Ostraka - Forum di archeologia

Dov'erano i Giardini Pensili di Babilonia?

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lino85
view post Posted on 25/1/2014, 17:31




Cercando informazioni sulle costruzioni antiche a noi perdute e a noi conosciute solo attraverso fonti scritte del tempo, ho scoperto un fatto che a molti sembrerà strano: risulta che al giorno d'oggi non sia del tutto chiara l'ubicazione dei Giardini Pensili di Babilonia, una di quelle costruzioni che gli antichi annoveravano nella lista tradizionale delle Sette Meraviglie, come riportato qui:

http://en.wikipedia.org/wiki/Hanging_Gardens_of_Babylon

CITAZIONE
The Hanging Gardens of Babylon were one of the Seven Wonders of the Ancient World, and the only one whose location has not been definitely established.
Traditionally they were said to have been built in the ancient city of Babylon, near present-day Hillah, Babil province, in Iraq. The Babylonian priest Berossus, writing in about 290 BC and quoted later by Josephus, attributed the gardens to the Neo-Babylonian king Nebuchadnezzar II, who ruled between 605 and 562 BC. There are no extant Babylonian texts which mention the gardens, and no definitive archaeological evidence has been found in Babylon.

Alcune ritengono che tracce di questi giardini si possano ritrovare oggi sotto l'Eufrate, dove ancora non si è scavato, altri invece ritengono che i giardini in realtà si debbano identificare con quelli di Ninive, di cui le fonti assire parlano in modo esteso, ma neanche il luogo preciso di essi sembra essere stato identificato con relativo ritrovamento dei resti materiali di queste costruzioni.

Viene citato anche il seguente testo dedicato alle Sette meraviglie "The Seven Wonders of the Ancient World" del 1988, a cura di Peter A. Clayton,Martin Price dove a pag. 38 c'è un capitolo di Irvin L. Finkel dedicato ai Giardini.

Personalmente mi sembra strano che un gran numero di autori classici parlino di una delle grandi meraviglie come ancora esistenti a quel tempo mentre di fatto essa neppure sarebbe esistita a quel tempo (oppure sarebbe esistita da tutta un'altra parte) senza che altre persone non le potessero smentire. Volevo perciò sapere se voi conoscete qualcosa di più di questo tema molto interessante.

Ciao.
 
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view post Posted on 25/1/2014, 20:18
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Il National Geografic ha dedicato un articolo alla questione giardini, lasciando intendere che sarà difficile arrivare ad avere certezze non potendo ancora scavare a Mosul. Di certo, l'ipotesi della Dalley è affascinante. Non sarebbe strano che dopo tanti secoli, si fosse fatta confusione tra le due città da parte degli scrittori greci.
C'è da dire che non sarebbe neanche impossibile che, dopo la riconquista babilonese della città, distrutta nel 689 a.C., il re Nabucodonosor volesse provare agli Assiri di poter ricostruire un impero capace addirittura di rivaleggiare con la loro Ninive. E quindi avrebbe copiato i giardini pensili di quella città.
Se mai si potrà tornare a scavare in Iraq, si potrà magari capire meglio dove sia la verità.

http://www.nationalgeographic.it/popoli-cu...inive_-1682923/
 
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view post Posted on 26/1/2014, 14:05
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Io dubito che i giardini descritti dagli antichi non fossero proprio quelli di Babilonia. A che mi ricordi, la seconda meraviglia dell'elenco non era un solo monumento, ma una coppia: si trattava, in realtà, dei 'giardini pensili' e delle 'mura' di Babilonia (dunque sono ben due elementi urbani della stessa capitale babilonese). Sulla storia dei giardini avevo letto anch'io qualcosa: mi pare che i Greci li riconnettessero spesso alla figura di Semiramide (che qualcuno aveva proposto di identificare in Shammuramat), mentre in uno studio sulle civiltà orientali mi sembrava di aver di aver letto di un'ipotetica connessione con la figura di Nabucodonosor (forse nel manuale di Invernizzi?), però non ricordo più bene...
 
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view post Posted on 30/1/2014, 20:02
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Il poroblema è che le fonti babilonesi non parlano dei giardini, il che è strano visto che si trattava di un'opera imponente. Invece, a quanto ho letto, fonti assire parlano sia di giardini sia di una doppia cinta di mura fatti costruire da Sennacherib, che fu proprio colui che conquistò e distrusse Babilonia nel 689. Coincidenza?
Inoltre Erodoto parla di Babilonia come di una città tra le più belle che ci fossero, ma non accenna affatto ai giardini, cosa anche questa strana, considerando che parliamo di Erodoto e non di uno storico qualsiasi. Tra l'altro Erodoto è del V a.C., mentre gli scrittori che parlano dei giardini sono tutti più tardi, a partire dal II a.C. Erodoto quindi era più vicino rispetto agli altri all'epoca di costruzione dei giardini, perciò impossibile che non li conoscesse, se li conoscevano quelli più tardi di lui.
 
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lino85
view post Posted on 30/1/2014, 20:39




Qui

http://books.google.it/books?id=6IUivLRnGC...epage&q&f=false

potete leggere buona parte delle pagine di "The Mystery of the Hanging Garden of Babylon" di Stephanie Dalley, tuttavia non sono riuscito a trovare il nocciolo della tesi dell' "errore di traduzione" nelle fonti degli autori classici che affermano che i giardini erano situati proprio nella città di Babilonia. Non so se qualcuno di voi riesce a individuare il passaggio dove espone i dettagli di questa teoria...

Ciao.
 
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view post Posted on 22/3/2014, 22:54
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L'emittente televisiva Arte (www.arte.tv), un'iniziativa comune franco-tedesca che presenta programmi culturali in entrambe le lingue, ha trasmesso stasera un documentario sulle ricerche condotte in Iraq da Stephanie Dalley. (http://www.arte.tv/guide/fr/050700-000/les...dus-de-babylone) Il servizio, che verrà ripetuto domani, sarà disponibile, in tedesco e in francese nella mediateca di Arte per una settimana.

Le ricerche condotte sul luogo nell Iraq curdo, Ninive si trova dall'altra parte del Tigri dirimpetto a Mossul, malgrado le gravi difficoltà dovuta alla precaria situazione di sicurezza e al doversi accontentare di riprese video effettuate per suo incarico a Ninive, dato che non le fu concesso di andarvi di persona, hanno portato da un lato alla scoperta di un acquedotto lungo quasi cento chilometri che portava l'acqua dai monti Zagros a Ninive e che fu costruito da Sennacherib, dall'altro alla possibile identificazione del luogo su cui sarebbero sorti i giardini pensili (quindi non a Babilonia ma a Ninive, come appunto sostenuto dall'archeologa inglese), che presenta corrispondenze a quanto rappresentato su di un rilievo e descritto su di un documento a forma di prisma esagonale entrambi presenti al British Museum di Londra. Stephanie Dalley avrebbe inoltre appurato che un termine, il cui primo significato è palma da datteri, indica, riferendosi alla struttura a spirale, la coclea, che avrebbe permesso di portare l'acqua ai livelli più elevati dei giardini. Non si tratta di prove definitive, ma di indizi che confortano la tesi di Stephanie Dalley.
 
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