Ostraka - Forum di archeologia

Chiostro di Monreale, Chi può aiutare?

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view post Posted on 14/10/2016, 14:38
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La melagrana ha un significato specifico nell'iconografia cristiana. Ecco qui, ricordavo giusto! Sepoi sia davvero uan melagrana, non saprei, ci vorrebbero magari dei confronti.
La posizione della mano sinistra mi pare sia un gesto di benedizione, o sbaglio? O è il gesto di un orante? (Se fosse un vigile urbano però significherebbe ALT! :blush.gif:)
 
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view post Posted on 14/10/2016, 14:50

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CITAZIONE (Iconografia Chiostro di Monreale @ 14/10/2016, 15:12) 
...per quanto riguarda quella il soggetto vestito e quello che porta nella mano destra,penso che sia una melagrana! Che ne pensate?

Guarda, non avertene male ma io insisto: penso che la prima cosa da fare -prima di innamorarsi di una ipotesi piuttosto che di un'altra- sarebbe recuperare un prontuario sistematico di iconografia scultorea romanica (non solo la Provenza, ma anche l'Italia Settentrionale, la Francia interna e l'area pirenaica). Queste rappresentazioni possono talora essere non del tutto realistiche e tuttavia rigidamente ispirate a modelli precisamente "canonici".
E a quel punto -ora come ora non pretendo di dire che lo sia- per scrupolo andrei a guardarmi per bene come rappresentavano la pagnotta !
Poi c'è il gesto con l'altra mano, con una posizione precisa del pollice: secondo me anche per questo puoi sperare di trovare confronti potenzialmente illuminanti (per questo specifico dettaglio magari estenderei anche all'arte musiva coeva).

CITAZIONE (dceg @ 14/10/2016, 15:38) 
La posizione della mano sinistra mi pare sia un gesto di benedizione, o sbaglio? O è il gesto di un orante? (Se fosse un vigile urbano però significherebbe ALT! :blush.gif:)

In una raffigurazione fortemente simbolica la mano potrebbe essere innaturalmente ruotata proprio per far vedere bene come sono disposte le dita.
Penserei addirittura al gesto della consacrazione, però bisognerebbe riguardarsi come lo rappresentavano a quell'epoca precisa (nei rilievi e forse nell'arte musiva, come dicevo).

Lascerei perdere confronti con iconografie di epoche differenti; secondo me ce n'è in abbondanza di epoca coeva (anche senza per forza coinvolgere la melagrana).
 
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view post Posted on 14/10/2016, 14:56
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Dovresiti forse guardare qui:

Dictionnaire d'iconographie romane / Marc Thoumieu. Dessins de Noel Deney
Esiste anche un'edizione italiana:
Marc Thoumieu, DIZIONARIO D'ICONOGRAFIA ROMANICA, 1997

Non intendevo un raffronto iconografico, che giustamente ha significato solo in epoche e regioni culturalmente vicine, ma serviva a confermare che i miei ricordi erano non ancora tanto compromessi dalla senilità.

Edited by dceg - 14/10/2016, 16:24
 
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view post Posted on 15/10/2016, 15:18
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Altre tre foto, Milena puo spiegare di che si tratta.
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Iconografia Chiostro di Monreale
view post Posted on 16/10/2016, 10:34




Queste foto sono state fatte durante il restauro,come potete vedere vi sono gli impacchi per la pulitura! Come vedete ritroviamo le due figure ignude e un solo giovane
. Per quanto riguarda l'iconografia romanica,ho già prenotato un libro in biblioteca all'università e spero di andarci presto e spero di consultare quello suggerito. Invece, la pagnotta...lo sapete che,tra le tante ipotesi da me avanzate, é stata proprio quella della rappresentazione di un personaggio sacro? Che poteva essere Cristo ad esempio perché é come se benedicesse,ma devo guardare bene la posizione delle dita e fare una ricerca su di esse...io mi chiedo però una domanda..se fosse Cristo o un personaggio sacro,ha qualche significato o logica affiancarlo alle altre figure ignude? Scusatemi se magari faccio domande stupide e campate in aria :)
 
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view post Posted on 16/10/2016, 10:44
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Adamo viene rappresentato ignudo.
 
