Benritrovata
Il dubbio che ti affligge credo sia comune al 99% dei neolaureati in archeologia (e in generale nelle discipline afferenti alle varie classi di laurea nei BBCC)... quindi non sei la sola (e già questo dovrebbe farti sentire risollevata...!).
Innanzitutto, a mio avviso dovresti cominciare col chiederti "cosa ti piacerebbe fare nella vita" - che è ben diverso da "cosa ti interessa": premesso che, oggigiorno, tante persone fanno più di un lavoro per mantenersi, gli interessi potrai continuare comunque a coltivarteli tranquillamente in privato, e magari potrai anche intrecciarli con il tuo lavoro (se sarai brava e "multitasking")... ma la professione vera, di solito, è un'altra cosa.
Se vuoi procedere nel settore dell'archeologia, è (quasi) d'obbligo almeno un diploma di specializzazione post-lauream o, in alternativa, un dottorato di ricerca (dunque devi mettere fin da subito in cantiere almeno altri 2/3 anni di studio). Questo perché, come forse già saprai, i due titoli post-lauream indicati sono necessari per il tuo inquadramento professionale e per l'accesso a certe posizioni o ruoli lavorativi nell'ambito dei concorsi pubblici e in talune attività da libero professionista.
Intraprendere, per esempio, un percorso specifico nel settore dell'archeologia, magari declinandolo fin dall'inizio in ambito museale o in quello della comunicazione, oppure ancora nel campo delle tecnologie 3D, potrebbe essere un modo non solo per te per crescere ulteriormente (sul piano intellettuale e professionale), ma anche per non precluderti alcuna strada lavorativa per il futuro. Al momento ho la sensazione che percorsi di studio specifici nei settori della comunicazione, delle tecnologie e del management museale, pur esistendo ormai da qualche anno, possano non essere del tutto consigliabili, se non come approfondimenti personali: mi sembra infatti di capire che, anche se prodotti da una università statale, questi titoli siano di per sé ancora troppo poco spendibili per i loro detentori, soprattutto per certi concorsi pubblici (forse perché sono "troppo avanti" rispetto all'apparato burocratico italiano e alla concezione stessa che il nostro Paese ha del suo Patrimonio culturale).
In alternativa, puoi anche scegliere di tagliare i ponti con l'archeologia e provare a buttarti totalmente su uno di questi settori (museologia, comunicazione culturale, tecnologie applicate ai BBCC)... ma se già, come anche tu dici, si tratta di ambienti in cui è difficile trovare lavoro, devi abituarti fin da subito all'idea che restare confinata nel solo settore archeologico sarebbe allora come ritagliarsi "una nicchia nella nicchia" (poco consigliabile, specie con i tempi che corrono...). Dovresti quindi cercare di ampliare il tuo campo di interesse a tutto il comparto culturale, andando oltre la mera archeologia e includendo anche l'arte medievale moderna e contemporanea, oppure ancora magari le biblioteche, gli archivi etc.
In ogni caso, una "strada sicura" nel settore culturale a mio avviso non c'è proprio (ma perché, esiste in altri settori?), e in tutte le vie che sceglierai di imboccare, molto sarà demandato sempre alla tua determinazione nel voler arrivare a una certa posizione o ruolo lavorativo. Quindi il mio consiglio è di fare innanzitutto chiarezza con te stessa, rispetto a quello che vorresti fare nella vita, e da lì valutare quale possa essere, di conseguenza, la strada migliore da prendere, per poi imboccarla con tanta determinazione, spirito di sacrificio e buona volontà. Io credo che questa nostra società, così "liquida" e incerta, possa in realtà rivelarsi d'aiuto per gli "audaci", anche nell'inventarsi nuovi tipi di lavoro, intercettando le tendenze e i bisogni delle comunità attuali, anche in forza dei mezzi di cui esse dispongono e con cui i loro componenti si esprimono (è così che sono nate, in un mondo iperconnesso, le figure dell'
influencer e del
social media manager, che molto devono ai settori del marketing e delle scienze delle comunicazioni).
Spero di esserti stato d'aiuto con queste mie personali riflessioni
Ti saluto, ricordandoti un'ultima cosa: avere molti interessi non è affatto un punto di debolezza (anzi); l'importante è cosa riesci a trarne di buono per la tua vita.
In bocca al lupo!
Edited by Perseo87 - 15/5/2020, 08:30