CITAZIONE (leda77 @ 20/9/2016, 09:41)
In generale, la comparazione con oggetti che riportano segni simili e provenienti da aree limitrofe, e' sempre la strada migliore per identificare i significati e le funzioni alla base di un oggetto. Ammesso, ovviamente, che gli oggetti che fanno da paragone siano stati a loro volta identificati correttamente.
Lieto di rileggerti,
Leda.
Quel che dici è giusto. Ma la comparazione è stata davvero fatta con oggetti comparabili?
Che sia un pendente mi sembra ovvio, ma non viene usata un po' troppo frequentemente la "funzione di amuleto" o di "oggetto di culto"?
Che avessero amuleti e oggetti di culto (benché il concetto stesso di "culto" mi appaia improprio, in quell'epoca, almeno dal punto di vista antropologico) mi sembra un approccio ragionevole.
Ma è l'unico? Non lo utilizziamo forse, a volte, solo per nascondere a noi stessi la nostra incomprensione?
A volte può essere utile ricorrere al "pensiero laterale" teorizzato dal De Bono.
Capirai che la prima cosa che mi è venuta in mente, guardando l'oggetto, è stata di cercare un riferimento archeoastronomico... deformazione professionale
:-).
Ma non l'ho trovato, tuttavia la definizione di "amuleto", che non contesto, mi sta un po' stretta.
Cerco di spiegarmi: un amuleto è un oggetto che, in qualche modo, possiede la capacità di proteggermi da qualcosa. Ma per poterlo fare deve essere prima di tutto un "simbolo" e quindi ricordarmi un concetto, una funzione, avere una forma adeguata.
Tanto per fare un esempio: fino a un secolo fa a lato ai portoni delle case padronali si ponevano delle colonnine con aspetto inequivocabilmente fallico. La spiegazione ufficiale era che servivano a proteggere gli stipiti dall'urto delle carrozze, e più tardi delle auto, che entravano e uscivano. Ma quel simbolo è ancestralmente un augurio di fertilità... un amuleto. Lo stesso vale per le pigne a lato dei cancelli... oltretutto riconducibili a un ben preciso culto.
Si dice che sia un amuleto. Non lo contesto, ma mi chiedo: che cosa simboleggia?
Un disegno a caso? Allora non abbiamo capito proprio niente del lavori di Alexander Marschak (The Roots of Civilization) degli anni '70?
L'immagine indicata da
dceg si può agevolmente ingrandire con clik: appaiono cinque gruppi linee parallele che potrebbero essere dei sentieri prodotti dal passaggio frequente di animali, quattro di queste linee (ai bordi estremi dei gruppi) sono evidenziate da una serie di trattini perpendicolari ad esse che oggi saremmo portati a interpretare come steccati ma che probabilmente servono solo ad evidenziare dei sentieri rispetto agli altri e infine una linea centrale più profonda che vedo come il percorso fondamentale.
Ipotesi assurda? Forse. Ma ho cercato solo di far funzionare il mio anziano e malridotto cervello cercando di non fermarmi a spiegazioni... che non spiegano.
Sbaglio?