Ostraka - Forum di archeologia

Dubbio, Olla biconica

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view post Posted on 25/9/2018, 16:47
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Misunderstood: The Silence of the Lambs!

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Buonasera, non ricordo se sono iscritto al vostro forum, però spesso accedo perché appassionato di archeologia. Vorrei comunque permettermi di porvi un quesito.
In un piccolo antiquarium campano ho visto questo vaso la quale dicitura non accenna altro che "età del ferro IX-VIII Secolo. Per mia curiosità ho provato a fare un confronto con cose viste in passato e penso che per la forma siano proto villanoviano. Voi cosa potete dirmi? Grz

Edited by Angio il Lupo! - 26/9/2018, 10:25

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view post Posted on 26/9/2018, 06:51

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Sono un po' di corsa, oltre a non essere proprio competente su quel genere di materiali, però se avessi dovuto buttare là qualcosa io (al netto delle limitazioni regolamentari di questo Forum che ci impediscono di esprimerci su autenticità, valore etc.) avrei detto proprio come dice il cartellino :B): ma senza andare così indietro fino al proto- come invece suggerisci tu (occhio a IX e non XI).
Inoltre contesti così meridionali del Villanoviano personalmente non li conosco quasi per niente, ma mi immagino che -come avviene in altre aree un po' periferiche- possano esservi localmente fenomeni di parziale attaccamento ad espressioni stilistiche più antiche dell'epoca effettiva, quindi l'esame potrebbe dover essere un po' più accurato della semplice individuazione di un solo aspetto fra decorazione o forma tipologica. Ci vorrebbe un vero esperto, non fa per me.
 
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view post Posted on 26/9/2018, 11:28
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Il cartellino così asserisce. All'antiquarium c'è chi mi ha detto appenninico,chi tombe a fossa, chi etruschi😳 e chi osci. Io non ci capisco nulla 😵 e non capisco perché non abbiano indicato una facies culturale. Mha!
 
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view post Posted on 26/9/2018, 14:15

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CITAZIONE (Angio il Lupo! @ 26/9/2018, 12:28) 
Il cartellino così asserisce. All'antiquarium c'è chi mi ha detto appenninico,chi tombe a fossa, chi etruschi😳 e chi osci. Io non ci capisco nulla 😵 e non capisco perché non abbiano indicato una facies culturale. Mha!

Ah, in quel senso lì! Forse avevo un po' frainteso la domanda.

La facies culturale potrebbero non averla indicata perché il contesto complessivo di rinvenimento potrebbe magari essere di individuazione problematica in un territorio "di confine".

La datazione proposta sul cartellino di IX-VIII sec. a.C. a me pare "a sentimento" e da non esperto di quella specifica epoca tutto sommato ben plausibile.

L'idea invece ventilata da te di ragionare se spostare verso la fine del secondo millennio (o addirittura qualcuno ti avrebbe messo la pulce nell'orecchio decisamente verso l'Appenninico) non mi convince (anche considerando cosa è culturalmente l'orizzonte che corrisponde al passaggio fra Bronzo e Ferro in quei territori campani che pure poco dopo sono caratterizzati da presenze decisamente villanoviane). Non sono un esperto, potrei sbagliarmi, ma mi sbilancio a dire con la dovuta prudenza che personalmente e come impressione su due piedi non vedo il motivo di andare tanto indietro per quello specifico reperto.

Che invece possa trattarsi di materiale tipologicamente riconducibile alle produzioni campano-villanoviane e localmente databile verso il IX-VIII sec. (o delle due addirittura anche appena un poco dopo) indipendentemente dall'avvenuto riconoscimento o meno in tale senso del contesto specifico di attestazione mi sembra una possibile affermazione che se la sentissi fare da qualcuno che ne sapesse appena più di me o la vedessi sul cartellino di anche solo un piccolo museo locale mi lascerebbe abbastanza convinto.

Gli Osci? Sì, beh, bisognerebbe avere le idee chiare -cosa che io non ho- sulle attribuzioni di specifiche culture materiali a specifiche popolazioni in quello specifico territorio nell'epoca che abbiamo detto.

Ma possibile che non ci sia qualcosa di pubblicato su quella necropoli di quel Campo Sportivo?
 
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view post Posted on 26/9/2018, 15:19
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No,ma spezzoni di ricordi della mia visita in questo posto mi hanno portato a ricordare che mi fu detto da un signore li presente che una studiosa francese avesse nominato tombe a fossa in quanto il posto ricade su una montagna che da un lato ha Pompei e dall'altro la valle del Sarno. In ogni modo tornerò appena possibile e mi informerò sulle novità e vi aggiornerò. ☺️
 
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view post Posted on 26/9/2018, 15:31
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Ho trovato nel vecchio cellulare un'altra foto

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view post Posted on 26/9/2018, 15:50

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Suggerirei:
C. ALBORE LIVADIE, La Campania media e la Penisola sorrentino-amalfitana dall’età del Rame all’età del Ferro: alcune situazioni a confronto, in F. SENATORE, M. RUSSO (a cura di), Sorrento e la Penisola Sorrentina tra Italici, Etruschi e Greci nel contesto della Campania antica, Atti della giornata di studio in omaggio a Paola Zancani Montuoro, I Quaderni di OEBALUS, Sorrento 2007, pp. 149-175.


