CITAZIONE (Ishtar83 @ 11/2/2016, 17:10)
2) Recentemente ho letto su pasthorizons l'articolo che allego in calce (non riesco a postare l'url nemmeno tramite l'apposita funzione del forum :-/ ): è molto interessante perché parla di tracce genetiche degli abitanti dell'Anatolio nella popolazione sarda. Questo non credo sia una prova che Colin Renfrew avesse ragione mentre la Gimbutas no... però va ricordato che il primo colloca l'Urheimat indoeuropea nei pressi dell'attuale Anatolia mentre la Gimbutas molto più ad est. E' sicuramente un aspetto interessante.
Ciao Ishtar83,
Le tracce genetiche "anatoliche" nei Sardi vanno viste nella giuste luce: le innovazioni neolitiche in Europa sono state portate da una vera e propria invasione di genti dalla Mezzaluna fertile che ha interessato l'intero continente europeo dalla Grecia fino alla Scandinavia ed Isole Britanniche (allora una penisola).
Per un lungo periodo (alcune migliaia di anni), gli invasori del Vicino Oriente, che avevano introdotto l'agricoltura ( e portato nuove piante alimentari) e la pastorizia (con l'introduzione di nuovi animali come gli ovini), lo stile di vita stanziale e la ceramica, non si mischiarono con i locali cacciatori-raccoglitori, che probabilmente continuarono a vivere in parallelo ( e forse i rapporti con gli invasori non furono sempre pacifici). Successivamente e gradatamente si può osservare l'ibridazione e l'affermazione della cultura neolitica (nel Nord-Europa i cacciatori raccoglitori perdurarono molto più a lungo).
Pertanto durante il Neolitico gli abitanti dell'Europa avevano caratteri genetici misti derivati dai cacciatori-raccoglitori precedenti e dagli invasori del Vicino Oriente. Per motivi di isolamento geografico i Sardi attuali (si intende gli abitanti dell'interno dell'isola) sono considerati come la popolazione geneticamente più vicina ai Neolitici europei, mentre nel resto dell'Europa (ed anche in Anatolia), la genetica delle popolazioni è cambiata in misura molto maggiore.
Ecco perchè l'antico Ötzi dell'Alto Adige neolitico è risultato (dapprima sorprendentemente) avere nei Sardi attuali la più alta affinità genetica. Lo stesso si è trovato anche in altre parti d'Europa.
Per quanto riguarda i Kurgan, la popolazione corrispondente a questa cultura era diffusa in Siberia, e si pensa che fosse originaria dell'area a Nord del Mar Nero. Come dimostrano gli studi genetici questa popolazione era caratterizzata da alta statura, pelle chiara, occhi azzurri e capelli biondi. Erano gli antenati di quelli che noi oggi tendiamo a chiamare "tipo nordico". Circa 4500 anni fa hanno invaso l'Europa Centro-Settentrionale, praticamente quasi sostituendo la precedente popolazione neolitica. Si sono espansi anche a Oriente, verso l'India settentrionale fino alla Cina, dove i loro resti mummificati furono ritrovati in tombe nel bacino del Tarim.
E' molto ragionevole pensare che furono questi popoli ad introdurre in Europa, ma anche in India e Cina le lingue indoeuropee. In Cina però sia le lingue indoeuropee che i loro portatori si estinsero.
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