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Xīwángmù, l'Imperatore e Dōngfāngshuò

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view post Posted on 23/10/2019, 19:42
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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In cinese, quella stella si chiama Jīn niú xīng (in ideogrammi 金牛座) cioè Toro dorato.
Dovrebbe trovarsi in quella che per noi è la costellazione del Capricorno, precisamente β Capricorni (che oggi sappiamo essere una binaria...), mentre i due figlioletti della coppia vengono identificati in β e γ Aquilae.

Della leggenda c'è un'altra versione, molto differente da quella che ho tradotto in precedenza, stesse stelle, stessi amanti, ma altri notevoli protagonisti assieme a loro.
Quando avrò tempo, tradurrò anche quella versione.
 
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view post Posted on 23/10/2019, 19:43
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CITAZIONE (Usékar @ 23/10/2019, 18:11) 
Si riferisce alla stella detta Toro dai cinesi, che non c'entra con la nostra costellazione del Toro.
Appena ho un po' di tempo, rintraccio come la identifichiamo noi.

Ho provato a cercare in Rete, ma c'è una gran confusione tra Zodiaco, oroscopi, astrologia, astronomia, occidentale e cinese. Si fa riferimento in molti casi alla famosa supernova del 1054.
 
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view post Posted on 23/10/2019, 19:45
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Ci stiamo incrociando, evidentemente non hai ancora letto il mio ultimo intervento
 
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view post Posted on 23/10/2019, 19:48
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L'inconveniente di scrivere... più veloce della luce!
Ho letto ora la tua risposta, mi interessa conoscere anche l'altra leggenda.
Non sapevo granché dell'astronomia cinese, tranne l'avvistamento della SN1054, ma ora grazie a te sto imparando qualcosa.
 
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view post Posted on 23/10/2019, 19:55
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Lo svolgimento è più o meno lo stesso, solo che la storia "nuova" inizia in quello che chiameremmo Paradiso e c'entra anche Xīwángmù, la Grande Madre dell'Ovest.
A presto per quest'altra versione, forse domani ce la faccio.

Per ora, buonanotte, la mia giornata è iniziata alle 4:30... e domani più o meno...
 
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view post Posted on 24/10/2019, 11:12
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE
LuigiC
Non sapevo granché dell'astronomia cinese, tranne l'avvistamento della SN1054, ma ora grazie a te sto imparando qualcosa.

In realtà, debbo confessare la mia ignoranza in merito.
Tu almeno hai una buona conoscenza dell’astronomia e dei nomi che noi diamo alle stelle, io nemmeno quella, i dati relativi a come i cinesi chiamano le stelle e con quali delle “nostre” si debbano identificare, li ricavo da quanto trovo scritto in rete, e sono costretto a riportarli acriticamente… :( :rolleyes:
Per questo, ho chiesto l'intervento di Righel. Ovviamente anche il tuo è più che gradito, non l'ho chiesto fin dall'inizio perché entri nel forum più raramente... ;)

Ho trovata questa versione del mito in un sito che presumo, dall’inizio dell’indirizzo, appartenga all’Università di Harvard
https://projects.iq.harvard.edu/chinax/blo...ouble-seven-day

Il testo riportato in quella pagina ovviamente è in inglese, la traduzione è mia, non ho aggiunto né tolto alcunché alla storia, comprese le righe iniziali.
Ho solo eliminato alcune ridondanze nei nomi, dato che ogni volta che viene menzionato uno dei protagonisti, accanto al suo nome nella forma tradotta, appariva la sua scrittura in ideogrammi con relativa trascrizione in Pinyin.
Ho conservato questa forma solo la prima volta che ciascun nome appare nel racconto.
Ho aggiunto qualche nota, che appare in questa forma […, ndt ], quanto compara tra ( ) è già così nel testo in inglese.
Nel testo viene sempre nominata la dea Wáng Mǔ: si tratta di una forma abbreviata e moderna, normalmente nei testi vecchi e antichi compare come Xīwángmŭ, lett. Madre che è re in occidente. Tuttavia, il suo nome completo è lunghissimo, rinuncio a trascriverlo.

Mi spiace anche di non riuscire a trovare, nella mappa dei caratteri che ho a disposizione, l'esatta trascrizione pinyin di alcuni di essi, che appaiono sdoppiati, la vocale e poi l'accento tonico, come in questo caso Qǐqiǎ.



La festa di Qīxì jié

La festa di Qīxì jié (七夕節), nota anche come Qǐqiǎo jié (乞巧節), cade il settimo giorno del settimo mese lunare e celebra la storia d'amore del Mandriano (牛郎, niúláng) e della Giovane Tessitrice (織女, zhīnǚ.) Il mito del Mandriano e della Tessitrice è considerato uno dei quattro classici del folklore cinese.

