Ostraka - Forum di archeologia

Amitinum, Città scomparse?

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view post Posted on 21/10/2019, 16:26

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CITAZIONE (UniversoParallelo @ 21/10/2019, 17:02) 
. . . ho preso contatti col Gruppo Archeologico Latino Latium Vetus sezione Cornicolana, ma non ho fatto il suo nome per evitare di fargli fare brutta figura :D

Spero che si riveli una bella soluzione: come in tante organizzazioni le Associazioni di Volontariato possono rivelarsi più o meno vulcaniche nel rispondere allo stimolo di nuove proposte e più o meno accoglienti verso chi le contatta per la prima volta sulla base del banalissimo motivo di chi casualmente ti capita di trovarci dentro in quel preciso momento. Questo lo dico solo perché tu non ti disilluda troppo duramente se non scattasse l'innamoramento a prima vista, ma considera che in linea di massima tu dovresti trovare della gente come te e come noi: tanta passione, tante provenienze diverse, qualche anziano che ne sa a pacchi anche se ha sempre fatto altro nella vita, qualche studente della materia che muove i primi passi, etc. etc.

Comunque puoi dirglielo tranquillamente che abbiamo parlato di loro (e del loro territorio) su questo Forum.

Un'altra vecchia discussione nella quale avevamo toccato l'argomento "cartografia storica" e che forse potrebbe piacerti è questa: https://ostraka.forumfree.it/?t=76929317
 
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view post Posted on 22/10/2019, 16:53
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Ho passato un paio d'ore, questa mattina presto, a scandagliare la rete, mi sono letto parecchi vecchi e nuovi lavori nelle lingue con le quali ho dimestichezza.

Il materiale che ho trovato, sempre composto da 1 o 2 righe al massimo (per questo ho potuto fare in fretta...), è soprattutto in tedesco, ma inevitabilmente tutti gli autori, italiani, germanici e francesi (in lingua spagnola non ho trovato alcunché) liquidano Amitinum in pochissime parole, che suonano più o meno così: se ne conosce il nome, era nel Lazio, non si hanno altri particolari.
Pochi aggiungono che viene citata da Plinio in N.H. e che lui la colloca nei Monti Curniculani.
Solo 2 autori germanici ottocenteschi, oltre a quelli che avevo già rintracciato e segnalato, aggiungono la notizia della lapide, senza trascriverne il contenuto, uno di questi sostiene trattarsi di Amiternum.

Fine.

Credo che nella letteratura consultabile gratuitamente in rete non si possa trovare proprio altro.
Mi resta la curiosità di sapere cosa ne ha scritto Karl Julius Beloch nel suo Römische Geschichte Bis Zum Beginn Der Punischen... etc. e/o in Der italische Bund unter Roms Hegemonie, i due lavori non sono disponibili per una lettura gratuita. L'autore visse a lungo in Italia, per cui a volte viene citato come Carlo Giulio Beloch...
 
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UniversoParallelo
icon1  view post Posted on 22/10/2019, 17:08




Grazie LA e Usékar per il continuo ed apprezzatissimo contributo.
Poi il Gruppo Archeologico Latino Latium Vetus sezione Cornicolana non mi ha più risposto.

Mi chiedo cosa possa far sparire un centro abitato, a tal punto da non suscitare più in nessuno neppure il solo interesse a parlarne.

Forse perché è stato abbandonato in epoca arcaica e da subito considerato totalmente inutile e scomodo, oppure perché se ne è volutamente perdere traccia?
La seconda ipotesi ovviamente va scartata, perché sarebbe da film di avventura alla Indiana Jones.

Seppure avesse avuto qualche materia prima da esportare, sarà stato immediatamente sottomesso da città più forti, senza dover scomodare Roma, tra Corniculum e Medullum con Palumbus sul terzo fronte (sempre ammesso che davvero si trovasse su Poggio Cesi, è più una mia fissazione che reale ipotesi, tanto che so quasi di offendervi continuando a proporla), bisognava essere molto tenaci per non restare schiacciati.

Ho trovato qualcosa sui due libri che hai citato:
https://openlibrary.org/works/OL6555297W/D..._Roms_Hegemonie

devo registrarmi, dal lavoro ora non posso.

https://books.google.it/books?redir_esc=y&...ume&q=amiternum

in questo caso non ho trovato cenni su Amitinum, mentre si cita più volte Amiternum, anche in questo caso dovrei leggere meglio :)


Saluti!!!
Marco :)
 
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view post Posted on 22/10/2019, 19:45
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Ho espresso una mia curiosità, perché ho trovato nel lavoro di un altro tedesco, Robert Werner (Der Beginn der Römischen Republik, pag. 417, https://books.google.it/books?id=ZZBdDwAAQ...mitinum&f=false) la citazione, a proposito di Amitinum-Amentinum, di un passaggio di Beloch credo nel Römische Geschichte: è siglato K. J. Beloch R. G. S. 599 167, ma non viene trascritto il relativo testo.
Credo che R. G. S. si riferisca appunto al titolo di quel lavoro, i due numeri successivi non li capisco, forse si tratta di pagine e/o di note nel testo.
 
