CITAZIONE (lino85 @ 11/11/2013, 14:48)
Innanzitutto grazie per il vostro interesse in questo testo. Da quello che ho capito con due traduzioni (anche se inglesi e francesi e non italiane) già fatte, il compito dovrebbe essere un po' facilitato.
aspetta, c'è una cosa che non ho capito: tu vuoi una traduzione di tutto il papiro (cioè tutte e 6 le pagine in geroglifico) o vuoi solo una traduzione delle stanze dell'inno (la stanza 80. la stanza 90, la stanza 200 e la stanza 300) citate nel sito?
perchè quelle citate e tradotte nel sito sono solo *alcune* delle stanze dell'inno, che si compone di, se vedo bene nel testo geroglifico, 23 stanze (numerate in maniera curiosa: le prime 9 numerate 1, 2, 3, 4... le prime mancano, poi le seguenti 9 numerate 10, 20, 30,... e le ultime numerate 100, 200, 300,...)
ora, una traduzione in italiano delle 4 stanze citate nel sito è fattibile, una traduzione di tutto il papiro per me risulterebbe troppo lunga da fare, ora come ora (senza contare che qui non ho neppure dizionari ecc, e lavoro su un computerino che fa pena..)
Quanto al tipo di traduzione, io tento ad essere letterale.
CITAZIONE (lino85 @ 11/11/2013, 14:48)
Beh, da quello che ne so io nel mondo antico molto spesso religione e politica erano pensate come inscindibili e indistinguibili, dunque non mi stupirei di questi fattori, poi non so quanto questi intenti presuppongano una proclamazione di un'unità che però non tenda sempre più a cancellare l'originaria pluralità, magari la traduzione del testo ci potrebbe chiarire qualcosa di più al riguardo...
e però attenzione che, almeno secondo me, una proclamazione di unità di questo tipo tente a cancellare la pluralità delle comsogonie (cioè tente a cancellare il fatto che ogni città abbia una sua "versione" dell'universo, concentrandole tutte all'interno di una singola versione "nazionale" - di fatto è forse più un'unificazione culturale e politica che non strettamente teologica) ma non va a toccare minimante la pluralità di divinità all'interno delle teogonie stesse. In pratica è più un processo di "sincronizzazione" delle varie cosmogonie presenti all'interno dell'impero, piuttosto che un processo "fusione" delle divinità entro una singola entità in qualche modo "monoteista". Anche perchè amon, ra e ptah, in quanto demiurghi, sono dei in qualche modo "equivalenti", che non interagiscono fra loro e che in genere non "esistono", neanche nella visione tradizionale non "esistono" uno a finaco dell'altro, cioè io non conosco (ma ribadisco, può essere una mia lacuna) nessun testo religioso che vede amon, ptah e ra agire come entità separate (come invece accade, per esempio, con ra, hathor, seth, horus, thot,.. chiaramente divinità distinte all'interno dello stesso universo cosmogonico - e che a loro volta possono interagire o con amon, o con ra, o con ptah). Al massimo credo si trovino testi in cui il demiurgo agisco come (nel senso "nella forma di") ptah, come amon, come ra (tra l'altro alla lista dei demiurghi andrebbero aggiunti anche Atum e khepri e tanti altri, in quanto di fatto quasi ogni dio egizio è divinità tutelare, e dunque probabilmente demiurgo, in una qualche città.. , che sono un ottimo esempio di questa "pluralità di manifestazioni" del demiurgo: secondo certe cosmogonie il demiurgo, = il sole, è khepri al mattino, ra a mezzogiorno e atum alla sera).
E in questo modo interagisce con le altre divinità.
In pratica, è un po' come quando i romani o i greci conquistando il mediterraneo hanno iniziato a dire che il loro Giove era lo stesso dio che zeus o amon, o marte e ermes e così via. Di fatto sì, era un processo di unificazione delle "religioni" ma il politeismo all'interno delle religioni stesse non era intaccato.
ribadisco però che potrei sbagliare, in quanto non conosco abbastanza la questione
Edited by lama su - 12/11/2013, 04:05