Ostraka - Forum di archeologia

Punti di forza dell' archeologia tedesca

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Sergent Pepper
icon1  view post Posted on 8/3/2015, 14:35




Salve a tutti ragazzi. Sto studiando Archeologia preistorica alla sapienza. Ho sempre sognato di vivere in Germania e ora grazie all' Erasmus posso realiazzare questo sogno. Però per andarci bisogna dare come motivazione un percorso di studi che offrono in quel paese e che almeno nella tua università non c' è. L' università in questione sarebbe la Freie e io volevo sapere quali sono i punti di forza dell' archeologia Tedesca (anche non preistorica)? Perchè informandomi meglio sto rimanendo molto deluso dal fatto che qualsiasi sit apro o chiunque chiedo ricevo come risposta che l' archeologia tedesca è organizzata male sia a livello di università che di lavoro che di tradizioni e che i lavori più importanti della loro storia sono stati criticati dal resto del mondo archeologico. Io sono affascinato dalla Germania e da quel poco che so il settore più importante è quello dell' archeozoologia e dell' archeometria ma ho anche letto il contrario. Grazie in anticipo a chi non mi lascia solo :blush.gif:
 
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view post Posted on 8/3/2015, 15:29
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Io vivo in Germania, ma non sono in contatto con il mondo accademico, per cui non sono in grado di risponderti.
Potresti provare a rivolgerti a questa Mailinglist, cui sono abbonato:

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view post Posted on 8/3/2015, 22:20
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view post Posted on 12/3/2015, 09:20

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Temo che la reputazione attuale dell'Archeologia Tedesca sia effettivamente quella che è stata accennata. Nella mia personalissima classifica fra le peggiori prestazioni degli ultimi trent'anni, ad una incollatura dalla disastrosa involuzione dell'Archeologia Italiana (e aggiungerei come non-classificata quella Polacca, che negli anni Settanta a noi di qua dal "muro" appariva come un mito e che oggi non si sa bene che fine abbia fatto).

Detto questo, suggerirei di distinguere nel ragionamento due differenti aspetti.

C'è una questione puramente formale, come spesso succede la più decisiva, che è quella di trovare giustificazioni che supportino la presentazione della richiesta di approvazione dell'Erasmus, e lì non andrei tanto per il sottile e pur di farmi accettare mi adatterei semplicemtne a fare "carte false" andando a copiare le sintesi dei corsi e degli insegnamenti che vengono impartititi là, dichiarando per essi testualmente quello che il regolamento Erasmus vuole che si dichiari, argomentando con citazioni e confronti qua e là che si tratta di insegnamenti molto importanti per il mio percorso curriculare ma che in quella forma nella mia Università non ci sono, bla bla bla.

Poi c'è un discorso sostanziale, ma non è con questo che di solito si ottengono le cose nell'Università italiana, anzi facilissimo che provare a farlo possa risultare controproducente. Perché mai un giovane che studia in Italia una materia che da noi è in crisi nera da anni dovrebbe andare a completarsi in un altro Paese dove la stessa materia è ugualmente in crisi?
Ma vivaddio, perché Germania ed Italia sono fra i più grandi fondatori e membri dell'Unione, perché nel bene e nel male ne rappresentano aspetti fra i più importanti sotto ogni profilo da quello normativo a quello demografico a quello economico, e perché l'intensità di queste "contaminazioni" è alla base del nostro comune prossimo futuro come Europei e della possibilità di ricostruire insieme eccellenze (o se vogliamo "primati") che abbiamo dilapidato nel corso di una generazione.
Abbiamo un bisogno maledetto di giovani Archeologi, come funzionari pubblici, come accademici, come tecnici privati, magari come membri degli apparati di Bruxelles, in grado di superare la barriera nazionale (e linguistica) all'interno dell'Unione, molto più che di studiosi ultraspecializzati le cui esperienze di punta siano state occasionali e svincolate dalla realtà concreta dei più importanti Paesi di questo continente.

Questa la mia personalissima opinione.
 
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