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view post Posted on 16/10/2016, 14:32

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CITAZIONE (Iconografia Chiostro di Monreale @ 16/10/2016, 11:34) 
..se fosse Cristo o un personaggio sacro,ha qualche significato o logica affiancarlo alle altre figure ignude? Scusatemi se magari faccio domande stupide e campate in aria :)

In questi complessi figurati romanici può capitare che gli accostamenti non abbiano molto senso (tranne che nelle lunette e negli stipiti dei portali e qualche volta nelle porte stesse, dove invece la costruzione programmatica solitamente è importante).
Preciso meglio: in giro per l'edificio e particolarmente nelle decorazioni di elementi prodotti pressoché in serie come i capitelli può capitare che gli accostamenti ispirati ad una logica all'interno di un ciclo di immagini si interrompano bruscamente per passare ad un ciclo differente anche in assenza di una contemporanea scansione architettonica forte nel monumento complessivo.
In altre parole può capitare che due iconografie inserite nell'edificio architettonico come consecutive saltino bruscamente da una logica di repertorio iconografico ad un'altra. Questo si vede bene anche in qualche grande rappresentazione musiva, dove l'intento di riempire omogeneamente lo spazio sembra prevalere su una partizione ferrea di campiture predeterminate secondo argomento.

Nondimeno faccio notare che se per ipotesi negli esempi in esame si trattasse di "Adamo e Noè" e poi di quel Melchisedec che citavo in un mio precedente invio (Melchisedec che in area francese è di solito rappresentato con il calice, ma in area peninsulare mi pare invece con il pane, controllare però) il repertorio sarebbe semplicemente il medesimo, quello delle grandi figure dell'Antico Testamento che prefigurano la venuta della salvezza.

Come ho scritto in precedenza non vorrei andare troppo avanti nell'innamorarmi di una interpretazione piuttosto che di un'altra senza prima un benefico ripassone di scultura romanica (del quale avrei bisogno io stesso, dal momento che da decenni non mi capita di occuparmene), però giusto per imbrogliare le carte del nostro ragionamento potrei osservare che in fondo le due figure nude potrebbero anche essere semplicemente la rappresentazione del giovane e del vecchio come simbologia delle due età, delle due ere, ovvero del tempo. Se una idea del genere possa essere fondata o meno lo si trova facilmente su qualche opera sistematica di iconografia romanica (ricordo vagamente che l'iconografia de "il giovane e il vecchio" possa forse essere attestata, ma onestamente non mi ricordo dove, né con quali aspetti di rappresentazione formale).
 
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view post Posted on 16/10/2016, 14:55

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CITAZIONE (dceg @ 16/10/2016, 11:44) 
Adamo viene rappresentato ignudo.

Sì, l'ultima coppia di immagini potrebbe essere persino leggibile come un prima e dopo (non solo la differenza fra la totale nudità e la parziale copertura, ma forse anche un tentativo di rappresentare una differente espressione del volto?)
 
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I am Mile
view post Posted on 17/10/2016, 16:38




Allora ho trovato un sito in cui potete vedere il Chiostro di Monreale ed esattamente il capitello in questione.http://http://cenobium.isti.cnr.it/monreale/capitals/E/E2Sh26
 
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view post Posted on 17/10/2016, 17:11
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view post Posted on 17/10/2016, 18:45

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Bellissimo sito.
Grazie!
Peccato solo che Moissac non sia illustrato altrettanto dettagliatamente, se non sbaglio.

Restando su Monreale ho dato una rapidissima scorsa agli altri capitelli del medesimo lato del chiostro e ancora più sommariamente a qualcuno di quelli degli altri lati (sono di nuovo di corsa più che non mai :rolleyes: )

Direi che il problema che mi ponevo riguardo la presenza o meno di continuità iconografica da un capitello all'altro sia del tutto destituito di fondamento.
Qui o la committenza ha lasciato "tema libero" o addirittura ci sono molte committenze, quasi una per manufatto, che incaricano maestranze sfacciatamente differenti per gusto stilistico, per abilità e per repertorio.
Per buttarla a ridere mi vien da dire che avessero anticipato di diversi secoli lo "Small Business Act" europeo :lol: :lol: :lol:

Guardando gli altri capitelli anche mi stupisce il fatto che noi abbiamo per le mani ben due casi di cadute di parti scultoree significative: ad un primo colpo d'occhio il confronto con lo stato di integrità degli altri esemplari mi fa sospettare (soprattutto per il caso del volto mancante) che possa esserci stato un evento non accidentale. Forse durante il restauro è stata presa in considerazione l'eventualità che ci sia un punto di impatto preciso all'origine del distacco?
 
