CITAZIONE (Righel @ 10/3/2017, 11:14)
CITAZIONE (§Karl§ @ 10/3/2017, 09:07)
L'archeoastronomia seria è cosa tutto sommato abbastanza recente e ancora piuttosto di nicchia,
Ok, mi state tirando per i capelli e mi costringete a cedere alla tentazione di ignorare qualsivoglia discussione sul significato archeoastronomico del complesso di Giza
.
Ho effettuato, tempo fa, dei controlli accurati su questo problema, sia dal punto di vista astronomico che da quello storico-culturale, come è di prassi in Archeoastronomia, e il risultato è:
1) L'orientamento delle facce della tre piramidi (soprattutto di quella di Cheope) secondo i punti cardinali è reale e corretto. Ma, a parte le oggettive difficoltà di costruire un monumento di quelle dimensioni rispettandolo, non era difficile da calcolare anche in tempi molto più antichi.
2) la posizione delle tre piramidi rispetta effettivamente la posizione, proiettata sul suolo, delle tre stelle della Cintura di Orione: Alnitak, Alnilam e Mintaka, come si possono vedere oggi anche a occhio nudo e, tutto considerato, come si potevano vedere anche nel 10.500 BP, visto che il
moto proprio di quelle tre stelle, in 10.500 anni, appare pressoché irrilevante a causa del'elevata distanza che le separa da noi.
3) tutto il resto (età della Sfinge, posizione del Nilo/Via Lattea, costellazione del Leone, ...) mi sembra solo frutto di una fantasia che tende ad adattare i fatti alla teoria e non la teoria ai fatti. Inoltre c'è da considerare che il sistema utilizzato dalla più remota antichità fino quasi ai giorni nostri (XVIII secolo) per riprodurre mappe del cielo prevedeva di osservare la "
sfera celeste"
dall'esterno di essa e non dall'interno, come facciamo noi. La conseguenza è che le mappe stellari antiche presentano un'inversione destra/sinistra rispetto a quello che noi, alzando gli occhi al cielo, vediamo... anzi,
vedremmo se non ci fosse l'inquinamento luminoso. Il che contribuisce a considerare velleitarie le teorie in questione.
Righel, perché ti arrabbi?
Sul punto 1 mi pare che siamo tutti d'accordo.
Sul punto 2, non posso addurre misurazioni effettuate personalmente, riporto quanto ho letto in merito e cioè che non sono d'accordo alcuni astronomi, come Andrew Collins, Ed Krupp e Anthony Fairall.
Gli ultimi due sostengono che durante l'epoca del Leone l'angolo tra le rette che idealmente congiungono le 3 stelle era compreso tra i 47° e i 50°, quindi abbastanza lontano dai 38° misurabili tra le rette ideali che congiungono le piramidi.
Quali sono i dati corretti?
A sua volta, Andrew Collins espresse lo stesso dubbio, affermando che le tre piramidi di Giza corrisponderebbero invece a un gruppo di stelle nella costellazione del Cigno, le cosiddette ali del Cigno (le stelle ε, γ e δ Cygni) la cui reciproca posizione, secondo lui, corrisponde alla perfezione con quella delle tre piramidi.
Altri astronomi, per es. Archie Roy, Percy Seymour, Mary Bruck e il tuo "amico" Giulio Magli
, citati da Bauval nella replica concessagli dalla BBC dopo la sentenza della Commissione di cui ho scritto, sosterrebbero (uso il condizionale perché è una affermazione di Bauval) l'esattezza della corrispondenza rilevata da Bauval.
Il 3° punto, lo dividerei in 2.
Per quanto riguarda la seconda parte, Krupp e Fairall contestarono a Bauval anche il fatto che l'angolo fosse "ribaltato", non tenendo conto della tua osservazione circa il punto di vista dell'antico osservatore.
Dato che è un fatto a me noto proprio in virtù dell'aver letto un po' di storia di questa diatriba, ho omesso di riportare questa contestazione, perché già brillantemente confutata in passato e quindi caduta.
Per quanto riguarda la prima parte, è proprio la mia stessa opinione, Bauval ha scelto l'epoca del Leone perché è quella che meglio si adatta ai suoi dati e soprattutto alle sue idee...
Conclusione, secondo me.
La posizione delle 3 piramidi rispecchia abbastanza fedelmente quella delle 3 stelle della cintura, non ci sono prove che ci dicano se è un caso o no.
L'averle volute in qualche modo legare ad una data così antica dipende dalla posizione della Sfinge, ma la cosa non regge.
Righel, una domanda: la magnitudo o meglio la brillantezza apparente (scusa il termine) delle 3 stelle coincide con la grandezza delle piramidi?
Mi spiego: la brillantezza apparente di Alnitak (piramide di Cheope) è maggiore di quella di Alnilam (Chefren) e a sua volta quella di Alnilam è ben maggiore di quella di Mintaka (Micerino)? Parlo di brillantezza apparente perché non credo che gli Egizi fossero al corrente del fatto che Alnitak è un sistema di 3 stelle e Mintaka un sistema di 6...
Se così fosse, questa potrebbe essere una prova a sostegno dell'ipotesi che le 3 piramidi siano la rappresentazione in terra della cintura.