Pur deprecando e condannando nel modo più assoluto le distruzioni di beni culturali, chiunque sia ad effettuarle, ieri i taliban in Afghanistan, oggi lo stato islamico in Itaq, in passato i Khmer, la rivoluzione culturale cinese e via dicendo, per non parlare degli eventi bellici, non ritengo che la "ricostruzione" sia la via giusta. Ne capisco e in parte almeno ne condivido i motivi, approvo incondizionatamente l'intento di raccogliere nel modo più completo possibile documenti ed informazioni di ogni tipo, ma ho quanto meno grandi dubbi sulle ricostruzioni, sia condotte con i metodi tradizionali, che, scusate, peggio ancora con le stampe tridimensionali. Capisco anche ci possa essere un motivo del tipo: non diamogliela vinta!, ma i miei dubbi restano.
Ho presente un esempio di ricostruzione dopo la distruzione avvenuta durante un bombardamento nel 1945 a Würzburg. Si tratta della ricostruzione dello Spegelkabinett (Gabinetto degli specchi) della Residenza (
www.residenz-wuerzburg.de/deutsch/residenz/s_kais04.htm). La ricostruzione del gabinetto del 1740-45 avvenne negli anni 1979-1987 in base ai documenti presenti utilizzando e in parte riscoprendo le tecniche dell'epoca e rappresenta certo un capolavoro di artigianato artistico, ma sinceramente non mi ha convinto.
Un altro esempio, di cui però non ho conoscenza diretta, è la Camera d'Ambra (
http://it.wikipedia.org/wiki/Camera_d%27ambra).
Forse sono, nel mio modo di pensare, troppo severo, ma non mi piacciono le ricostruzioni, per me sono dei falsi, anche se a volte, come nel caso delle pitture preistoriche in Francia, il loro scopo è di preservare gli originli (e certo anche un interesse commerciale, di per sé non deprecabile). Alle ricostruzioni preferisco delle buone riproduzioni a stampa, fotografiche ecc.