Questa che trovi online è una complessa relazione tecnica di argomento solo parzialmente coincidente, ma alcune parti potrebbero essere di tuo interesse (per esempio pag. 20-ss): www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&e...xrh1a2YPJwlwhrc
 
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view post Posted on 26/9/2018, 16:04
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Bravo👍 il nome era Livadie👏
 
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view post Posted on 26/9/2018, 16:09

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Qui qualche altra indicazione in parole più semplici (ma terminiologicamente meno rigorose sotto il profilo tecnico) https://agerola.wordpress.com/2013/05/28/c...ria-di-agerola/
Vi emerge la distinzione fra i reperti delle differenti epoche attestati nel medesimo territorio.
 
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view post Posted on 26/9/2018, 16:22
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Si ci ritroviamo con il comune. Quindi campi d'urne, e quindi bronzo finale e non ferro giusto? E questa cultura pure manifestava nella ceramica le olle biconiche? Io per la vicinanza a pontecagnano pensavo al proto villanoviano! Devo informarmi meglio, sono molto curioso in merito, è un paese bellissimo.
Grazie della disponibilità, appena ne saprò di più se vi fa piacere vi aggiorno.
Grazie ancora,anche se ci sto capendo sempre meno perché ho una tale confusione in testa😱
 
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view post Posted on 26/9/2018, 16:35

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Quando dicevo di fare attenzione al fatto che non si tratta di un documento tecnico-scientifico terminologicamente rigoroso (come invece sono i due scritti che precedentemente citavo), ma di una spiegazione in parole semplici, mi riferivo appunto all'impiego non-tecnico dell'espressione "campo di urne". No: quella espressione in quella frase secondo me non va affatto intesa in stretto senso cronologico-culturale. Significa semplicemente tante tante sepolture ad incinerazione trovate vicine fra loro ;)

Diciamo che gli è un po' scappata: capito questo secondo me tutto il resto va a posto in maniera piuttosto ordinata.
 
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view post Posted on 26/9/2018, 17:08
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Appena trovo un po' di tempo leggero il file che mi hai indicato di Livadie. Quindi da come tu hai provato a spiegare è da quanto io ne possa capire le probabilità si avvicinano alla cultura delle tombe a fossa.
 
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view post Posted on 26/9/2018, 17:45

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Come cronologia penserei di sì (a parte che non sono sicurissimo di quanto e come si usi quella definizione nel linguaggio archeologico più moderno).
Ma nel nostro caso sono poi sepolture ad incinerazione, o no? Non sono inumazioni, dico bene?
Nel caso sembrerebbero avere a che fare con i Villanoviani, ma quanto a che fare? Ci vorrebbe un vero esperto, di quelle epoche e possibilmente di quelle zone.
 
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view post Posted on 27/9/2018, 06:44

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CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 26/9/2018, 16:50) 
Suggerirei:
C. ALBORE LIVADIE, La Campania media e la Penisola sorrentino-amalfitana dall’età del Rame all’età del Ferro: alcune situazioni a confronto, in F. SENATORE, M. RUSSO (a cura di), Sorrento e la Penisola Sorrentina tra Italici, Etruschi e Greci nel contesto della Campania antica, Atti della giornata di studio in omaggio a Paola Zancani Montuoro, I Quaderni di OEBALUS, Sorrento 2007, pp. 149-175.

E' consultabile gratuitamente sul sito web personale dell'Autrice:

www.alborelivadie.eu/wp-content/upl...o%20Livadie.pdf

Particolarmente utile dare una occhiata alla pag. 167 del cartaceo (pag. 30 del documento digitale).

" . . . La tradizionale ricostruzione della complessa vicenda del popolamento campano vede una drastica divisione tra la cultura “villanoviana” e la cultura locale delle tombe a fossa che si estende da Cuma alla valle del Sarno e alla penisola sorrentina e, sebbene con aspetti diversi, anche nelle zone interne. I nuclei “villanoviani” meridionali, caratterizzati in una prima fase da tombe ad incinerazioni e da una grande estensione insediativa, si distinguono (d’Agostino 1974) dall’aspetto culturale indigeno delle cosiddette “tombe a fossa”, rappresentativo di gruppi di agricoltori stabiliti in piccoli villaggi, con forme di organizzazione sociale molto semplici e con una scarsa coesione politica. Ma gli scavi in loc. Longola mostrano oggi un quadro ben diverso da quello delineato negli anni ’70, dal quale traspare un modello economico e sociale assai più complesso, attento ad una vasta programmazione territoriale con inserimento della comunità in un ambiente produttivo vivace, con scambi interregionali di materie prime e manufatti. "
 
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view post Posted on 27/9/2018, 16:07
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Ho letto sei stato molto utile e questa cosa la trovo molto interessante, devo approfondire in qualche modo. Grazie.
 
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