scusa turnon, ma non mi trovo d'accordo con praticamente nulla di quello che dici.
1) non penso che un paio di cornini come quelli dei rilievi di medinet abu aggiungessero un peso particolare che potesse influenzare il portatore (erano querrieri dopo tutto, mica bambini). e anche corna più grosse o lunghe, fintanto che erano dirette verso l'alto e non in orizzontale (per questioni di equilibrio e baricentro.. e nota che le raffigurazioni con corna lunghe hanno corna lunghe che puntano verso l'alto) non avrebbero sbilanciato poi molto.
2) come detto, se le corna erano piccole non penso che avessero una grande influenza, sia che ci fossero sia che venissero perse in battaglia. E del resto mi sa che se uno riceveva un fendente così potente da staccare un corno dell'elmo, semplicemente era nella maggior parte dei casi semplicemente morto (o direttamente, o con il colpo successivo che avrebbe seguito direttamente lo stordimento del colpo in testa). Quindi il problema dell'equilibrio non si poneva neppure.
Per quanto riguarda corna allungate verso l'alto (come rappresentate nei bronzetti sardi o in un cratere miceneo se ricordo bene), esse potrebbero in realtà aiutare a deviare il colpo (se si tratta di un fendente dall'alto), così come farebbe il fianco dell'elmo stesso.
Secondariamente, vettori, forze, equilibrio, baricentro sono modi di pensare moderni, non antichi. Per lo meno di certo non dell'età del bronzo. All'epoca l'attenzione era più per prestigio, vigore, far scena.. (anche perchè poi in realtà le "battaglie" eran spesso poco più che scaramucce)
Infine parli di fendenti di spada (e si potrebbe aggiungere l'ascia da guerra), ma quanti guerrieri antichi usavano le spade? le truppe d'alto rango. Ma almeno durante l'età del bronzo l'arma dei soldati comuni era piuttosto la lancia (o armi da lancio), non la spada (o l'ascia).
Anche per una semplice questione economica: il bronzo era prezioso, una lancia ne richiedeva molto meno di una spada.
3) non mi sembra che questo sia un grande problema nel mediooriente. E di certo non negli scontri in campo aperto.
Senza contare che anche altri equipaggiamenti (faretre, lance, scudi,..) sarebbero stati altrettanto se non più di ostacolo, che non un paio di corna su un elmo
4) esatto. Quindi non c'è troppo da stupirci se non se ne trovano.
5) ribadisco: gli elmi "numerosissimi" non sono così numerosi, o non sono così antichi, e soprattutto cmq come detto non abbiamo nessun esempio di lorica segmentata, eppure nessuno dubita della sua esistenza.
L'assenza a livello archeologico non è un argomento decisivo in questo caso, soprattutto visto che esistono raffigurazioni.
6) anche qui: non abbiamo nessun trattato antico (parlo sempre dell'età del bronzo) sull'equipaggiamento militare. Non è dunque sorprendente che "elmi" siano menzionai, ma non siano descritti. Del resto hai mai trovato una descrizione di una freccia, per esempio nella bibbia? una descrizione che descriva esplicitamente la punta in bronzo, la natura e numero e tipo di attaccamento delle alette, la forma e natura della cocca?
Io mai.
Ne dedurresti forse che le frecce antiche erano delel semplici aste di legno, con una punta di bronzo (perchè attestata archeologicamente) ma senza alette e senza cocca - nonostante le raffigurazioni ci mostrano chiaramente sia le une sia le altre)?
O di un arco se è per questo..
Il punto è che gli antichi non scrivevano "per noi moderni", e in genere non descrivevano ciò che per loro era normale.
7) esistono raffigurazioni che possono avere valenza simbolica, come i bronzetti nuragici. È vero. Ma non tutte le raffigurazioni hanno valenza simbolica.
I rilievi di medinet abu sono simbolici/propagandistici nell'insieme, ma non hanno nulla di simbolico nelle rappresentazioni dei guerrieri (a meno fino a prova contraria, ma va dimostrato).
stesso discorso per altre raffigurazioni egizie, o per questo cratere miceneo (nota che i guerrieri sono armati di lancia, non di spada):
http://classconnection.s3.amazonaws.com/67...16739362135.jpg8) i romani erano un popolo "tardo" con un esercito professionista con un addestramento che per certi versi anticipa l'addestramento militare moderno. Non è sorprendente che sapessero gestire meglio l'aspetto psicologico.
Il fatto però che gli etruschi abbiano pensato che quello fosse un valido modo per affrontare i romani, ci dice chiaramente che non tutti i popoli antichi ragionavano come i romani. Anzi.
E questo verosimilmente ancor di più nell'età del bronzo (ma anche in epoche successive: era uso comune degli eseciti crociati avere in prima fila un pezzo della "vera croce"..).
Infine rilancio
con la seguente osservazione: se gli elmi con corna erano "inverosimili" nell'età del bronzo, dovevano esserlo ancora di più nelle epoche successive.
E allora com'è che per lo meno due società successive che erano profondamente guerriere e decisamente avanzate a livello di tecniche di combattimento, non solo usavano elmi con corna ma anche elmi con decorazioni e aggiunte molto più voluminose e ingombranti?
Mi riferisco in particolare da un lato all'europa medievale (basta darsi una sfogliata al codice Manesse per rendersi conto quante cose ridicole i cavalieri medievali erano usi mettersi in testa (
www.ub.uni-heidelberg.de/Englisch/a...dexmanesse.html )
dall'altro al Giappone medievale, dove erano comunissimi, fra i samurai, elmi con corna anche enormi, o altri tipi di aggiunte. E si noti, in riverimento alle obiezioni che sollevi per la questione fendenti ecc, che nel caso del giappone l'arte della spada era estremamente sviluppata e includeva i fendenti dall'alto.
(qui vari esempi, nelle varie vetrine, dal museo di Boston:
http://wrongsideofthecamera.wordpress.com/...rmal-things-is/e qui più in generale sugli elmi giapponesi
http://en.wikipedia.org/wiki/Kabuto)
E si noti che il giappone è molto più boschivo di praticamente tutto il mediterraneo, e sono note battaglie della storia giapponese, anche importanti, avvenute almeno in parte su terreno non aperto
Edited by lama su - 22/11/2013, 18:10