Qualcuno ne ha mai sentito parlare? Questa è Choquequirao, Chuqi K'iraw cioè Culla dell'Oro, in lingua quechua, la lingua degli Inca, simile nelle strutture a Machu Picchu, ma molto meno accessibile e con incredibili terrazzamenti, costruiti per coltivare il necessario al sostentamento della piccola comunità religiosa che l'abitava
Venne costruita probabilmente alla fine del XIV sec. o agli inizi del XV, sotto il governo dell'Inka Pachacùtec. In questo sito, quando scoppiò la guerra fratricida tra Huascàr, autoproclamatosi Inka e controllore della capitale Cusco (Qosqo, in lingua quechua), e Atahualpa, fratello maggiore di Huascàr, legittimo Inka assente da Cusco perché in viaggio di presentazione come nuovo Inka ai confini dell'attuale Ecuadòr, si rifugiarono i membri della famiglia reale, che Huascàr voleva sterminare. Vennero assediati dai guerrieri di Huascàr e rimasero isolati e dimenticati al momento della conquista di Pizarro. Probabilmente, si trasferirono nella mai rintracciata ultima capitale degli Inka, Villcabamba, città "sepolta" nella giungla amazzonica, della via di accesso alla quale Choquequirao costituiva forse il posto di controllo, oltre ad essere un importante centro religioso. Della piccola città si perse la memoria fino ai primi del XVIII sec., ma venne effettivamente resa nota ai "bianchi" solo nel 1909, quando la raggiunse Hiram Bingham.
Una galleria di immagini, notare nelle foto in fondo come su una serie di terrazzamenti, forse quella riservata alla coltivazione di foraggio, con pietre bianche siano stati rappresentati i lama
Si può raggiungere solo a piedi, con una camminata di due giorni, partendo da Cusco, ecco come
Hiram Bingham passa per lo scopritore di Machu Picchu, che in realtà era sempre rimasta frequentata dai Quechua superstiti, tanto che furono alcuni indigeni ad accompagnarvelo. Inoltre, un avventuriero e trafficante di reperti archeologici, il tedesco, Augusto Berns, fin dal 1867, col benestare del governo peruviano, aveva iniziato a spogliare delle cose più preziose questa città. Anche a Choquequirao Bingham fu accompagnato da indigeni Quechua, a dimostrazione che essi ben conoscevano i siti patrimonio della loro antica cultura.
In effetti, nemmeno io lo conoscevo fino a 2 gg addietro. Del resto, la cosa è comprensibile, data la difficoltà di accesso. Speriamo che rimanga così, perché per sfruttare la notorietà di Machu Picchu ne stanno combinando di tutti i colori. A parte i voli in elicottero, per trasportare i turisti, cosa che ha causato già almeno un incidente causa guasto ad un elicottero, a perte questo, dicevo, nella strettissima valle sottostante, lungo il fiume Urubamba, hanno costruito una serie di alberghi e altri sono in costruzione. Questo sta causando notevoli danni ambientali, compreso l'inquinamento delle acque del fiume. Inoltre, dato che la valle, come ho scritto, è strettissima, le violente piene del fiume hanno già causato crolli.
Speriamo che Choquequirao non subisca la stessa sorte.
