Ostraka - Forum di archeologia

Museo Archeologico di Heraklion e sito di Knossos

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view post Posted on 28/5/2015, 15:45
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Faccio parte di un gruppo di trekkisti e ho passato sei gg della scorsa settimana camminando lungo la costa sud occidentale di Creta, arrampicandomi per i profondissimi valloni incisi dai torrenti che scendono dalle alte montagne dei Monti Bianchi e dell'Ida.
L'ultimo giorno abbiamo organizzato una visita guidata al Museo Archeologico di Heraklion e al sito di Knossos.

La nostra guida, una signora affascinante, molto preparata e buona padrona dell'italiano, si è dimostrata veramente all'altezza, una vera contastorie affabulatrice che ha saputo suscitare la nostra attenzione per la cultura minoica.

Venendo ai dettagli, per quanto riguarda Knossos, ero preparato alla delusione, ma è stata maggiore del previsto, non ostante l'impegno della guida (e anche i miei compagni sono stati dello stesso parere).
Sapevo che ciò che si può vedere "in alzato" è tutto frutto di ricostruzioni ormai datate, ma quello che più mi ha colpito in negativo è l'assoluta assenza di atmosfera, la freddezza del luogo, benché ripeto la guida abbia tentato di coinvolgerci e noi le prestassimo attenzione, dato che c'era riuscita molto bene durante la precedente visita al Museo Archeologico.

Il Museo Archeologico di Heraklion è stato da poco riaperto, dopo una completa ristrutturazione. Non si può dire, però, che sia un museo veramente "contemporaneo", perché manca di tutti quei supporti "multimediali" che si trovano nei musei aperti o ammodernati di recente. I supporti digitali in genere mi interessano poco, ma in questo caso anche le targhette che illustrano i materiali esposti nelle vetrine sono piccole e poco leggibili perché poste all'interno delle vetrine stesse e i materiali esposti sono fitti, all'interno di ciascun espositore.
Insomma, un museo con belle vetrine ma con vecchi criteri di esposizione dei materiali.
Ciò non ostante, grazie alla mia buona vista coadiuvata da un piccolo binocolo, alla coinvolgente parlantina della guida, che sopperiva in gran parte alla carenza di informazioni relative a quanto esposto, nonché al fatto che il Museo non è molto grande, la visita mi ha molto soddisfatto.
Al contrario di Knossos, nelle sale del Museo paradossalmente c'è vita, c'è atmosfera, c'è emozione.

Chiudo questa presentazione con una osservazione OT, che mi si è presentata ascoltando la guida ed è diventata "urgente" dopo aver letto, al mio ritorno, gli ultimi interventi sulla Sardegna nuragica.
La guida esponeva i suoi racconti e le sue osservazioni alla luce del suo considerarsi una discendente delle antiche popolazioni minoiche.
Ho ascoltato, in altre terre e situazioni, i racconti di quanti si credono (e probabilmente sono) i discendenti degli antichi Maya.
Idem dicasi per gli ultimi indigeni del nord ovest del Costa Rica.
Ho letto su varii fora gli interventi di presunti discendenti degli Etruschi (anche qui, su Ostraka, non faccio nomi, i vecchi frequentatori sanno a chi mi riferisco) e degli antichi Sardi.
Ho letto sin dall'adolescenza gli scritti di famosi yogi, che si richiamano a quanto riportato dagli antichi libri dell'India.
Mi sono interessato alla cultura della Santa Madre Russia e a quelle neolitiche della Cina dei grandi estuari fluviali.
Ho trovato una matrice comune.
Tutti coloro che ne parlano considerandosi diretta parte in causa (cioè diretti discendenti degli Antichi), non ultimi gli aborigeni australiani, sono convinti che i loro (presunti) antenati erano in possesso di una grande cultura, di tecnologie perdute e quant'altro. E soprattutto, sono convinti che i loro (presunti) antenati hanno assistito alla creazione se non dell'Universo almeno della Terra, hanno inventato gli utensili, la navigazione e chissà cos'altro, ma soprattutto la Civiltà. Tutti.
Compresa la mia guida a Creta, parlando dei suoi antenati minoici, gli Egizi non c'erano, né i Sardi nuragici, gli Etruschi poi... non ho tentato di parlare dei siti della Turchia datati a ben prima della civiltà minoica, perché la sua reazione alla mia voluta battuta circa il fatto che il nome di mia moglie, Licia, viene da una regione della Turchia è stata decisamente negativa, per calmarla ho dovuto spiegarle che so benissimo che l'antica Lycia era abitata da Greci...
Morale: tutti hanno inventato tutto, tutti sono arrivati primi (alla faccia di Mourinho, chi segue il calcio mi capisce), tutti hanno esportato le vere conoscenze e la vera civiltà.
Tutti sono il Centro del Mondo.
Trovo che sarebbe ora di smetterla.
Lo dico da Venetiko, purosangue :lol: :lol: :lol:
Fine OT
 
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view post Posted on 28/5/2015, 17:38
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CITAZIONE (Usékar @ 28/5/2015, 16:45) 
Tutti sono il Centro del Mondo.

