Oggi, parlare genericamente di Sciti credo sia "passato di moda", nel senso che l'area con cui si identifica la Scizia (
https://it.wikipedia.org/wiki/Scizia) è stata abitata, nel corso dei secoli, da popolazioni di origine e cultura molto diverse tra loro.
Volendo parlare dei presunti colonizzatori di quell'area tra il VII e il III sec. a.C.., abbiamo poche notizie circa le loro abitazioni e nessuna raffigurazione coeva, almeno per quanto ne so.
Da quanto si può dedurre/inferire dalla struttura delle camere interne dei kurgan, effsi può supporre che le loro abitazioni fossero simili alle yurte mongole in feltro, anche se sono documentati molti esempi di strutture circolari costruite con incannicciati. In ogni caso, si doveva trattare di strutture facilemente smontabili e trasportabili, fatte di materiali deperibili, come è tipico di popolazioni nomadiche.
Tuttavia, a Kamenskoe Gorodišče, sul basso Dnepr, che alcuni definiscono la loro vera e propria capitale, sono state trovate tracce di insediamento permanente, testimoniate dalla presenza delle fondazioni, in pietra e materiale non deperibile, delle botteghe di vasai e altri artigiani, oltre alla testimonianza dell'esistenza di fucine dove si lavorava il ferro.
Inoltre, nella stessa località sono state rinvenute tracce di quella che viene ritenuta una vera e propria acropoli, dato che sono venute alla luce le fondazioni in pietra di edifici di dimensioni notevoli, delle quali però non si sono conservati gli alzati e di cui non abbiamo raffigurazioni di come dovessero essere.
La parola gorodišče indica un luogo fortificato e in effetti nel sito di Kamenskoe è stata rilevata la presenza di due cinte concentriche di palizzate. Non è comunque l'unico sito della Scizia che presenti questa particolarità, la sua unicità sta nella presenza di tracce di edifici costruiti in materiale non deperibili.
Qualcosa la puoi trovare sulla Treccani, che presenta anche una nutrita bibliografia in merito
http://www.treccani.it/enciclopedia/l-arch...Archeologia%29/