Salve a tutti
Vorrei segnalare questa pagina
http://www.lescienze.it/news/2018/04/28/ne...nomica-3958980/è un po' lunghetta, ma può valere la pena leggerla. Parla del rapporto non sempre "facile" tra specialisti di diversi campi, in questo caso tra archeologi tradizionali e genetisti. O meglio, forse più che facile, l'aggettivo corretto sarebbe "immediato".
Perchè a volte il rapporto è tale, non immediato. Come quello tra persone che non parlano la stessa lingua, pur dicendo cose molto vicine.
Voi che ne pensate? qual è il rapporto tra l'archeologia e le scienze più "dure"? O quale dovrebbe essere?
Ma ancora più a monte, l'archeologia dovrebbe essere considerata, oggi, una scienza in sè?
Personalmente a quest'ultima domanda, avrei sempre risposto di si, per il suffisso "-gia". :-)
Per il fatto che essa ha alla propria base, quello che è - quello che penso che sia - il cuore stesso della Scienza, ovvero misurare, confrontare, rapportare, prendere numeri.
Tuttavia, ricordo una discussione analoga, forse sul forum precedente (si, vi leggo da un bel po') e non tutti gli utenti erano d'accordo. Ed erano più propensi a considerarla una disciplina più umanistica.
Potrebbe essere che questo dilemma sia alla base del non banale rapporto con gli altri ricercatori (perchè, scientifici o umanistici che siano, sicuramente gli archeologici sono ricercatori)
A presto