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| Così a prima vista mi sentireri di proporre, per via di qualche indizio paleografico, che possa trattarsi di una scritta abbondantemente postmedievale (sospetterei fra fine XVIII e metà XX sec.) intenzionalmente alterata in epoca tendenzialmente coerente mediante sovrapposizione di scarabocchi al preciso scopo di renderla illeggibile. Tanto per capirci potrei buttare là che la vedrei bene come scritta anticlericale di epoca napoleonica o risorgimentale o immediatamente unitaria (soprattutto se fosse in un interno di un luogo espropriato ad ordini religiosi) o come scritta di propaganda fascista (particolarmente se fosse in un esterno visibile dalla strada o in un locale utilizzato come aula scolastica).
Se c'è un interesse serio a riguardo suggerirei una nuova ripresa fotografica al buio, irraggiando con luce di Wood (questo dovrebbe permettere di far risaltare eventuali rasure e con un po' di fortuna magari anche qualche differenza nel materiale scrittorio). Con l'occasione se ad una osservazione attenta risultasse che ci sono anche sovrapposizioni parziali di nuova tinteggiatura sopra alla scritta, (al momento non mi pare ma sempre utile controllare dal vero) potrebbe valere la pena di fare un tentativo anche con luce solo ultravioletta. Sto parlando di fonti di illuminazione di solito utilizzate da specialisti della documentazione fotografica per il restauro, ma che ingengnandosi un po' ed accontentandosi di risultati alla buona si possono rimediare in prestito anche da qualche artigiano impiantista o autoriparatore o qualcuno che opera nell'elettromedicale.
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