Cossard parte secondo me correttamente: cerchiamo di ragionare come un "ignorante", un uomo della fine del paleolitico/inizio del neolitico che non ha tutte le "sovrastrutture mentali" che abbiamo noi oggi, nozioni di astrologia/astronomia, sovrapposizioni di concetti differenti, continua elaborazione della simbologia...
I paleolitici e i neolitici avevano pochissimi utensili ma molto tempo e spirito di osservazione.
L'osservazione del moto apparente del sole richiede almeno un anno e una notevole serie di ragionamenti per arrivare a immaginare che l'astro compia un percorso spiraliforme del quale la metà notturna non è visibile perché passa "sotto la terra".
Secondo me è più semplice pensare che si sia visto un andamento spiraliforme in alcuni apparenti asterismi stellari. Penso che di primo acchito, ben prima di vedere orse, aratri o mestoli, nelle due costellazione del nord celeste (orsa maggiore e minore) sia stato possibile vedere l'inizio di due spirali.
Questo, però, è un passo successivo all'entrata della spirale nell'immaginario simbolico, la simbologia della spirale deve essere iniziata molto prima e da osservazioni più banali.
La spirale è presente ovunque, in natura, a cominciare dalla superficie di quello che è un elemento indispensabile per la vita, l'acqua: i gorghi che si formano nell'acqua sono spiraliformi, le onde che si "arrotolano" assumono un andamento spiraliforme, se si getta un oggetto in uno specchio di acqua calma si formano cerchi concentrici, molto simili a una spirale.
Sono convinto che la spirale fosse inizialmente legata a culti dell'acqua e quindi della fertilità.
Non è un caso che alcune delle più antiche rappresentazioni siano legate al coito, come è il caso dei portelli tombali della necropoli di Castelluccio di Noto.
Ecco qui il portello della tomba n.ro 31, datata c. 2000 a.C.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/com...llo_tombale.JPGLa spirale rappresenta le ovaie e non è altrettanto un caso che motivi spiraliformi compaiano un po' ovunque, in Europa, all'interno di cavità inizialmente naturali ma fortemente modificate dall'uomo.
Si inizia da quelle maltesi, Hal Saflieni, Tarxien e altri, poi in Irlanda, in Sardegna, per es. Monte d'Accoddi dove ci sono stele con rappresentazioni simili a quelle di Castelluccio, a Gavrinis di fronte alle coste della Bretagna...
Guarda caso, tutti ipogei utilizzati anche come necropoli.
Quindi, culto dell'acqua e propiziazione della fertilità, culto dei morti, coito associato ai morti e dunque rigenerazione, se non proprio vita oltre la morte.
Ma anche sacralità del luogo, l'acqua sgorga da sottoterra e si trovano specchi d'acqua nella profondità delle grotte, luoghi abitati dalle divinità ctonie...
Nulla cresce nell'oscurità, anche il Sole è necessario alla fertilità, all'abbondanza, veneri del Paleolitico hanno le chiappe enormi, segno di abbondanza = sole sulle chiappe.
Ho superato abbondantemente la ventina di righe, mi fermo...