Oggi ho visitato il Museo dell'Università di Tübingen, o meglio una parte del museo, quella che mi interessava particolarmente e che riguarda le culture dell'Anitichità (
www.uni-tuebingen.de//uni/qms/).
Tübingen è una della città universitarie della Germania e vanta in questo campo una tradizione di oltre cinque secoli. Occasione per la visita era una mostra temporanea dedicata ai falsi reperti antichi, in cui si mostravano falsi di diverso genere, ceramica, monete e bronzi, esemplificando le varie tecniche sia di falsificazione, totale o parziale, come nel caso di oggetti antichi rielaborati in epoca moderna (ad esempio specchi bronzi autentici con incisioni moderne), che di analisi che permettono di identificare i falsi. Quanto sia difficile distingiere i falsi è dimostrato dal fatto che non a caso molti degli oggetti, falsi, esposti provengono da collezioni universitarie. Altresì oggetti rivtenuti falsi si sono dimostrati autentici.
Il muso è articolato in diverse sezioni; io ho visitato, oltre ad una sezione etnografica in cui sono esposti reperti ceramici e tessili provenienti dal Perù orientale, quelle decicate alle culture antiche, in cui si presenta una buona scelta di reperti di epoche e provenienze diverse (Egitto, Italia, Grecia, ecc.) e particolarmente interessanti, sono i reperti di figurine zoomorfe in avorio di mammut datate a circa 35.000 anni or sono che provengono in gran parte dalla caverna di Vogelherd presso Heidenheim.Il museo è di concezione moderna, con reperti ben visibili. In cassetti, per proteggerli dalla luce, ci sono anche molti esempi di tessuti copti di notevole interesse.
Tübingen è una bella città che conserva nella sua parte antica molti edifici di interesse storico tra cui molte case a graticcio.