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view post Posted on 22/10/2019, 19:57
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S. = Seite, pagina.
 
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view post Posted on 22/10/2019, 21:48
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Karl Julius Beloch, Römische Geshichte bis zum Beginn der punischen Kriegen, Berlin u. Leipzig, 1926


Stando all'indice viene citato in Etruria Ametinum (pagina 563). A pagina 167 sono trattate piccole città scomparse in territorio romano, tra cui Amentinum, a pagina 599 si cita Antinum.

Le indicazioni a pagina 563 sono quelle più interessanti. Se occorre posso tradurle.

Ho trovato il volume digitalizzato e consultabile nella biblioteca universitaria di Costanza:
www.digishelf.de/objekt/bsz435423223/1/LOG_0000/

Edited by dceg - 22/10/2019, 23:27
 
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view post Posted on 22/10/2019, 22:39
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Ecco il testo di pagina 563:
BelochRG563
 
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view post Posted on 23/10/2019, 06:16
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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Secondo Beloch, ci sono altre 2 citazioni: Ametinum in CIL VI 2404 e Curator Ametinorum in X 6440.

Prosegue dicendo che Amentinum, stando a Plinio, si sarebbe trovata nella VII Regio, e viene elencata tra le città scomparse del Lazio.

Sempre secondo Beloch, anche la citazione di Amiterninae in Vitruvio dovrebbe essere emendata in Ametinae (non ho tempo in questo momento per trovare il passo di Vitruvio.)

Poi prosegue, scrivendo che questo territorio dovrebbe trovarsi al confine tra tra Etruria e Lazio, sulla riva destra del Tevere, nell'antico territorio romano o in quello veiente.

Quindi, secondo Beloch, non sui Cornicolani, ma più a nord ovest?
 
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view post Posted on 23/10/2019, 06:27

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Urca.
Nella Settima e non nella Prima.

Come trovare online le iscrizioni del CIL l'abbiamo già visto (all'inizio di questa discussione, per esempio, ed in altre precedenti). Sarebbe da tirarsi giù tutte quelle menzionate.

A questo punto però piacerebbe moltissimo anche controllare cosa dice esattamente l'enciclopedia Pauly,Wissowa che abbiamo appena visto citata. Purtroppo mi sembra difficile che sia gratutitamente sul web.
 
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view post Posted on 23/10/2019, 06:57

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Invece forse c'è. Però guardateci voi (provando sotto le differenti varianti) perché io sono di corsa: https://ia600202.us.archive.org/2/items/PW...Bd_I_1893-4.pdf
(credo a pag. 944 del digitale, col. 1841 del cartaceo).
 
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view post Posted on 23/10/2019, 07:31
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 23/10/2019, 07:27) 
Urca.
Nella Settima e non nella Prima.

Bisognerebbe capire come Beloch è arrivato a situarla lì...
 
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UniversoParallelo
view post Posted on 23/10/2019, 11:07




CITAZIONE (Usékar @ 23/10/2019, 07:16) 
...
Quindi, secondo Beloch, non sui Cornicolani, ma più a nord ovest?

Si conosce il nome capenate del villaggio che c'era prima di Arignanum?

La ricerca così si sposterebbe dai monti Cornicolani al monte Soratte...


Saluti!
Marco :)
 
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view post Posted on 23/10/2019, 13:29

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CITAZIONE (Usékar @ 23/10/2019, 08:31) 
CITAZIONE (LAVORI ARCHEOLOGICI @ 23/10/2019, 07:27) 
Urca.
Nella Settima e non nella Prima.

Bisognerebbe capire come Beloch è arrivato a situarla lì...

Sempre di corsa, non riesco a guardarci; ma scommetto che ha a che fare con il contesto originario entro il quale si trovano i brevi passi di Plinio che abbiamo riportato all'inizio della nostra discussione e che vengono da tutti solitamente citati.
Di cosa stava parlando Plinio prima e dopo quella frasetta?

La sto un po' buttando là, eh.

Comunque vi suggerisco di ricontrollare, perché di sfuggita mi è sembrato che la Pauly,Wissowa propendesse forse diversamente. Non sono sicuro.
 
