Buongiorno a te!
Le due lauree in effetti presentano due piani di studio che, per esami, in parte si sovrappongono: penso per esempio agli esami di Storia greca, Storia romana, Letteratura greca e Letteratura latina - anche se poi occorre forse vedere anche il tipo di curriculum (tutti i laureati LM-2 sono ugualmente "archeologi", ma chi viene dal curriculum preistorico, ad esempio, credo che nel settore filologico non abbia lo stesso numero di crediti maturati da un classicista...).
Oltre alle somiglianze, tuttavia, ci sono poi senza dubbio anche notevoli differenze: in primis la partecipazione ad attività di scavo, che per i laureandi in archeologia è obbligatoria, mentre per quelli in filologia credo possa essere un'occasionale esperienza, per cui tuttavia immagino che debbano fare una specifica richiesta di inserimento fra i tirocini.
Inoltre, il fatto che alla conoscenza della storia concorrano entrambe le discipline non significa affatto che le due figure di archeologo e antichista siano per questo intercambiabili a livello lavorativo: l'archeologo, come hai detto tu, per formazione è più improntato allo studio dei materiali antichi, mentre il filologo è più legato al documento storico scritto.
Online ho trovato queste due pagine dal sito dell'Università degli Studi di Catania, che mi pare sintetizzino abbastanza bene i vari sbocchi occupazionali per entrambe le lauree magistrali (ne ho cercati anche sui siti di altri atenei, ma le indicazioni che ho trovato lì erano molto più nebulose...):
LM-2:
www.unict.it/sites/default/files/f...Archeologia.pdf.
LM-15:
www.unict.it/sites/default/files/f...%20classica.pdf.
Non posso escludere che qualcosa a livello di sbocchi possano esserselo perso anche loro... ma mi sono sembrati i modelli più chiari e completi fra quelli visionati: noterai anche tu che c'è una bella differenza negli sbocchi occupazionali teoricamente previsti per queste due figure.