzione pratica, ma questa ripeto è solo un'impressione sto ancora guardando a giro per capire cosa fossero realmente.
 
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view post Posted on 5/4/2014, 23:11
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CITAZIONE (Abdi-Heba @ 5/4/2014, 23:25) 
Tutto questo per dire che la mia impressione è che questi oggetti non avessero una funzione pratica...

Questo stento a crederlo; non avrei altri esempi si oggetti privi di funzione, a quanto mi risulta tutti gli oggetti dei corredi funebri hanno una funzione, pratica, simbolica, rituale chessia. Nel caso dei kreagra si tratta evidentemente di strumenti aventi una qualche funzione e non mi pare siano legati a significati simbolici o a scopi rituali che non sono assolutamente documentati altrove, inoltre sono privi di decorazioni quanto meno importanti, hanno tutti dimensioni abbastanza simili, sono stati rinvenuti in contesti anche diversi tra di loro, spesso però associati a strumenti destinati alla preparazione dei cibi, il che fa davvero pensate ad oggetti d'uso comune. Le immagini riportate nel testo che ho citato precedentemente ne confermerebbero l'uso culinario (http://books.google.de/books?id=bTeIb1AFaT...0bronzo&f=false). Tuttavia certo non sembrano essere molto pratici, quanto meno per l'uso che ci possiamo immaginare. E se fossero dei forchettoni per una sorta di fondue bourguignonne o fondue chinoise pantagruelica?

CITAZIONE (Abdi-Heba @ 5/4/2014, 23:25) 
Un'altra cosa che a me e alla mia collega faceva strano era l'elevata qualità di questi oggetti, con scanalature e cordoli in rilievo, che mal si addice ad oggetti funzionali.

Anche qui non sono d'accordo. Qualità elevata e funzionalità non si escludono assolutamente, non un tempo e non oggi. A volte è questione di costo, a volte di gusto.

Trattandosi di oggetti comunque costosi, dato l'uso del metallo, la qualità non stupisce. Lo stesso discorso si potrebbe fare ad esempio per i candelabri etruschi, oggetti funzionali riccamente decorati.

Ancora una considerazione: se i kreagra vennero usati non direttamente sul fuoco ma in recipienti in cui cuoceva il cibo, come mostrato nel testo citato precedentemente figg. 26 e 27, non penso si potrebbero riscontrare segni particolari. Solo una assai lunga esposizione al fuoco potrebbe, eventualmente, lasciare segni.
 
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view post Posted on 6/4/2014, 07:29
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Mi associo alle considerazioni di dceg: se la poca documentazione iconografica coeva ci mostra che i graffioni più semplici (e a quanto pare più antichi) venivano usati per rimestare grossi pezzi di carne messi a cuocere in grandi ciste, non vedo perchè non si debba credere ad un simile utilizzo degli oggetti funzionali.
Gli esemplari rinvenuti in contesti funerari sono con tutta evidenza "non funzionali", come dimostrano anche i corredi associati, che sono il più delle volte costituiti da alari, spiedi e girarrosti molto "leggeri", costituiti per quanto ho visto da materiale troppo sottile per essere veramente adatti allo scopo (gli alari e gli spiedi sono spesso solo delle lamine, che si piegherebbero se utilizzate come utensili, le ciste troppo decorate ed elaborate per pensare che siano state utilizzate nella vita quotidiana).

Per quanto riguarda i graffioni più elaborati (e anche più recenti), quella che sembra essere l'unica rappresentazione nota ce li mostra come portafiaccole/portaceri e su uno di essi sono stati rinvenuti residui carboniosi che ne confermerebbero l'utilizzo come tale.

Del resto, nessuno ha mai nemmeno ipotizzato che i carri rinvenuti nelle tombe fossero utilizzati in altro modo che non come oggetti prodotti solo per il rito funerario, tanto per fare un esempio molto noto.
E dubito anche del fatto che le bellissime produzioni ceramiche rinvenute in contesti funerari abbiano avuto altro utilizzo che non quello avvenuto per alcuni di essi durante la cerimonia funebre e per tutto gli altri solo come oggetti destinati ad accompagnare un defunto di rango (al massimo, possono essere stati utilizzati come oggetti decorativi di case di lusso, ma non certo come oggetti funzionali).

Per dirla con Conan Doyle, "formulate tutte le ipotesi e scartato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile deve essere la verità". :P ;)
 
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view post Posted on 6/4/2014, 10:28
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Elementare, Usékar, elementare. :D
 
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view post Posted on 6/4/2014, 11:38
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Che quanto meno una parte degli oggetti deposti nei corredi funebri sia stata prodotta all'uopo e non sia funzionale, o meglio funzionante, è assodato. Ricordo ad esempio oinochoai figurate a forma di testa femminile senza fondo o i"vasi" pieni in marmo che decoravano le tombe greche. Ma si trattava di riproduzioni di oggetti funzionali e funzionanti esistenti magari in forma più semplice, non di oggetti privi in sé di funzione. Quanto all'ingigantimento devo correggere quanto affermto precedentemete dando ragione ad Usékar. Esempi di oggetti ingigantiti e divenuti quindi puramente decorativi, simbolici ecc. ci sono anche in ambito villanoviano ed etrusco. Penso a grandissime fibulae bronzee a spirali e anche auree, come quelle della Tomba Regolini-Galassi conservate al Museo Gregoriano etrusco (cfr. http://regolinigalassi.wordpress.com/2011/...strange-fibula/).
 
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Oldinside1
view post Posted on 20/9/2019, 23:00




Allora, facciamo un po’ di chiarezza. Le kreagrai sono forchette per la carne e di solito hanno piccole dimensioni e mancano di un uncino accessorio al centro. I graffioni invece non sono kreagrai ma sono porta-torce. Si distinguono dai forchettoni per la presenza di un uncino al centro e ne esistono diversi tipi. L’identificazione come porta torcia è possibile in base alle iconografie note che rappresentano gli strumenti.
Si veda:
Vittorio Mascelli: I graffioni etruschi: in Atti e memorie dell’Accademia Toscana di Scienze e Lettere la Colombaria, 2012.
 
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42 replies since 8/11/2013, 10:06   3398 views
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