Ostraka - Forum di archeologia

Cultura Kurgan e popolazioni Indoeuropee

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icon14  view post Posted on 9/2/2016, 16:29

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Salve a tutti,
questo è il mio primo post in questo forum.
Nella mia città, Cagliari, è stata inaugurata una mostra dal titolo "Eurasia" nella quale sono esposti numerosi reperti del Neolitico proveniente dal museo Hermitage di San Pietroburgo, posti a confronto con reperti coevi delle culture prenuragiche sarde.

Ho avuto desiderio di approfondire la provenienza geografica e storica dei reperti dell'Hermitage e mi sono così imbattuto in argomenti che non mi sono del tutto chiari. In particolare gli Indoeuropei, la cultura Kurgan, la teoria kurganica, quindi le sepolture Kurgan e tra queste una delle più famose: il Kurgan di Majkop, dal quale provengono numerosi reperti esposti.

Ho attinto le informazioni dal mio vecchio libro di storia del liceo, qualche pubblicazione specializzata (ho trovato un articolo sui kurgan in un numero di focus storia e nella rivista Archeo) e l'inossidabile wikipedia le cui voci però ho trovato molto confuse.

Il chiarimento che vi chiedo è il seguente: si può dire che la cultura kurgan abbia a che fare con tutte le popolazioni indoeuropee (area del Caucaso in particolare) e che, per inverso, molte popolazioni Indoeuropee abbiano usato sepolture tipo kurgan?
In altri termini sto cercando di capire se quando si parla di cultura Kurgan ci si sta riferendo inequivocabilmente agli Indoeuropei, ovvero quell'insieme di popolazioni con tratti culturali comuni che hanno operato la nota invasione dell'Europa occidentale, dell'area mesopotamica, balcanica, indiana, ecc...

Grazie per l'attenzione e le eventuali risposte :-)
 
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view post Posted on 9/2/2016, 18:14
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Benvenuta, dato il nick penso tu sia donna, sennò benvenuto!
Posso immaginare che la mostra sia davvero interessante.
Il lemma Kurgankultur di Wikipedia in tedesco è assai ampio e dettagliato e riporta diverse teorie e critiche alle stesse. Di per sé, data anche l'ampia bibliografia e i moltissimi richiami potrebbe bastare almeno come inizio. Purtroppo non esiste l'equivalente in altre lingue.
A quanto mi risulta il termine non è univoco, in quanto ci sarebbero anche popolazioni non indoeuropee che usavano sepoltu analoghe. Credo si tratti di un argomento che necessita ancora di molti studi. Oggi la genetica fornisce molti chiarimenti, confermando o smentendo molte teorie.
Vi è un catalogo o una pubblicazione collegata alla mostra?
 
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view post Posted on 10/2/2016, 09:55
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Le teorie di Marija Gimbutas avevano a suo tempo suscitato notevole interesse, in parte forse anche per motivi meno scientifici che ideologici, sono poi state messe in discussione e sottoposte a critiche severe.
Vedi in proposito: Marija Gimbutas Kurgan. Le origini della cultura europea, e tra i suoi critici c'è Colin Renfrew. Nell'articolo di Wikipedia tedesca che ho già indicato (https://de.wikipedia.org/wiki/Kurgankultur)vi è una bibliografia amplissima in materia, credo sia comprensibile anche a chi inon mastica il tedesco.
 
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view post Posted on 11/2/2016, 17:10

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Ciao dceg,
grazie per la risposta innanzitutto! Sono un uomo, anche se il nickname trae in inganno ;-) Inanna o Ishtar o Astarte è giunta in Sardegna come Tanit con i Fenici, ed io ne sono solamente un umile devoto :-)

Non mastico così bene il tedesco ma proverò ugualmente a dare una lettura a quelle pagine: ho confidenza con i concetti che hai citato perché li ho potuti leggere qua è là, e la tua stessa risposta mi è utile.

Purtroppo credo che non esista il catalogo della mostra ma ne avrò la conferma solamente tra qualche giorno, dato che tornerò per vederla.

