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| Oggi, 19 agosto 2014 ricorre il duemillesimo anniversario ddella morte di Augusto. Vale la pena di ricordarlo ancora una volta e di dedicare qualche pensiero a questo personaggio, da giovane di salute cagionevole, che raggiunse però un'età avanzaza per la sua epoca e che seppe magistralmente destreggiarsi tra le ambizioni del potere e i pericoli che tale ambizione comportava, cosa che al suo padre adottivo Cesare non era riuscita. Augusto fu un maestro prima di tutto della messa in scena di se stesso e dell'uso delle immagini a tal fine. Paul Zanker lo ha messo bene in luce nel suo libro Augusto e il potere delle immagini, che anche se non recentissimo mi pare comunque valido per comprendere sia certi aspetti della figura del Princeps che dell'arte romana. Nella nostra epoca in cui i media visivi hanno una cosí grande importanza possiamo trovare in Augusto un esponente mediatico ante litteram.
Il duemillesimo anniversario della nascita di Augusto cadeva in pieno ventennio fascista, e Mussolini non si lasciò certo sfuggire l'occasione di celebrarlo. Oggi l'Italia non si identifica più con la romanità imperiale e le manifestazioni legate all'anniversario della Morte di Augusto hanno certo un tono diverso. Ho notato però che la data viene ricordata dai media tedeschi con articoli e contributi radiofonici.
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