Ostraka - Forum di archeologia

Archeologia e divulgazione online

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view post Posted on 18/1/2017, 15:36
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Debbo al nostro amico Perseo la segnalazione di questo interessantissimo articolo

Strategie di divulgazione dell'archeologia online: metodologie, strumenti e obiettivi. Dalla redazione del piano editoriale alla misurazione dei risultati

a cura di Antonia Falcone, Astrid D'Eredità, Domenica Pate e Paola Romi
pubblicato sul n.ro 27 della rivista Archeologia e Calcolatori, edita da CNR - DIPARTIMENTO SCIENZE UMANE E SOCIALI, PATRIMONIO CULTURALE - ISTITUTO DI STUDI SUL MEDITERRANEO ANTICO

Lo si può leggere qui

www.archcalc.cnr.it/indice/PDF27/17_%20D’Eredità_et_al.pdf
 
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view post Posted on 20/1/2017, 18:53
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CITAZIONE (Usékar @ 18/1/2017, 15:36) 
Debbo al nostro amico Perseo la segnalazione di questo interessantissimo articolo

Strategie di divulgazione dell'archeologia online: metodologie, strumenti e obiettivi. Dalla redazione del piano editoriale alla misurazione dei risultati

Effettivamente è interessante l'analisi che fa della situazione informatica.
Tuttavia non ho trovato alcun riferimento ai fora (contento, Usékar?), segno questo che tale strumento sembra in via di estinzione, almeno per quanto riguarda l'archeologia.
Ma questo è un forum.
Quindi bisogna che i quattro o cinque gatti che ancora, saltuariamente, lo frequentano decidano se affossarlo definitivamente o studiare strategie adatte a richiamare l'attenzione di un pubblico più vasto.
Si può fare?
Forse sì, anche se non si presenta come un'operazione facile.
Che ne dite?
 
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view post Posted on 20/1/2017, 19:12
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Non è la prima volta che affrontiamo l'argomento, già dall'inizio ci siamo posti il problema ma non abbiamo avuto idee brillanti :rolleyes: .
Vuoi dire che tu hai valide proposte? Ne sarei felice

PS: non avevo notato il particolare che hai sottolineato, a testimonianza che forse sono un buono shamano, ma il mio animale totemico non è l'aquila... :(
 
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view post Posted on 20/1/2017, 22:34
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apò ña spitha èni jinumèna aćà khàra

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Purtroppo i fora sono effettivamente in via d'estinzione. Io li bazzico da più di un decennio e molti, un tempo floridi, agonizzano. Il forum richiede riflessione, risposte meditate, tempi relativamente lunghi, in netto contrasto con le modalità sempre più frettolose, irriflessive e schizzate che vanno di moda.
 
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view post Posted on 20/1/2017, 22:46
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Sarei anch'io felice di proposte e ancor più di iniziative capaci a ridare vita al forum. Personalmente ho un'istintiva antipatia per facebook e compagnia bella, che non utilizzo se non raramente come mezzo di accesso a qualche sito. Proprio la rapidità, il "mi piace", mi paiono, ma è un pregiudizio perché non ne ho mai veramente fatto uso, superficiali e perituri. Il forum mi sembra più ponderato durevole. Ma forse comincio piano piano ad invecchiare...
Vedo che ratapena ha una posizione assai vicina alla mia.

Io appartengo ancora a quella generazione che passava nottate intere a discutere, magari con una bottiglia o più di una, e poi il giorno dopo non si sapeva bene di che s'era discusso. Ma era un modo diverso. Diciamo la stessa differenza che c'è tra un autoritratto, olio su tela, ed un selfie (orrore, ho usato una parola che aborro).
 
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view post Posted on 21/1/2017, 10:06
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Idee brillanti non ne ho neanche io.
Né è pensabile che vengano fuori come per magia dal Calderone di Gundestrup, ma possiamo cominciare col preparare il terreno per la semina e forse qualcosa ne nascerà.
Prima di tutto, a mio modesto parere, dovremmo porci una domanda che ritengo fondamentale:
"a che cosa o a chi serve (o vorrebbe servire) questo forum?"
Perché un conto è se la sua utilità sia di scambio e confronto di idee fra persone che condividono analoghi interessi, altro conto è se si voglia fare divulgazione e/o addirittura didattica.