A margine segnalo due cose che ritengo interessanti:
1) Sul numero di Archeo di Febbraio c'è un articolo di Yuri Piotrovsky, archeologo russo promotore della mostra, che parla proprio di Eurasia
2) Recentemente ho letto su pasthorizons l'articolo che allego in calce (non riesco a postare l'url nemmeno tramite l'apposita funzione del forum :-/ ): è molto interessante perché parla di tracce genetiche degli abitanti dell'Anatolio nella popolazione sarda. Questo non credo sia una prova che Colin Renfrew avesse ragione mentre la Gimbutas no... però va ricordato che il primo colloca l'Urheimat indoeuropea nei pressi dell'attuale Anatolia mentre la Gimbutas molto più ad est. E' sicuramente un aspetto interessante.

Lieto se la discussione proseguirà :-)

Ciao!

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Tracing European farmers back to Anatolia
When farming spread throughout Europe some 8000 years ago, Anatolia functioned as a hub, spreading genes and the new ideas westward. An international study coordinated from Stockholm and based on DNA from Anatolian remains indicates the importance of the role Anatolia played.

Human material from the Anatolian site Kumtepe, excavated in 1994, was used in the study. The material was heavily degraded, but yielded enough DNA for the doctorate student Ayca Omrak to address questions concerning the demography connected to the spread of farming. She conducted her work at the Archaeological Research Laboratory, Stockholm University.

The results show genetic similarities to the early European Neolithic gene pool and modern-day Sardinians, as well as a genetic affinity to modern-day populations from the Near East and the Caucasus. However, modern-day Anatolians carry signatures of several admixture events from different populations that have diluted this early Neolithic farmer component, explaining why modern-day Sardinian populations, instead of modern-day Anatolian populations, are genetically more similar to the people that drove the Neolithic expansion into Europe.

The study is published in Current Biology.

Precursor to Troy

“I have never worked with a more complicated material. But it was worth every hour in the laboratory. I could use the DNA from the Kumtepe material to trace the European farmers back to Anatolia. It is also fun to have worked with this material from the site Kumtepe, as this is the precursor to Troy”, says doctorate student Ayca Omrak, at the Archaeological Research Laboratory Stockholm University.

Jan Storå, associate professor in osteoarchaeology and co-author to the study agrees with Ayca. The results confirms Anatolias importance to Europe’s cultural history. He also thinks that material from the area needs to be researched further.

“It is complicated to work with material from this region, it is hot and the DNA is degraded. But if we want to understand how the process that led from a hunter-gatherer society proceeded to a farming society, it is this material we need to exhaust“, says Jan Storå, associate professor in osteoarchaeology, Stockholm University.

Need to delve deeper

Anders Götherstörm who heads the archaeogenetic research at the Archaeological Research Laboratory agrees that this study indicates further possibilities:

“Our results stress the importance Anatolia has had on Europe’s prehistory. But to fully understand how the agricultural development proceeded we need to delve deeper down into material from the Levant. Jan is right about that.”

The archaeogenetic group in Stockholm is presently advancing its collaboration with colleagues in Anatolia and Iran.
 
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view post Posted on 11/2/2016, 22:16
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Per poter inserire immagini o link, onde evitare abusi, è necessario aver già pubblicato cinque interventi (o forse quattro e al quinto è possibile? Lo dimentico sempre!).
Sericerchi un po' nel forum dovresti trovare, se la memoria non mi tradisce e si tratta del forum antecedente, ormai non più visibile, qualcosa in proposito. Di studi genetici si è parlato più volte. Fortunatamente uno degli utenti del forum è molto competente in materia.

Scusa, potresti indicare la fonte della tua citazione? Qui lo riteniamo indispensabile.
 
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view post Posted on 13/2/2016, 21:27

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Ciao dceg,
in realtà l'ho già menzionata :-) Si tratta del sito di archeologia "Past Horizons" tentavo appunto di riportare l'url dell'articolo ma non mi è stato possibile. Domani andrò nuovamente a vedere la mostra accompagnato da una guida: le/gli rivolgerò le stesse domande e vedremo un po' che dice ;)
Grazie dei tuoi consigli!