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view post Posted on 23/10/2019, 13:50
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Usékar - Usékol: lo shamano Talamanca

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A parte che, come giustamente suggerisce LA, si dovrebbero andare a cercare tutti i riferimenti citati e leggerseli per benino, in particolare quanto scrive Beloch nelle varie pagine indicate da dceg, beh, Wiki non mi piace, ma leggete quanto qualcuno ha scritto a proposito di Regio VII e Plinio il Vecchio:

Amitinum (città scomparsa tra Soratte ed il Tevere)

https://it.wikipedia.org/wiki/Regio_VII_Etruria

Mi sono andato a rileggere Plinio, III, dal 50 al 52, di cui ho già trascritto il 51 - 52.
Includendo il 50, si deduce chiaramente che gli Amitinenses si trovavano nella Regio VII

[50] Adnectitur septima, in qua Etruria est ab amne Macra, ipsa mutatis saepe nominibus. Umbros inde exegere antiquitus Pelasgi, hos Lydi, a quorum rege Tyrrheni, mox a sacrifico ritu lingua Graecorum Tusci sunt cognominati. primum Etruriae oppidum Luna, portu nobile, colonia Luca a mari recedens propiorque Pisae inter amnes Auserem et Arnum, ortae a Pelopidis sive a Teutanis, Graeca gente. vada Volaterrana, fluvius Caecina, Populonium, Etruscorum quondam hoc tantum in litore. [51] hinc amnes Prile, mox Umbro, navigiorum capax, et ab eo tractus Umbriae portusque Telamo, Cosa Volcientium a populo Romano deducta, Graviscae, Castrum Novum, Pyrgi, Caeretanus amnis et ipsum Caere intus m. p. VII, Agylla a Pelasgis conditoribus dictum, Alsium, Fregenae, Tiberis amnis a Macra CCLXXXIIII p. intus coloniae Faliosca, Argis orta, ut auctor est Cato, quae cognominatur Etruscorum, Lucus Feroniae, Rusellana, Seniensis, Sutrina. [52] de cetero Arretini Veteres, Arretini Fidentiores, Arretini Iulienses, Amitinenses, Aquenses cognomine Taurini, Blerani, Cortonenses, Capenates, Clusini Novi, Clusini Veteres, Florentini praefluenti Arno adpositi, Faesulae, Ferentinum, Fescennia, Hortanum, Herbanum, Nepet, Novem Pagi, Praefectura Claudia Doroclodi, Pistorium, Perusia,Suanenses, Saturnini qui ante Aurini vocabantur, Subertani, Statonienses, Tarquinienses, Tuscanienses, Vetulonienses, Veientani, Vesentini, Volaterrani, Volcentani cognomine Etrusci, Volsinienses. in eadem parte oppidorum veterum nomina retinent agri Crustuminus, Caletranus.

Vero è, come avevo notato in precedenza, che questo passo sembra in contrasto con quanto si legge nel successivo 68

[68] In prima regione praeterea fuere in Latio clara oppida Satricum, Pometia, Scaptia, Politorium, Tellena, Tifata, Caenina, Ficana, Crustumeria, Ameriola, Medullum, Corniculum, Saturnia ubi nunc Roma est, Antipolis quod nunc Ianiculum in parte Romae, Antemnae, Camerium, Collatia, Amitinum, Norbe, Sulmo,

Tra l'altro, elencando quei siti, parla di clara oppida, città famose... tanto famose che di Amitinum non è rimasta traccia alcuna... e continno a ritenere la lapide del 27 d.C. CIL VI 251, di soli 50 anni antecedente la N. H. pliniana, troppo vicina allo scrittore nel tempo, per pensare che Plinio non sapesse nemmeno più dove fosse situato il luogo in essa citato.
 
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view post Posted on 23/10/2019, 15:08

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CITAZIONE (Usékar @ 23/10/2019, 14:50) 
. . . elencando quei siti, parla di clara oppida, città famose... tanto famose che di Amitinum non è rimasta traccia alcuna... e continno a ritenere la lapide del 27 d.C. CIL VI 251, di soli 50 anni antecedente la N. H. pliniana, troppo vicina allo scrittore nel tempo, per pensare che Plinio non sapesse nemmeno più dove fosse situato il luogo in essa citato.

Guarda che per uno scrittore classico perchè talune città del Lazio antico fossero clarae poteva tranquillissimamente bastare che ne avesse parlato in qualche episodio (magari di quelli un po' epici che ancora a quel tempo si studiavano da bambini mandandoli a memoria, o roba del genere) un qualsiasi antico scrittore repubblicano (a noi ahimè non pervenuto) come potrebbe magari essere stato, tanto per buttare là un nome, un Quinto Ennio negli Annales o un qualcun altro di quel genere.
 
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