LA non ti arrabbiare se Curioso15 pone l'ennesimo quesito storiografico e gli rispondo...
Scrive a questo proposito Alberto Polso ne Il primo trattato tra Roma e Cartagine ( Pisa, 1892, copio e incollo, punteggiatura compresa):
"Polibio, com'è noto, riferisce il contenuto di tutti e tre i (
primi, 508/509, 406, 348, ndr) trattati, che vide incisi in tavole di bronzo nell'Erario degli Edili presso il tempio di Giove Capitolino, e del primo solo dichiara d'averlo interpretato con la maggiore esattezza, che potè, essendo scritto in una lingua tanto diversa da quella, che parlavano i Romani del tempo suo, che appena i più esperti ne capivano qualche cosa.
Un dubbio, che questo documento (
quello del primo trattato, ndr) non fosse proprio del 509, nacque innanzi tutto dal fatto , che Polibio, considerando ì consoli Giunio Bruto e Marco Orazio, da cui indica quell'anno, come i primi eletti al governo della Repubblica, discorda dagli Annali, che notano invece Giunio Bruto e Tarquinio Collatino; e il dubbio s' accrebbe anche di più per l'altra circostanza, che Polibio aggiunge, d'avere cioè quei due consacrato il tempio di Giove Capitolino e non Marco Orazio soltanto, come vuole la tradizione."
Mentre alcuni grandi storiografi ottocenteschi, in primis il Mommsen, dubitavano dell'attendibilità di questa versione, la maggioranza degli storiografi contemporanei (vedi Massimo Pallottino, per es.) è invece incline a considerare attendibile quanto riportato da Polibio e Varrone.
In genere, sono restio a consigliare la lettura dei lemmi di Wikipedia, soprattutto nella versione italiana, ma nella fattispecie mi sembra ben fatto ed esauriente, in particolare nel riportare i riferimenti bibliografici
https://it.wikipedia.org/wiki/Trattati_Roma-Cartagine