Riguardo ai vostri commenti, non posso che condividerli pienamente, sia per la valutazione sostanzialmente negativa di ratapena sulla frettolosità del mondo contemporaneo dei media, sia soprattutto per la nostalgica analisi che ne fa dceg, forse perché apparteniamo alla stessa generazione, allo stesso mondo in fase di inesorabile estinzione a cui non accettiamo di arrenderci.
 
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view post Posted on 21/1/2017, 10:48
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Tra i sopravvissuti io sono certo il più vecchio, e non solo d'età: il forum era nato come Archeologia Italiana per iniziativa di un appassionato con lo scopo di fornire un luogo dove confrontare idee, dicutere, fornire informazioni e naturalmente con l'intento, o la speranza, di conquistare l'interesse di altre persone. Gli utenti sono sempre stati sia addetti ai lavori che dilettanti, quelli che io ho chiamato archeofili, rifacendomi al termine astrofili. Il froum ha avuto anche sempre l'intenzione di mantenere una base scientificamente corretta, rifiutando le teorie e ipotesi dei "fantacosi". Quando, se non erro nel settembre 2010 Archeologia Italiana, per scelta del suo fondatore, chiuse, un gruppo di utenti, anche qui misto, di cui io faccio parte, diede vita a Ostraka, mantenendone l'impostazione. Via via nel tempo il numero degli utenti e anche la presenza di amministratori e moderatori, per motivi diversi, non tutti a me noti, si è assotigliato, e il ricambio, a parte i nomi che compaiono anche qui, è stato minimo.
Lo scopo, per me è sempre lo stesso: principalmente informazione, discussione, confronto, in secondo luogo divilgazione, direi "a domanda", in quanto l'iniziativa in questo senso è ed era anche in passato assai ridotta.
 
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view post Posted on 21/1/2017, 14:35
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Senza voler fare della inutile polemica, giusto per un esame di realtà, sul fatto che in passato non si sia fatta divulgazione se non "a domanda" non sono d'accordo.
Nella mia sezione e per quanto di mia competenza credo di averne fatta un bel po', solo che da parte di alcuni fondatori mi è stato esplicitamente chiesto di smettere. Il motivo? Ne avevo fatta a sufficienza... :shifty: :rolleyes:

Capisco che l'archeologia dell'America centrale abbia poco seguito in Europa in generale e in Italia in particolare, ma proprio per questo ho sempre cercato di promuoverne la conoscenza, in ogni sede a me accessibile.
Dato che nel frattempo ho allargato il mio orizzonte di studio, che resta sempre legato alla giada ma è andato ben oltre la sola America centrale, posso benissimo riprendere l'attività di divulgazione, allargandola a lavorazione e iconografia della giada in altre zone, sempre dal punto di vista archeologico, Cina in particolare...

A proposito, non c'entra con la giada ma con l'Oriente si, l'iconografia presente sul calderone di Gundestrup secondo me è un buon tema...

Sulle osservazioni riguardanti il progressivo smorzarsi di molti fora e il nostro attuale sistema sociale sono d'accordo.
Sarò anche ormai vecchio, ma mi fa sempre una impressione negativa entrare in un vagone ferroviario e vedere tutti i giovani "da soli", nel senso che o ascoltano musica con gli auricolari, o trafficano al computer nelle sue varie versioni, portatile, tablet o smartphone che sia. Salgono a gruppi, chiacchierando, sembrano amici o colleghi di studio, si siedono, zittiscono e iniziano appunto a trafficare... mah, ho passato 5 anni come universitario pendolare, con i mei amici e compagni di corso in treno studiavo, parlavo, commentavo le notizie del giorno...
Quando mi vengono questi pensieri, mi rimprovero dicendomi che sono pensieri "decadenti".

NEC DESCENDERE NEC MORARI!

