Certo, il danno è notevole, ma c'è da dire che la cosa ha fatto notizia solo perché l'informazione occidentale è focalizzata su quell'area per chiari ed evidenti motivi politici, nel merito dei quali non mi sembra il caso di entrare.
Ricordo solo che certi "interventi" dei turchi sono ricorrenti, con giustificazioni semplicemente ridicole, vedi caso degli Armeni, di cui ancora una volta solo la Francia sembra conservare memoria, forse perché gli emigrati armeni in Francia sono moltissimi e quindi il loro elettorato ha un certo peso... E sempre la Francia ha avuto notevoli interessi in Siria, che assieme al Libano e a una piccola parte della Turchia, fu mandato francese dalla fine della I GM al 1943.
Tornando al danneggiamento dei siti archeologici, porto solo qualche esempio di indifferenza pressoché generale.
Pochissima rilevanza è stata data al fatto che qualche giorno fa un camion ha gravemente danneggiato 3 geoglifi di Nasca
http://www.rds.it/rds-tv/video-news/peru-u...linee-di-nazca/Da quando la Dakar passa in quella zona e nelle limitrofe zone della Bolivia e del Cile, parecchi siti archeologici sono stati danneggiati e nel 2015 un concorrente motociclista italiano è stato arrestato dalla polizia cilena per questo motivo. E la stampa specializzata italiana, quella dedicata al motociclismo, l'unica che ne ha dato notizia, se ne è scandalizzata
https://www.insella.it/news/dakar-2015-cas...rilasciato-cileMa non è l'unico caso, relativo alla Dakar
https://www.direttanews.it/2012/01/03/rall...o-sudamericano/In particolare, le stesse linee di Nasca sono state danneggiate, per fortuna in maniera non grave, dagli automezzi degli spettatori...
La relazione annuale dell'UNESCO riferisce di continui danneggiamenti a siti archeologici, dell'ordine tra i 150 e i 200 ogni anno, ma la notizia ha scarsissimo risalto sui mezzi di comunicazione di massa.
Per esempio, la costruzione di grandi sbarramenti sui fiumi per dare origine a bacini che alimentano centrali idroelettriche causa la scomparsa di molti siti archeologici.
A parte il caso famosissimo della diga di Assuan, mi vengono in mente casi molto più recenti, come la diga sul Reventazón in Costa Rica, il cui bacino ha sommerso un bel po' di siti precolombiani, e la diga delle 3 gole, sullo Yángzĭ in Cina, il cui immenso bacino, il più grande mai realizzato, non solo ha sommerso una quantità di siti archeologici, ma pare stia anche causando terremoti e cambiamenti nel clima della zona.
Con questo, non voglio certo giustificare il caso in oggetto, solo riportarlo alle sue corrette dimensioni nell'ambito del panorama mondiale, nel quale non ultima è l'Italia, vuoi per incuria, vuoi per dolo (vedi recente caso di incendio del sito pugliese di Faragola, che fa il paio con quello altrettanto recente del sito precolombiano di Ventarrón, nel Perù settentrionale).