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| Nessun intento di pubblicità commerciale da parte mia (d'altra parte l'offerta sul mercato si sta così drasticamente restringendo di questi tempi che è quasi impossibile parlare dell'argomento in astratto senza fare riferimento ad un marchio preciso) e spero con questa scusante di rientrare nello spirito e nella lettera del regolamento del Forum.
E' ben noto a tutti coloro che lavorano sul campo il problema degli standard per documentazione fotografica e -per farla breve- la necessità di continuare a produrre (o a produrre anche) fotografia chimica, soprattutto da emulsioni invertibili (non sto a rivangare l'argomento, ma in buona sostanza le Soprintendenze che in Italia hanno fissato prescrizioni ai fini della consegna di una documentazione di scavo ritenuta idonea in termini di livello di equivalenza fra fotografia chimica e digitale sono del tutto una eccezione, le indicazioni ICCD con tutta la buona volontà e lungimiranza risultano ancora in termini problematici, qualche volta la documentazione su film è espressamente richiesta, in molti casi per chi produce documentazione irripetibile di cantiere rappresenta l'unico modo di porsi certamente al riparo da possibili successive contestazioni, etc. etc.)
Ora, con queste premesse, dopo mesi e mesi di penuria sul mercato seguiti alla cessazione di storiche produzioni da parte di marchi come da ultimo Agfa e considerata la non sempre eccezionale aderenza di buona parte delle esistenti produzioni Fuji al contesto specifico (mi riferisco per esempio alla resa cromatica dei verdi, fin troppo brillanti per i nostri contesti), qualcuno ha esperienze che vorrebbe condividere riguardo alla nuova Kodak e100 nel particolare ambito dello scavo archeologico?
Ci sono suggerimenti a riguardo o altre possibilità nell'ambito delle pellicole invertibili?
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