Didattica direi proprio di no, divulgazione/informazione si. E questo non mi sembra escludere lo scambio ed il confronto.
Più che altro si tratta di decidere se si voglia un "circuito chiuso" oppure se si desideri maggiore partecipazione.
Credo che siamo altrettanto tutti d'accordo sulla seconda ipotesi, solo che come ho scritto non ho idea di cosa fare, oltre quello che ho già fatto (inserito l'indirizzo di Ostraka in tutti i mei blog, nelle mie pag. di FB, in un sito dell'Università di Trieste, in alcuni lemmi di Wiki...)
Il problema sembra stare nell'osservazione di Ratapena, che mi venne fatta ancora 8 anni fa da un moderatore di un forum che andava per la maggiore, il quale aveva rinunciato all'incarico e alla partecipazione proprio perché la cosa richiedeva toppo tempo e impegno.
Meglio perché più sbrigativi FB e/o Twitter, un click su Mi piace e Condividi o 140 caratteri max sembrano essere più che sufficienti ai giovani d'oggi. E anche a molti meno giovani.
Così si diffondono quelle che un tempo, nel linguaggio burocratico di certi comunicati, venivano chiamate "notizie false e tendenziose", notizie incontrollate e incontrollabili, diffuse senza consultare le fonti, non documentate etc. etc.
 
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view post Posted on 21/1/2017, 15:06
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Ti chiedo scusa Usékar per non aver considerato i tuoi contributi, quelli che definii "trattateli", nella divulgazione, perché per me andavano, e vanno, ben oltre ad essa, sono informazione spesso specializzata, e non è questa una critica ma un apprezzamento; non sono di certo io ad averti invitato a smettere, a meno di non vaneggiare! L'argomento giada è per me interessante, oltre tutto è un materiale che amo molto e di cui posseggo diversi oggettini, sia giada, giadeite o che altro, di nessun pregio ma per me gradevoli.
Concordo con te sul l'idea che la didattica non sia cosa nostra, mentre divulgazione e informazione sì, per quanto possiamo. Con che esito? Non sono ottimista, ma i pessimisti raramente vengono delusi, e di solito positivamente.
 
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view post Posted on 21/1/2017, 16:46
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CITAZIONE (dceg @ 21/1/2017, 10:48) 
Tra i sopravvissuti io sono certo il più vecchio, e non solo d'età:

Guaglio' nun t'allarga'! Io sono nato almeno quattro anni prima di te e gli ultimi due sono stati i peggiori della mia vita :angry:. Ma ti riconosco l'anzianità di forum :rolleyes:.
CITAZIONE
il forum era nato come Archeologia Italiana per iniziativa di un appassionato con lo scopo di fornire un luogo dove confrontare idee, discutere, fornire informazioni e naturalmente con l'intento, o la speranza, di conquistare l'interesse di altre persone.

...omissis...
CITAZIONE
Lo scopo, per me è sempre lo stesso: principalmente informazione, discussione, confronto, in secondo luogo divulgazione, direi "a domanda", in quanto l'iniziativa in questo senso è ed era anche in passato assai ridotta.

Ok. Quindi queste sono le tue motivazioni... Non diverse, in linea di massima, dalle mie.
Sentiamo gli altri.
 
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view post Posted on 21/1/2017, 17:23
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CITAZIONE (Usékar @ 21/1/2017, 14:35) 
Nella mia sezione e per quanto di mia competenza credo di averne fatta un bel po', solo che da parte di alcuni fondatori mi è stato esplicitamente chiesto di smettere. Il motivo? Ne avevo fatta a sufficienza... :shifty: :rolleyes:

...
CITAZIONE
A proposito, non c'entra con la giada ma con l'Oriente si, l'iconografia presente sul calderone di Gundestrup secondo me è un buon tema...

Ottima idea, ma da trattare a parte: non lasciamoci distrarre.
CITAZIONE
Didattica direi proprio di no, divulgazione/informazione si. E questo non mi sembra escludere lo scambio ed il confronto.
Più che altro si tratta di decidere se si voglia un "circuito chiuso" oppure se si desideri maggiore partecipazione.
Credo che siamo altrettanto tutti d'accordo sulla seconda ipotesi, solo che come ho scritto non ho idea di cosa fare,

Ovviamente l'ipotesi della didattica era una provocazione.
Divulgazione/informazione, scambio, confronto: questa la tua opinione. Ok.
Quanto al "circuito chiuso"... beh, non sta a noi decidere: dipende da che cosa saremo in grado di realizzare.

