Benché sia riuscito a trovare alcuni lavori nei quali si parla di questi coni, nessuno di quelli che ho rintracciato cita le fonti archeologiche o letterarie antiche da cui sono ricavate le notizie riportate a proposito di questi oggetti.
Questa pagina è la più esauriente in merito che sono riuscito a rintracciare, in essa viene citata la divinità Nefertum come legata alla fabbricazione dei profumi. Vi si legge che i coni compaiono nelle raffigurazioni a partire dalla XVII dinastia e che erano cosmetici per i capelli o simbolo e promessa di rinascita, affermazione quest'ultima che quadra con quanto abbiamo letto finora a proposito dei coni di Amarna
https://books.google.it/books?id=13RgDwAAQ...ofumato&f=falseDato che nelle raffigurazioni compaiono spesso sulla testa di partecipanti e servitori ai banchetti, in questo caso appare plausibile l'interpretazione di essi come appunto diffusori di profumi atti a coprire l'odore del sudore e delle pietanze servite.
Però, essi compaiono spesso anche sulla testa di personaggi raffigurati come partecipanti a cerimonie funebri, il che credo abbia portato alla seconda interpretazione.
In sostanza, entrambe sembrano plausibili per le classi alte, quelle che potevano permettersi tombe decorate con begli affreschi.
Un articolo, in italiano tradotto dall'originale dell'edizione USA, sui due coni rinvenuti nelle tombe di Amarna si legge qui
https://www.nationalgeographic.it/storia-e...i-antichi-egiziqui, l'originale in inglese
https://www.nationalgeographic.com/history...DC904EEE22D68AECome ha giustamente osservato Righel, si tratta di tombe di "comuni" e l'articolo ben osserva che in questo caso disponiamo di pochissime informazioni riguardo le loro usanze. Di conseguenza, l'interpretazione del significato di questi coni è per ora induttiva.
Dato che compaiono sul capo dei due defunti e sembra che siano stati costituiti di pura e sola cera d'api, è plausibile l'ipotesi che si tratti di oggetti auguranti la rinascita.
Non a caso, secondo me e seguendo questa ipotesi intrpretativa, sono a forma di cono e sono posti sulla sommità del capo, forse a simboleggiare una via di uscita dello spirito vitale verso l'alto, una specie di psicodotto.
Il fatto che l'analisi dei resti ossei porti a ipotizzare che le due defunte (? nb: per quanto ho potuto leggere, i resti rinvenuti in una delle due tombe non hanno per ora consentito di stabilirne il sesso nè l'età precisa, benché vengano definiti appartenenti a un individuo più giovane della donna di 29 anni) fossero delle ballerine è suggestivo e chissà che anche quei coni non fossero legati alla loro attività in vita.