CITAZIONE (Righel @ 1/3/2020, 12:40)
Chi ha detto/scritto/dimostrato che i corpi fossero mummificati?
La mummificazione è un processo complicato e lungo. Anche a distanza di un millennio ed esposto a varie cause di deterioramento, dovrebbe lasciare tracce evidenti. Io, nelle foto, non le ho viste.
CITAZIONE (dceg @ 1/3/2020, 12:54)
In effetti si è parlato di mummificazione, magari nota da altri reperti, ma quel che si vede nelle foto sono ossa, per di più sparpagliate e non in situ, senza traccia alcuna di altra materia organica, quella appunto che nei processi di mummificazione si conserva e che li caratterizza.
Io, per parte mia, ho parlato di mummie perché tutte le testate giornalistiche parlano del rinvenimento di "mummie" nel sito di cui stiamo discutendo. E' certo possibile (anzi, possibilissimo) che sia stata fatta una cattiva comunicazione giornalistica, ma è anche altrettanto possibile (o, anche qui, possibilissimo) che gli archeologi abbiano dato una interpretazione un po' troppo frettolosa del contesto, sulla base delle sole fibre rinvenute nelle grotte. Che i resti scoperti siano ossei è chiaro a tutti, si vede bene dalle foto; ma questo non credo implichi affatto che non potesse trattarsi in origine di individui mummificati.
Per quel (poco) che ne so, la mummificazione è infatti un processo abbastanza complesso (e certo non standardizzato), per cui, a condizioni ben precise, un corpo tende a conservare almeno in parte i suoi tessuti.
Le mummie più famose sono certo quelle egizie, che di solito sono giunte ben conservate fino a noi, ma che hanno anche subìto in antico un particolare tipo di trattamento e di sepoltura, che ne hanno favorito il mantenimento (rimozione degli organi interni, immersione nel natron, imbalsamazione con resine, inserimento di tamponi, bendaggio e chiusura in casse, oltre a questioni di clima e microclima); tuttavia, non ci sono solo quelle egizie, e nella casistica delle "mummie" possono rientrare anche corpi che non hanno subìto questo particolare trattamento conservativo indotto: esistono infatti anche "mummie naturali" (come i cd.
bog bodies, ossia le "mummie di palude", rinvenute nelle torbiere di mezza Europa), mummie ottenute per semplice disidratazione o sommaria imbalsamazione, mummie originatesi per azione del ghiaccio e ancora altri casi.
Io non sono certo un esperto, ma immagino che la mummificazione di un corpo non sia garanzia per lo stesso di rimanere più o meno integro nei secoli. Quando visitai il Museo Egizio del Cairo, nel 2012, ricordo di aver visto anche alcune teche contenenti i resti di un almeno individuo un tempo mummificato, ma del quale (vuoi per un procedimento di imbalsamazione non corretto, oppure per il trattamento non proprio "ortodosso" del cadavere, all'indomani della riapertura della tomba) non restava nulla più che le ossa.
A memoria, mi pareva di ricordare un cartellino con il nome del faraone Akhenaton (XVIII Dinastia), e, da una breve ricerca online, credo di averlo effettivamente rintracciato:
https://it.wikipedia.org/wiki/Smenkhara#L&...netico_del_2010. Si tratta del cranio di una mummia maschile, rinvenuta nel 1907 nella tomba KV55 e identificata inizialmente dagli egittologi come il faraone Smenkhara (successore di Akhenaton), ma che esami di laboratorio successivi, condotti nel 2010, hanno identificato come più probabilmente appartenente ad Akhenaton, il celebre "faraone eretico" del Nuovo Regno. Ora, se di Akhenaton (o di chiunque fosse questa mummia) è rimasto oggi niente più che il cranio, non vedo per quale motivo di un gruppo di salme di Guanches - mummificate magari in modo assai meno sofisticato, e rimaste esposte nel tempo all'azione di fauna necrofaga ed agenti atmosferici - non possano essere rimaste similmente solo le ossa.
Ciò premesso, confesso anche che, a quel che mi ricordavo, i Guanches mummificavano sicuramente i loro morti, ma non sapevo se in effetti questa fosse anche l'unica pratica di sepoltura testimoniata nel piccolo arcipelago. Facendo una breve ricerca, ho trovato che gli abitanti delle Canarie erano soliti rimuovere gli organi interni dai cadaveri e lasciar poi disidratare naturalmente i corpi al sole, per avvolgerli infine in pelli di capra e riporli entro grotte, ma ho anche appreso che questa non era l'unica modalità di sepoltura adottata dagli indigeni: in altri casi, dovrebbero infatti essere testimoniate anche l'imbalsamazione con resine locali e la successiva sepoltura in grotta o sotto un tumulo, o ancora la semplice inumazione in grotta o in fossa terragna, senza alcun trattamento del corpo. Qualcosa, come al solito, si può leggere su Wikipedia (anche se senza grandi spunti bibliografici):
https://it.wikipedia.org/wiki/Guanci#Riti_funerari.
In ogni caso, ribadisco quel che ho detto prima: la presenza di una o più mummie nel contesto sepolcrale di Gran Canaria (indiziata magari dal recupero di fibre o frammenti di sudari antichi) non implica necessariamente che
tutti gli individui del sito sepolcrale fossero stati mummificati in origine.
CITAZIONE
Una lancia va forse però spezzata, a mio avviso, anche al ragionamento di Usékar, quando giustamente si chiede come fanno gli archeologi a esser certi che tutti i defunti fossero stati mummificati e avvolti in stuoie: la giacitura delle ossa in modo tanto caotico e disordinato, la presenza di un numero così elevato di defunti, l'incertezza nella datazione dei resti, le cause non ancora chiare della morte di ciascun individuo e la (apparente) rarità dei frammenti dovrebbe imporre una certa prudenza nel fare queste affermazioni, perché, di fatto, cosa sia avvenuto in quel sito noi non lo sappiamo con assoluta certezza.