Ostraka - Forum di archeologia

Un amuleto con formula palindroma da Cipro

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view post Posted on 3/2/2015, 15:03
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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Vorrei chiedervi un parere circa l'iconografia presente su un talismano tardoantico (V-VI secolo), recentemente rinvenuto negli scavi dell'Agorà di Paphos (Cipro), di cui è stata data notizia in diversi siti (qui il principale in italiano: http://ilfattostorico.com/2015/01/19/un-an...one-palindroma/).
Su un lato, l'amuleto riporta una formula di scongiuro, menzionante - pare - Yahwé e Ra (secondo una commistione di culti e fedi tipica del mondo tardoantico, in parte ancora pagano), mentre sul lato opposto sono raffigurate alcune figure divine e zoomorfe: la scena dovrebbe rappresentare il trasporto di un defunto mummificato (Osiride?), accompagnato da Arpocrate (sopra la barca) e da un cinocefalo (seduto a una delle estremità dell'imbarcazione). Sulla scena sono presenti anche due animali (forse un gallo e un coccodrillo, ma non è chiara come iconografia...).

La cosa che mi lascia perplesso è l'identificazione di un cinocefalo sul sigillo: da un punto di vista iconografico, infatti, questa figura non presenta alcun tratto che lo renda assimilabile a un cinocefalo. E' possibile che l'identificazione sia stata fatta tramite un confronto con altre scene tratte da analoghi repertori glittici: www.lib.umich.edu/files/libraries/hsl/slide201.JPEG. Tuttavia, il fatto che il "cinocefalo" abbia gambe anguiformi, mi ha fatto pensare che l'artista possa aver fatto confusione con un'altra figura ampiamente diffusa su questo tipo di talismani, e cioè quella di un demone anguiforme con testa di gallo: www.lib.umich.edu/files/libraries/hsl/slide163.JPEG.

Inoltre, volevo chiedere se qualcuno di voi era a conoscenza del significato di queste particolari iconografie.
L'unico cinocefalo che ho in mente per i culti dell'Egitto greco-romano è Hermanubis (che, non a caso, fonde in sé i caratteri di psicopompo tipici del greco Hermes e dell'egizio Anubi). L'associazione tra Horo-Arpocrate e Anubi dovrebbe essere testimoniata, fra l'altro, anche nel culto di Iside a Pompei (o, quantomeno, mi pare di ricordare che le nicchie ai lati del tempio dovrebbero aver ospitato, secondo alcuni, proprio le statue di queste due divinità). C'è dunque un particolare significato mitologico/superstizioso dietro a questo tipo di raffigurazioni? E, se sì, quale?
 
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view post Posted on 3/2/2015, 15:34
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Ho parecchi dubbi, certo, da dilettante per nulla esperto, e tanto meno in questo campo. Tuttavia la figura di destra, quella che dovrebbe essere un cinocefalo, a me pare essere piuttosto una mummia, almeno per quanto riguarda la parte inferiore del corpo. Si vedono chiaramente le bende, rappresentate come nella mummia distesa ed i piedi ad angolo retto con il corpo. Rispetto alla mummia l'unica diversità sono le braccia, che nella mummia non compaiono. Anche la testa è eguale, tonda, senza nessun tratto, il muso aguzzo o le orecchie erette, che facciano pensare ad una protome canina o di sciacallo. Il serpente non i pare uscire dalla figura, ma avere la coda dietro alla mummia, mi sembra si tratti di due figure distinte, non fuse in una (s'è mai visto un cinocefalo anguiforme?). Se l'identificazione è avvenuta, come appunto ipotizzi, per analogia, mi pare quantomeno azzardata e non documentata. Strana è, quanto meno nell'articolo citato, in cui si dice più come "dovrebbe" essere la rappresentazione, di quanto si cerchi di capire che cosa realmente sia.
 
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view post Posted on 3/2/2015, 15:55
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (dceg @ 3/2/2015, 15:34) 
Il serpente non i pare uscire dalla figura, ma avere la coda dietro alla mummia, mi sembra si tratti di due figure distinte, non fuse in una (s'è mai visto un cinocefalo anguiforme?). Se l'identificazione è avvenuta, come appunto ipotizzi, per analogia, mi pare quantomeno azzardata e non documentata.

Forse hai ragione: a osservarla meglio, in effetti la figura ha i piedi abbozzati e la decorazione tipo bendaggio di mummia arriva fino ai piedi (dunque forse non si tratta del demone Abraxas, né di un cinocefalo dalle gambe anguiformi); ma comunque, per me, non è nemmeno chiaramente assimilabile a un cinocefalo. Se quella è la tipica posizione del cinocefalo (ovvero quella in cui si ritrova sempre e solo il cinocefalo), allora sarà stato raffigurato così frettolosamente da renderlo senza muso né orecchie; ma anche il corpo bendato, tanto per il cinocefalo quanto per Arpocrate, è strano forte (anche a detta della stessa Papuci-Wladyka).

Mi piacerebbe capire in che senso vadano interpretati Arpocrate e il cinocefalo. Anche su altre tipologie iconografiche si ritrova l'associazione di un bambino (divino?) e di un piccolo cinocefalo, sempre alla presenza di Abraxas (guardate questo disegno di una gemma incisa: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/comm..._familjebok.png). Purtroppo non sono molto pratico di questo tipo di reperti (e anche F. Graf, La magia nel mondo antico, Roma-Bari, Laterza, 2009) nomina Abraxas solo di sfuggita, senza soffermarsi sui miti che gli ruotano attorno..
 