La storia inizia in cielo, dove la Giovane Tessitrice (conosciuta anche come la stella Vega) e il Mandriano (conosciuto anche come la stella Altair) erano entrambe stelle celesti.
Si innamorarono profondamente. Tuttavia, questo amore era proibito e quando la Regina Madre dell'Ovest (王母 Wáng Mǔ) lo scoprì, si infuriò, bandendo la stella Mandriano sulla terra, come immortale. La Giovane Tessitrice, sua nipote, venne obbligata a tessere continuamente, con seta celestiale, per formare le nuvole nel cielo.

Sulla terra, la stella Mandriano rinacque in una famiglia di agricoltori. Tuttavia, i suoi genitori morirono quando era ancora giovane, lasciandolo al fratello maggiore e alla moglie del fratello che lo mandò via con solo un vecchio bue. Il Mandriano e il suo bue così si fecero strada nel mondo con solo l'un l'altro per compagnia.

Un giorno un gruppo di fanciulle celesti chiese alla Regina Madre dell'Ovest Wáng Mǔ il permesso di visitare un lago nel regno mortale chiamato Lago Bilian (碧蓮 池, bìlián chí). Essendo di buon umore, la Regina Madre d'Occidente Wáng Mǔ concesse loro il permesso di andare.
Sentendosi dispiaciute per la Giovane Tessitrice, supplicarono la Regina Madre di permettere anche alla Tessitrice di andare anche lei. La Regina Madre d'Occidente, pur con riluttanza, fu d'accordo.

Lo stesso giorno, il vecchio bue, che in realtà era la stella Toro d'oro (金牛 星, Jīn niú xīng), improvvisamente parlò, stupendo il Mandriano che non lo aveva mai sentito parlare prima. Il vecchio bue disse al Mandriano: "Devi andare al Lago Bilian oggi. Lì troverai i vestiti di alcune fanciulle celesti vicino alle rocce. Mentre nuotano nel lago devi prendi quello rosso e nascondilo da qualche parte.La proprietaria dei vestiti acconsentirà a diventare tua moglie."

Una volta che il Mandriano riuscì a superare lo shock, fece come il bue aveva ordinato e raccolse la veste rossa dalla pila di vestiti dalle rocce.
Le fanciulle celesti, vedendo l'umano, si gettarono in fretta sui vestiti e fuggirono spaventate nella loro dimora celeste.
Era rimasta solo una fanciulla celeste, la Giovane Tessitrice. Il Mandriano si avvicinò alla Tessitrice e le chiese di essere sua moglie in cambio del suo vestito. Dopo aver visto il Mandriano, ella lo riconobbe come la Stella Mandriano, di cui era ancora profondamente innamorata. Quindi, felicemente accettò di sposarlo.

La Celestiale Fanciulla e il Mandriano furono così felicemente sposati per un bel po'di tempo. Col tempo ebbero due figli, un figlio e una figlia.
Purtroppo, la loro felicità non durò per sempre. Il vecchio bue un giorno morì.
Prima di morire il bue disse al Mandriano di nascondere la propria pelle, che avrebbe permesso al Mandriano di volare in cielo. Con rincrescimento, seppellirono il bue e fecero come esso aveva detto.

Nel frattempo, la Regina Madre dell'Ovest scoprì che la Giovane Tessitrice aveva sposato il Mandriano, rimanendo sulla terra. Ordinò immediatamente alle guardie celesti di riportare la Tessitrice dal mondo mortale.
Le guardie celesti si precipitarono giù e afferrarono la Giovane Tessitrice.
Ella non potè fare altro che andare con loro.

Il Mandriano, ricordando le parole del Bue, afferrò immediatamente i loro due figli e li seguì.
Quando stava per raggiungere la Giovane Tessitrice apparve la Regina Madre dell'Ovest e con un'onda del suo fermacapelli [era a forma di forca, ndt] creò un fiume impenetrabile [la Via Lattea, ndt] tra la Giovane Tessitrice e il Mandriano e i loro figli. Furono costretti a guardarsi a vicenda, impotenti, attraverso la Via Lattea (銀河 yínhé) [yínhé significa Fiume d’Argento, è il nome che i cinesi da sempre danno a quella che noi chiamiamo Via Lattea, ndt.]

Colpiti dal dolore, piansero senza sosta. Alla fine gli dei furono toccati dal loro dolore e alla fine anche la Regina Madre dell'Ovest provò compassione per gli amanti.
Commossa dal loro amore, la Regina Madre d'Occidente accettò di consentire loro di riunirsi una volta all'anno, il settimo giorno del settimo mese lunare.
In questo giorno le gazze avrebbero volato per formare un ponte attraverso la Via Lattea per consentire alla Giovane Tessitrice e al Mandriano (e ai due bambini) di riunirsi per il giorno.

Ancora oggi possiamo vedere nel cielo il fiume come la Via Lattea, la Tessitrice come Vega e il Mandriano come Altair.
 
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20 replies since 11/10/2019, 16:18   143 views
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