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Iconografia Chiostro di Monreale
view post Posted on 17/10/2016, 19:49




Onestamente non ho mai pensato una cosa del genere ma non appena riprenderò i lavori,lo guarderò con occhi diversi! Il chiostro é stato fatto costruire per volere del re normanno Guglielmo II e grazie ad uno studio fatto dal Salvini, si sono individuati ben 4 o 5 maestri affiancati da un numero imprecisato di aiutanti ( infatti si nota assolutamente un dislivello di resa artistica ). Lo stesso Salvini si rese conto che non si seguì alcun programma artistico, infatti li classificò in base un criterio topografico e stilistico. Nel corso dei secoli ha subito diversi e significativi restauri,soprattutto nel fine 800 eseguiti dal Patricolo e non è detto che i capitelli sono nella loro posizione originaria,ma il contrario!
 
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view post Posted on 17/10/2016, 21:42
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Un sito davvero interessantissimo che offre possibilità fantastiche di indagine e confronto.
 
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I am Mile
view post Posted on 21/10/2016, 16:49




Allora, guardando meglio gli altri capitelli ho notato che uno è molto simile a quello in questione. Possiamo vedere però alcune differenze: la mano non è sicuramente di quel maestro ma sicuramente di qualche aiutante in quanto appare molto "artigianale", i soggetti sono nudi ma sono tutti giovani e ultima cosa abbiamo il serpente. Vi invito a guardare nuovamente il sito che nel post precedente vi ho suggerito e cliccare sul lato Nord, colonna 15!
 
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view post Posted on 22/10/2016, 08:58

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Lato Nord, colonna 15 dici?
Mmh, non sono molto d'accordo.

Certo che -a maggior ragione disponendo di uno strumento online del genere- sarebbe molto opportuno cercare dove possano essere nel complesso architettonico -se ve ne sono- capitelli con lo stesso stile e magari con qualche argomento per proporre di riconoscere addirittura una mano simile (con la complicazione che noi qui su questo Forum non conosciamo il meccanismo di commessa per quel contesto non possiamo prevedere a priori se la stessa mano possa corrispondere o meno a stili differenti in conseguenza della imposizione di un cartone preciso da parte del Committente, che tra l'altro nemmeno abbiamo idea se fosse uno o tanti .
Però intanto ci andrei molto, molto piano a parlare di maestri e di aiutanti finché non fosse chiaro anche lo schema organizzativo e di commessa di quell'antico cantiere (e magari anche l'excursus cronologico complessivo, perché è evidente che alcuni capitelli seguono una moda più antica ed altri più moderna, alcuni una maggiore idealizzazione fantastica, altri una cura nella rappresentazione naturalistica, ma queste cose capitano nel Romanico, chissà se qui riflettono anche distinzioni cronologiche oppure no).
Cautela!
Io qui onestamente una speciale relazione fra i due capitelli in esame come mia prima impressione non ce la vedo.
Sì, c'è in comune lo schema dell'inserimento delle immagini entro un intrico vegetale, ma è proprio pochino, anche perché -che io sappia- non è una grande particolarità nella miniature, nei mosaici e in parte nelle sculture di questo periodo.
Dal confronto a me sembrano al contrario prevalere gli aspetti di forte distinzione fra i due manufatti , sia nella resa dei dettagli minuti (quasi da scultura minore Milledue), sia soprattutto nel coraggio quanto a gestione dei sottosquadri, che caratterizzano il capitello 15 lato Nord rispetto al 2 lato Est del quale parlavamo prima.

Se vuoi fare il lodevole lavorone di scorrere gli altri capitelli del chiostro alla ricerca di confronti, secondo me dovresti prima scriverti su un pezzo di carta (a tuo personale uso e anche da correggere volendo strada facendo, ma che poi potrebbe diventare una bella nota metodologica al tuo lavoro) quali sono gli aspetti che, alla luce della tua conoscenza della storia dell'arte di quel periodo, ritieni significativi: la gestione del minore o maggiore rilievo, fino al sottosquadro? il maggiore o minore uso di ritocchi minuti sulla superficie finale? più a trapano o più a scalpello? il modo particolare di risolvere qualche difficoltà ricorrente, gli occhi per esempio? l'eventuale presenza o meno di tracce di finiture o piccole applicazioni metalliche, a piombo per esempio? etc. etc.

Anche il giudizio di artigianalità (in senso di minor levatura artistica) lo terrei per il momento sotto chiave: non sappiamo ancora abbastanza e alla fine del nostro ragionamento potremmo dover decidere che in realtà erano molte maestranze e tutte ugualmente artigiane, esecutrici di modelli iconografici selezionati da altri. Non sto affermando sin d'ora che sia così per forza, ma lo vedo come uno dei possibili esiti del tuo studio, rispetto al quale ancora servono argomenti a favore o contrari.
 
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56 replies since 13/10/2016, 21:42   778 views
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