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view post Posted on 10/2/2015, 22:57
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Molto interessante questo amuleto.
Allora, a me ha colpito il fatto che siano rappresentati due simboli che nel cristianesimo erano negativi: cioè il serpente ed il coccodrillo. Però, facendo una ricerca, ho scoperto che in realtà nello gnosticismo questi due simboli erano positivi: il coccodrillo sembrerebbe essere simbolo del battesimo (almeno così ho trovato su un libro dal titolo "Testi gnostici"), mentre il serpente sarebbe un'entità positiva perché avrebbe aperto gli occhi di Adamo ed Eva e quindi sottratto l'uomo ad un Dio malvagio (il Dio raccontato nella Genesi per gli gnostici non sarebbe il vero Dio, in pratica). Per quanto riguarda l'animale sul lato sinistro, dovrebbe essere un pavone, poggiante le zampe su di un globo. Anche per il pavone ho trovato che può essere associato allo gnosticismo.
Credo che, dal momento che lo gnosticismo in Egitto ebbe gran seguito, bisognerebbe leggere le raffigurazioni in tal senso. Ma io di questa corrente o movimento che dir si voglia, non ne so molto.
 
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view post Posted on 11/2/2015, 16:13
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Non sono un esperto di simbologia cristiana/paleocristiana/gnostica/egizia/greco-romana, però qualche indicazione sulla possibile lettura magari può venire anche da uno come me, che si occupa di iconografia, certo in tutt'altro ambiente culturale, ma insomma...

Mi sembra un minestrone di simboli appartenenti a varie culture religiose del bacino del Mediterraneo, reinterpretati da una persona che non ne sapeva/capiva molto.

Per prima cosa, a dx di chi guarda c'è un simbolo che assomiglia molto al Chi-Ro (manca il cerchietto al Ro,) con due puntini ai lati. I 2 puntini potrebbero essere una cattiva resa, dato anche il poco spazio disponibile e l'imperizia dell'intagliatore, di alfa e omega che spesso accompagnano il Chi-Ro.
A sx di chi guarda, c'è un semicerchio con un punto. Sembra un simbolo astrale, forse la falce di luna e il sole o forse un mezzo pesce, da completare con l'altra metà quando si incontra un correligionario.
Come simbolo astrale, è legato al mithraismo, al toro, che anche nello zodiaco è rappresentato da un sole sormontato dalla falce di luna, cioè luna che domina le pulsioni.

L'uccello potrebbe essere un pavone o una fenice.
Entrambi sono simbolicamente legati all'immortalità e alla resurrezione, il pavone in ambito greco, la fenice in ambito egizio.
In ambito paleocristiano, il pavone venne adottato come simbolo di resurrezione perché perde le splendide penne caudali ad inizio inverno e a primavera gli ricrescono ancor più belle. In ambito greco/romano, era simbolo dell'incorruttibilità perché si credeva che la sua carne non andasse in putrefazione ed era legato ad Era/Giunone. Per questo, veniva raffigurato anche sulle monete (e forse il legame con Iuno Moneta... ma questo non l'ho mai trovato da nessuna parte).
In ambito cristiano, "l'occhio" sulle penne caudali a volte rappresenta l'occhio della Chiesa e il pavone rappresenta anche il sacerdozio.
La fenice nell'Antico Testamento è associata al pavone e all'ibis. Ibis e fenice erano associati, credo, a Ra, credo che Bennu cioè fenice fosse il geroglifico per Ra/Sole, appunto.
In ambito paleocristiano, causa la credenza che risorga dalle proprie ceneri, divenne simbolo della resurrezione di Cristo, dato anche che l'uovo cresciuto dalle sue ceneri impiegava 3 giorni a schiudersi, liberando una nuova fenice che volava via subito. Tra l'altro, la fenice era solo maschio...

La nave sembra essere effettivamente quella di Osiride. Ma nell'Antico testamento, è il mezzo di salvezza del popolo di Israele, che viene "ricostruito" dopo il diluvio da Noè e dalla sua famiglia, salvatisi nell'arca costruita su ordine divino, con misure dettate dal divino stesso.
In ambito paleocristiano, divenne simbolo della salvezza dei credenti, per diversi motivi. Inizialmente, i cristiani "navigavano" in acque tempestose e Cristo placò le acque del mare di Galilea. Inoltre, divenne simbolo di salvezza come nave condotta da Cristo, che porta in salvo in porto sicuro, al riparo dalle persecuzioni, i suoi fedeli.
Successivamente, divenne simbolo della Chiesa stessa, mezzo di salvezza per tutti coloro che salgono a bordo.

Conosco pochissimo dello gnosticismo, ma per il coccodrillo e il serpente ho trovato anch'io gli stessi riferimenti di Leda. E anche a me sembra che il serpente non sia una delle gambe della figura al suo lato.
Di cinocefali non ne vedo.

La figura con il serpente non potrebbe essere legata alla statuetta bronzea trovata nel tempietto siriaco di Villa Sciarra? Un personaggio avvolto nelle sette spire di un serpente, forse Adone che dopo la morte ritorna alla vita attraverso le sette sfere celesti...

Insomma, sembra tutto legato all'immagine morte/resurrezione... probabilmente in ambito gnostico, ma con simbologie reinterpretate malamente e grossolanamente rese dall'intagliatore...
 
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view post Posted on 20/2/2015, 16:59
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