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| Uno studio pubblicato recentissimamente su Nature ha portato a risultati inattesi ed estremamente interessanti. Le popolazioni tibetane sono adattate a vivere a grandi altezze, 4000 metri s.l.m. e più, dove l'ossigeno è presente nell'aria in quantità assai inferiore a quella che si trova a quote inferiori. Normalmente il gene EPAS1 permette dopo un periodo di soggiorno ad alte quote, grazie ad un aumento dei globuli rossi, che lo scarso ossigeno presente nell'aria venga meglio utilizzato. Il prezzo è però un addensamento del sangue con conseguenti infarti, ipertensione e aumento della mortalità infantile. Lo studio pubblicato su Nature ha confrontato individui tibetani e cinesi Han, che sono strettamente imparentati. L' 87% dei tibetani, ma solo il 9% dei cinesi, sono risultati essere portatori di una variante del gene EPAS1 che permette un adattamento alla vita in alta montagna senza conseguenze negative. Nessun altro gruppo umano risulta essere portatore di una tale variante del gene EPAS1. Studi successivi hanno trovato la variante in questione nei resti dell'uomo di Denisova, il che fa pensare a un contatto ed incrocio con l'uomo di Denisova da parte degli antenati comuni ai tibetani e ai cinesi prima della separazione dei due gruppi. L'adattamento successivo avrebbe poi selezionato, a seconda delle condizioni di vita, la variante del gene. Qui il link allo studio: http://www.nature.com/nature/journal/vaop/...ature13408.html |
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