Io mi trovo a vivere non troppo distante da te, Matteus (la mia è la zona della Valdinievole, praticamente confinante con la tua), e di recente mi sono proprio occupato della storia del mio territorio, in una conferenza organizzata dall'associazione culturale di cui faccio parte.
Nello specifico non so se posso fornirti risposte precise, ma una tendenza generale, fra l'età preromana e il periodo tardoantico (sempre per la Valdinievole, intendo), posso comunque rilevarla: inizialmente, essendo la zona ricca di terreni acquitrinosi (o comunque tendenti all'allagamento, a causa dei numerosi corsi d'acqua), gli abitati - prima etruschi, poi liguri - erano perlopiù di altura. La creazione di un sistema di siti d'altura, tipo 'castellieri', permetteva infatti un maggior controllo delle zone pianeggianti sottostanti, nonché una posizione di maggiore protezione, in caso di scontro (sopra Collodi, il 'Paese di Pinocchio', è stato individuato, per esempio, un piccolo 'fortino', forse etrusco, databile al V-IV secolo a.C.).
Questa tendenza va incrinandosi, poi, con il II-I secolo a.C., probabilmente in seguito alla creazione delle nuove arterie stradali da parte dei Romani (in primis, la ben nota via Cassia) e alla conseguente e progressiva infiltrazione di questi ultimi nei territori dell'antica Etruria Annonaria: è questo, infatti, il periodo della fondazione delle colonie di Luca (Lucca, 180 a.C.), Luna (Luni, 177 a.C.) e, in seguito, Florentia (Firenze, 50-25 a.C.?). A queste, seguono poi anche le fondazioni progressive di centri abitati minori, come quello di Pistoris (Pistoia, già esistente, forse, nel I secolo a.C., in quanto Sallustio parla di un
ager pistoriensis), nonché alcune
stationes o
mansiones (nel caso dell'asse Firenze-Lucca, la Tabula Peutingeriana riporta i toponimi Ad Solaria, Hellana e Ad Martis).
L'abbandono dei centri d'altura e lo spostamento in pianura (conseguente a una bonifica della zona e facilitato dall'esistenza di nuove vie di traffico commerciale) dovette sussistere fino almeno agli inizi del Tardo Imperio (IV-V secolo a.C.), quando, a causa delle nuove minacce rappresentate dai barbari, i centri abitati vennero progressivamente abbandonati, per ritornare in posizioni d'altura (nelle montagne sopra il mio Comune sono stati trovati resti di abitati databili proprio a questo periodo). Durante le guerre greco-gotiche, peraltro, sorsero molti fortini bizantini, talvolta sfruttando costruzioni preesistenti (di cui non è da escludere che la toponomastica locale conservi ancora sporadiche tracce). Pian piano, dunque, la vita si spostò di nuovo in altura (pur con alcune eccezioni, ovviamente) e si dovette assistere, già in età altomedievale, alla proliferazioni di piccoli paesini e castelli, arroccati sulle cime dei monti e dei colli, sempre per un discorso legato al controllo del territorio e alla difesa personale.
Per il periodo romano, io credo che l'economia locale (parlo sempre per la mia zona, chiaramente) fosse legata perlopiù all'agricoltura: il termine 'Annonaria', riferito a questa parte di Etruria, infatti, dovrebbe proprio stare a indicare la grande fertilità del suolo, particolarmente ricco di acque. Questo non implica, certo, un'assenza di economie di tipo differente (numerosi pesi da telaio, recuperati in siti abitativi locali della prima età imperiale, testimonierebbero, per esempio, anche attività di tessitura).
Sulla questione del reclutamento mi trovi meno preparato.
Avevo acquistato, non molto tempo fa, un testo sul mondo militare di Greci e Romani, ma l'ho prestato a un'amica della Scuola di Specializzazione prima ancora di arrivare alla parte romana, quindi non saprei come muovermi sull'argomento; similmente, non conosco bene il sistema di riscossione delle tasse da parte dei Romani.
Non so se e quanto posso esserti stato utile con questo esempio.