In un certo senso è vero: ognuno è il centro del suo mondo. E vi è la tendenza ad allargare il proprio mondo a quell'ambito, geografico, culturale, ideologico o che altro sia con cui ci si identifica.

E inoltre, caro shamano, tra greci e turchi non corre proprio buon sangue!

Quanto all'"identificazione" delle guide con il contesto in cui agiscono, è un fenomeno che ho avuto modo di riscontrare più volte.
 
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view post Posted on 28/5/2015, 20:08
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Mmmh, sono certo che hai capito benissimo quello che voglio dire, ho citato la guida solo perché era funzionale al mio discorso.
La Grecia, i Greci e la loro mentalità anti-turca, che peraltro condivido, la conosco benissimo, ho passato un bel po' di tempo nella pianura di Tebe e in Evvia, quella che noi chiamiamo Eubea.
Per questo ho specificato che la mia uscita nei confronti della guida a proposito dell'etimologia del nome di mia moglie era volutamente una battuta, credevo che lo capisse perché stavo ridendo, mentre la pronunciavo, ma evidentemente o ho sovrastimato la sua intelligenza oppure l'ostilità nei confronti dei Turchi la annebbia.
Del resto, nei suoi discorsi a ruota libera non si dimostrava tenera nemmeno nei confronti dei Tedeschi, sia a causa dell'occupazione avvenuta nel 1941, sia a causa della attuale temperie. E si è espressa chiaramente, dicendo che più di 4000 anni fa i Minoici hanno 'inventato' la civiltà, mentre nel nord Europa si viveva ancora nelle caverne.

Lasciando perdere la guida, che ho tirato in ballo solo perché mi ha suggerito in qualche modo i pensieri che ho espresso, mi sembra ridicolo parlare di integrazione e/o convivenza tra genti che considerano se stesse il centro dell'Universo, gli unici depositari della Grande Conoscenza Ancestrale, i Grandi Civilizzatori etc. etc.
E che deformano storia e documentazione archeologica in maniera funzionale al loro modo di pensare.
Il tutto fa nascere diffidenza reciproca, paura dell'altro etc. etc.
Il che porta solo a situazioni conflittuali, a volte solo verbali, a volte decisamente fisiche...
 
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view post Posted on 28/5/2015, 21:51
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Dato che oramai siamo più che abbondantemente OT mi permetto ancora qualche considerazione.
Condivido in pieno quanto affermi e anche il tuo pessimismo. Conoco solo un possibile rimedio, e si tratta della conoscenza diretta, dell'apertura e certo anche dell'onestà culturale. La tradizionale, secolare rivalità ed inimicizia tra Francia e Germania è stata superata o quanto meno mitigata dagli intensi scambi culturali e personali del secondo dopoguerra.
Ma c'è ancora molto, molto da fare.

CITAZIONE
Il tutto fa nascere diffidenza reciproca, paura dell'altro etc. etc.

Vero, come è vero anche che dalla paura dell'altro nasce l'immagine della propria superiorità.
 
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view post Posted on 29/5/2015, 07:06
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Stamattina Ostraka mi sta facendo impazzire, continua a caricare uno script che mi rallenta spaventosamente il lavoro. Devo decidermi a fare una pulizia dei registri di sistema.

Sono perfettamente d'accordo.
Credo che il problema di fondo sia che anche l'uomo è un animale, quindi sostanzialmente un opportunista. Di conseguenza, quando deve affrontare un problema il suo atteggiamento di base è quello di cercare delle scorciatoie oppure addirittura di ignorarlo: hai presente quando rimproveri un bambino? non ti guarda, si gira dall'altra parte, se non ti vede non esisti... del resto, lo psicoterapeuta sei (stato) tu, ne sai certamente molto più di me.
L'onestà culturale/intellettuale richiede continui "aggiustamenti", continue riflessioni e adattamenti, insomma costa sia in termini di energia che di tempo.

A proposito del possibile rimedio, condivido quanto affermi: la conoscenza reciproca. E parlo per esperienza diretta, il mio pseudonimo e l'avatar mi sembrano indicativi.
 
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