Informazioni riguardo lo stoccaggio di reperti archeologici

Se dunque piace anche l'approccio "retrospettivo" che ho suggerito, forse potrebbe risultare di qualche interesse lo storico articolo su Repubblica del 12 novembre 1986 a firma di Antonio Cederna, dal titolo "GIACIMENTI CULTURALI? PENSIAMO AI MUSEI".
E' disponibile nell'archivio storico online di quella testata http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...o-ai-musei.html

Nelle ultime righe c'è anche una sommaria rappresentazione di quel clima politico di disagio da parte del PRI (ma anche del PLI e di qualche esponente della DC) che li portava -benché componenti fondamentali della maggioranza parlamentare- a dialogare con la sinistra di opposizione ed arrivava a prefigurare quasi una frattura all'interno del "Pentapartito".

No, sarà qualche pasticcio che ho combinato io.
Non sono molto pratico della piattaforma Forumfree e forse mi sono lasciato andare a scrivere i link con una sintassi sbagliata.

I link sono giusti: se copi e incolli le pagine si aprono correttamente, però non si aprono automaticamente cliccandoci sopra (probabilmente ho messo qualche "http:" di troppo o di troppo poco ).

Strano, perché con il copia-incolla a me funziona (fermo restando che in origine c'è un errore di sintassi da parte mia).
Ci dovrebbe semplicemente essere un "http://" di troppo nei link come li ho scritti io, ma non posso provvedere io a correggere perché su questo Forum non ho "privilegi" sufficienti per le modifiche (credo si tratti di una specifica di amministrazione che è stata settata intenzionalmente in questo modo).

Questi sono i link alle principali normative sui "Giacimenti Culturali" degli anni 1986 e 1987:

http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSI...1986/LF1986.pdf

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:...9;449@originale

http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:...:1987-10-29;449

. . . sempre in una ottica di ricostruzione storico-politica di un preciso momento epocale meritevole di segnalazione anche questo "frammento" messo online dall'Ufficio Studi del Ministero:
http://www.ufficiostudi.beniculturali.it/m...t_26_pg_2-3.pdf

Beh, direi che ora con quei due articoli di Repubblica (con il riassunto delle contrapposizioni fra partiti, all'interno della stessa maggioranza e persino all'interno della stessa Democrazia Cristiana che il primo dei due evidenzia bene), con i nomi dei principali personaggi che trovi coinvolti nel secondo, con l'entità delle cifre economiche che ricavi dai testi di Legge che ho linkato io ...
... insomma, la lettura dell'importante libro che ti sei bravamente procurato assume un sapore molto più vicino alla realtà di quei tempi.
Qualcosa dovrebbe dirti anche lo sponsor, il coinvolgimento dei principali sindacati etc. etc..

Aggiungo che già due o tre anni dopo, di fronte ad una Commissione Parlamentare le gerarchie del Ministero furono chiamate a faticare non poco per rendere conto di come quei soldi erano stati spesi.
A questo riguardo non ho cuore di consigliarne la lettura sistematica (potrebbe nuocere gravemente alla salute psichica), ma una sfogliata almeno veloce (per rendersi conto dei nomi dei personaggi e del tono delle dichiarazioni in audizione e qualche volta delle contorsioni dialettiche per definire il quadro della situazione attuale senza sbilanciarsi ad un giudizio riguardo ciò che era appena avvenuto) si può dare anche a questo ulteriore documento storico, un volume (nella forma del numero speciale N° IV_26 del settembre-ottobre 1989 del NOTIZIARIO curato dal Ministero Beni Culturali) per raccogliere i lavori della VII Commissione della Camera sullo stato della situazione dopo la stagione dei "Giacimenti Culturali", con l'obiettivo secondo me evidente di dare risposte rassicuranti ai Cittadini su come era stato speso il fiume di danaro che era appena scorso:
http://www.ufficiostudi.beniculturali.it/m..._984305720.html

Chi ha partecipato ai tempi a quel dibattito, con l'ingrato ruolo dell'inascoltata Cassandra, si è anche sempre chiesto e continua a farlo oggi perché certe penne stessero al servizio di determinate posizioni, di come certi gruppi industriali e certe testate giornalistiche avessero trovato un proprio orientamento cos' estraneo a quello che era il contemporaneo dibattito "vero" che si compiva dal basso dentro alle Associazioni e nei livelli di base dei Partiti Politici.

Del resto non c'è nulla di nuovo perché anche certi movimenti "per la cultura" lungamente sbandierati con convegni e spazi sui media ma mai approdati ad azioni concrete di questi ultimissimi anni hanno avuto un chiaro "peccato originale" quello di essere telecomandati sulla base di idee preconfezionate nelle segrete stanze di incontro fra la politica meno partecipata e gli interessi di settori economici meno autosuìfficienti da robuste inizioni di denaro pubblico.

Il parallelo, dal quale parte tutto il nostro ragionamento, con quello che oggi gira attorno alla questione Pompei mi sembra calzantissimo.

Il grande impegno che taluni stanno mettendo al grido di "più cultura" per screditare l'attività che lo Stato vi svolge è sfacciatamente funzionale ad appetiti privati. Un certo sfascismo sulla operatività di tutte le strutture periferiche del Ministero in giro per il territorio nazionale pure. L'obiettivo è chiudere o minimizzare il Ministero, affidarne le competenze più prestigiose alle fameliche ambizioni di qualche grande università ed il resto in concessione a privati (ovviamente da incentivare con denaro contante).

Fate conto che su questi argomenti ci vorrebbe un Archeologo Buscetta

Come avrai notato, intanto la discussione ha un po' divagato dal tema principale .

Diciamo che è emerso con più ampiezza di documentazione un contesto anche "storico" di perplessità verso i progetti di punta sostanziosamente finanziati ma non in grado di inserirsi nella "normalità", che già nei miei primi post accennavo.

Per condividere un .pdf non credo che ci siano sistemi più diretti ed efficaci che caricarlo su un sito esterno e linkarlo, temo che alla fine sia più semplice trattare separatamente testi ed immagini, ma sono sicuro che adesso qualcuno dello staff viene a darci dei lumi.

Personalmente sarei interessato, però mi sembra molto più bello se riusciamo a mandare avanti la discussione pubblicamente, con la speranza di coinvolgere anche altri.

Suggerirei di non demordere, ci sarà pure un modo per condividere in maniera efficiente.

Di nuovo mi auguro che arrivi a darci una mano qualcuno dello staff.