Secondo me, si tratta di amarico, la lingua ufficiale dell'Etiopia
https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_amaricaFosse molto antico, potrebbe essere scrittura ge'ez, dalla quale è derivata quella dell'amarico. Ma a occhio, non mi sembra ge'ez, date una occhiata qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_ge%27ezIn particolare, credo si tratti di un "rotolo magico" etiope, qui alcune immagini
https://www.google.it/search?q=rotolo+magi...iw=1094&bih=495Per quanto ho letto, sono dei rotoli che i sacerdoti copti producono cominciando con il sacrificio di un montone o di una capra. Tesa, rasata, raschiata accuratamente, la pelle dell'animale diventa una pergamena.
Fino a qui, niente di particolare.
Il rotolo viene quindi tagliato a misura del corpo del malato per proteggerlo dalla testa ai piedi, ed un chierico scrive il testo, inserendovi il nome di battesimo del paziente, e lo alterna a delle immagini.
In genere, queste si trovano alle due estremità ma soprattutto al centro della pergamena e per esse sono usati principalmente due colori, il rosso ed il nero, anche se spesso non sono colorate ma solo disegnate, come nel caso in esame. Si tratta perlopiù di simboli apotropaici, occhi, croci ed angeli.
Direi che la figura disegnata su questa pergamena è proprio un angelo, visto che dietro le spalle sono disegnate delle specie di ali.
Il resto è interamente coperto da preghiere scritte, per difendere dal maligno e dagli spiriti.
Il rotolo, avvolto in un astuccio di cuoio, è portato al collo dal suo proprietario che sarà cosi protetto dagli spiriti maligni.
Ne segue che un rotolo intatto dovrebbe essere abbastanza lungo, anche se dipende dall'età del soggetto da curare e difendere: nel caso di un neonato o un bambino piccolo, non sarebbe poi così lungo.