E gli altri gatti?
Perché se siamo rimasti solo noi tre a preoccuparci del futuro di Ostraka allora tanto vale chiudere la baracca e incontrarci al bar del paese :cheers.gif:
 
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view post Posted on 21/1/2017, 17:31
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Perché se siamo rimasti solo noi tre a preoccuparci del futuro di Ostraka allora tanto vale chiudere la baracca e incontrarci al bar del paese

Peccato che i nostri paesi siano così distanti, sennò sarebbe proprio una buona idea!

D'altra parte tener aperta la baracca non costa nulla, io controllo regolarmente che succede o non succede, quindi lasciamola aperta e magari il miracolo avviene!
 
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view post Posted on 21/1/2017, 17:49
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (dceg @ 21/1/2017, 15:06) 
Ti chiedo scusa Usékar per non aver considerato i tuoi contributi, quelli che definii "trattateli", nella divulgazione, perché per me andavano, e vanno, ben oltre ad essa, sono informazione spesso specializzata, e non è questa una critica ma un apprezzamento; non sono di certo io ad averti invitato a smettere, a meno di non vaneggiare!

No, non vaneggi, non è arrivato da te l'invito in realtà perentorio... e debbo convenire che si è trattato a volte di informazione specializzata, quindi non molto utile alla vita del forum, è una osservazione che mi ha rivolto anche mia moglie, dato che il taglio di alcuni "trattatelli" non poteva dare luogo a un contraddittorio, a una discussione.
Il fatto è che anche per quelli che avrebbero potuto dar luogo ad una discussione, questo non si è verificato, a testimonianza di quanto ho scritto in precedenza e cioè che il tema "archeologia dell'America centrale" non ha molto seguito.

O meglio: hanno seguito gli argomenti da fantacosi, in altri fora ho avuto contraddittorio in merito, sono stato insultato, aggredito verbalmente, alcuni utenti "per causa mia" sono stati banditi... ma qui gli stessi argomenti non hanno "attaccato" pur avendo avuto molti contatti. Chissà perché

Concordo che berci una birretta assieme, come si usa adesso, o una boccia di quello buono, come si usava tra i miei compagni di corso e tra quelli di dceg, non è facile, anche se possibile, Napoli è magnifica.
Lo è anche Verona, ma la schiena di Righel... della zona di dceg so niente, bellissima la sua natia Trieste
 
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view post Posted on 21/1/2017, 19:08
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Anche qui il vino non manca; a poca distanza si fa un Blauburgunder (pinot nero) che non teme confronti, la Francia poi non è lontana, certi bianchi tedeschi sono ottimi e per chi non l'ha mai provalo, l'Eiswein, il vino dolce fatto con i grappoli vendemmiati al mattino a temperature di - 10 C e spremuti ancora gelati, può essere un'esperienza unica.

E la birra non manca di certo.

I tuoi trattateli, per loro natura, non potevano essere oggetto di discussione o contraddittorio, semmai di approfondimento.

Edited by dceg - 21/1/2017, 22:43
 
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view post Posted on 22/1/2017, 11:05
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CITAZIONE (dceg @ 21/1/2017, 17:31) 
D'altra parte tener aperta la baracca non costa nulla, io controllo regolarmente che succede o non succede, quindi lasciamola aperta e magari il miracolo avviene!

I miracoli possiamo farli solo noi... se ci riusciamo.
Comunque val la pena di tentare.
Abbiamo iniziato questa discussione in un fine settimana e questo, di per sé, è un errore: molti sono occupati in altre attività e magari non controllano la posta. Aspettiamo qualche giorno per vedere se ci sono reazioni.

CITAZIONE (dceg @ 21/1/2017, 19:08) 
Anche qui il vino non manca; a poca distanza si fa un Blauburgunder (pinot nero) che non teme confronti

Ecco! così rientriamo in topic con l'archeologia.
E' da un paio di mesi che è uscito un interessante libro di un archeologo napoletano, Flavio Castaldo, dal titolo "Storie di vini e di vigne intorno al Vesuvio" (Napoli, Intra Moenia, 2016). Tratta appunto la storia della viticultura e della vinificazione in epoca romana, soprattutto (ma non solo) in Campania. L'ho trovato molto interessante e ed estremamente ben documentato sia dal punto di vista archeologico che da quello storico.
 
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