Senza voler fare della inutile polemica, giusto per un esame di realtà, sul fatto che in passato non si sia fatta divulgazione se non "a domanda" non sono d'accordo.
Nella mia sezione e per quanto di mia competenza credo di averne fatta un bel po', solo che da parte di alcuni fondatori mi è stato esplicitamente chiesto di smettere. Il motivo? Ne avevo fatta a sufficienza...
Capisco che l'archeologia dell'America centrale abbia poco seguito in Europa in generale e in Italia in particolare, ma proprio per questo ho sempre cercato di promuoverne la conoscenza, in ogni sede a me accessibile.
Dato che nel frattempo ho allargato il mio orizzonte di studio, che resta sempre legato alla giada ma è andato ben oltre la sola America centrale, posso benissimo riprendere l'attività di divulgazione, allargandola a lavorazione e iconografia della giada in altre zone, sempre dal punto di vista archeologico, Cina in particolare...
A proposito, non c'entra con la giada ma con l'Oriente si, l'iconografia presente sul calderone di Gundestrup secondo me è un buon tema...
Sulle osservazioni riguardanti il progressivo smorzarsi di molti fora e il nostro attuale sistema sociale sono d'accordo.
Sarò anche ormai vecchio, ma mi fa sempre una impressione negativa entrare in un vagone ferroviario e vedere tutti i giovani "da soli", nel senso che o ascoltano musica con gli auricolari, o trafficano al computer nelle sue varie versioni, portatile, tablet o smartphone che sia. Salgono a gruppi, chiacchierando, sembrano amici o colleghi di studio, si siedono, zittiscono e iniziano appunto a trafficare... mah, ho passato 5 anni come universitario pendolare, con i mei amici e compagni di corso in treno studiavo, parlavo, commentavo le notizie del giorno...
Quando mi vengono questi pensieri, mi rimprovero dicendomi che sono pensieri "decadenti".
NEC DESCENDERE NEC MORARI!
Didattica direi proprio di no, divulgazione/informazione si. E questo non mi sembra escludere lo scambio ed il confronto.
Più che altro si tratta di decidere se si voglia un "circuito chiuso" oppure se si desideri maggiore partecipazione.
Credo che siamo altrettanto tutti d'accordo sulla seconda ipotesi, solo che come ho scritto non ho idea di cosa fare, oltre quello che ho già fatto (inserito l'indirizzo di Ostraka in tutti i mei blog, nelle mie pag. di FB, in un sito dell'Università di Trieste, in alcuni lemmi di Wiki...)
Il problema sembra stare nell'osservazione di
Ratapena, che mi venne fatta ancora 8 anni fa da un moderatore di un forum che andava per la maggiore, il quale aveva rinunciato all'incarico e alla partecipazione proprio perché la cosa richiedeva toppo tempo e impegno.
Meglio perché più sbrigativi FB e/o Twitter, un click su Mi piace e Condividi o 140 caratteri max sembrano essere più che sufficienti ai giovani d'oggi. E anche a molti meno giovani.
Così si diffondono quelle che un tempo, nel linguaggio burocratico di certi comunicati, venivano chiamate "notizie false e tendenziose", notizie incontrollate e incontrollabili, diffuse senza consultare le fonti, non documentate etc. etc.