Un caro saluto
 
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view post Posted on 13/2/2016, 21:56
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Inserisco qui il link:
http://www.pasthorizonspr.com/index.php/ar...ack-to-anatolia
E buon divertimento, ma è certo più che un divertimento, per la visita!

offtopic
CITAZIONE (Ishtar83 @ 13/2/2016, 21:27) 
le/gli rivolgerò le stesse domande e vedremo un po' che dice ;)

Che bello! Esiste ancora qualcuno che distingue le e gli!
 
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view post Posted on 13/2/2016, 21:59

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Sono fiero di essere un grammar nazi ;-)

Grazie! Spero di poter riportare elementi importanti per la discussione
 
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view post Posted on 13/2/2016, 22:04
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CITAZIONE (Ishtar83 @ 13/2/2016, 21:59) 
Sono fiero di essere un grammar nazi ;-)

Allora siamo in due!
 
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view post Posted on 14/2/2016, 19:36

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CITAZIONE (Ishtar83 @ 11/2/2016, 17:10) 
2) Recentemente ho letto su pasthorizons l'articolo che allego in calce (non riesco a postare l'url nemmeno tramite l'apposita funzione del forum :-/ ): è molto interessante perché parla di tracce genetiche degli abitanti dell'Anatolio nella popolazione sarda. Questo non credo sia una prova che Colin Renfrew avesse ragione mentre la Gimbutas no... però va ricordato che il primo colloca l'Urheimat indoeuropea nei pressi dell'attuale Anatolia mentre la Gimbutas molto più ad est. E' sicuramente un aspetto interessante.

Ciao Ishtar83,

Le tracce genetiche "anatoliche" nei Sardi vanno viste nella giuste luce: le innovazioni neolitiche in Europa sono state portate da una vera e propria invasione di genti dalla Mezzaluna fertile che ha interessato l'intero continente europeo dalla Grecia fino alla Scandinavia ed Isole Britanniche (allora una penisola).
Per un lungo periodo (alcune migliaia di anni), gli invasori del Vicino Oriente, che avevano introdotto l'agricoltura ( e portato nuove piante alimentari) e la pastorizia (con l'introduzione di nuovi animali come gli ovini), lo stile di vita stanziale e la ceramica, non si mischiarono con i locali cacciatori-raccoglitori, che probabilmente continuarono a vivere in parallelo ( e forse i rapporti con gli invasori non furono sempre pacifici). Successivamente e gradatamente si può osservare l'ibridazione e l'affermazione della cultura neolitica (nel Nord-Europa i cacciatori raccoglitori perdurarono molto più a lungo).

Pertanto durante il Neolitico gli abitanti dell'Europa avevano caratteri genetici misti derivati dai cacciatori-raccoglitori precedenti e dagli invasori del Vicino Oriente. Per motivi di isolamento geografico i Sardi attuali (si intende gli abitanti dell'interno dell'isola) sono considerati come la popolazione geneticamente più vicina ai Neolitici europei, mentre nel resto dell'Europa (ed anche in Anatolia), la genetica delle popolazioni è cambiata in misura molto maggiore.

Ecco perchè l'antico Ötzi dell'Alto Adige neolitico è risultato (dapprima sorprendentemente) avere nei Sardi attuali la più alta affinità genetica. Lo stesso si è trovato anche in altre parti d'Europa.

Per quanto riguarda i Kurgan, la popolazione corrispondente a questa cultura era diffusa in Siberia, e si pensa che fosse originaria dell'area a Nord del Mar Nero. Come dimostrano gli studi genetici questa popolazione era caratterizzata da alta statura, pelle chiara, occhi azzurri e capelli biondi. Erano gli antenati di quelli che noi oggi tendiamo a chiamare "tipo nordico". Circa 4500 anni fa hanno invaso l'Europa Centro-Settentrionale, praticamente quasi sostituendo la precedente popolazione neolitica. Si sono espansi anche a Oriente, verso l'India settentrionale fino alla Cina, dove i loro resti mummificati furono ritrovati in tombe nel bacino del Tarim.

E' molto ragionevole pensare che furono questi popoli ad introdurre in Europa, ma anche in India e Cina le lingue indoeuropee. In Cina però sia le lingue indoeuropee che i loro portatori si estinsero.

In questo forum potrai trovare molte altre discussioni su questi argomenti.
 
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