Scelta Magistrale archeologia

Buonasera Giulia.

Al di là della (forse scontata) osservazione che coniugare archeologia del Vicino Oriente e archeologia ellenistica non dovrebbe essere difficile, poiché potresti studiarti per esempio il profilo urbanistico di una o più città dell'Oriente greco (così da infilarci dentro pure gli aspetti topografici che ti interessano), non so dirti molto di archeologia subacquea... e molte delle materie che citi, almeno a Firenze, le ho affrontate solo alla Scuola di Specializzazione...

Quindi, forse, nel tuo caso è meglio cercare oltre l'area fiorentina

Mi scuso Monetario, mi ero perso questa domanda.

Non so a quali difficoltà facessero riferimento i siti che hai consultato, ma credo dipenda molto da settore a settore, e da studio a studio: può essere difficile, per esempio, scavare in determinati territori o contesti, racimolare gli strumenti e i finanziamenti per operare a pieno regime, accedere ad alcuni materiali segregati in qualche magazzino polveroso... Tuttavia, lo studio archeologico in sé, più che difficile, secondo me è appunto complesso, nella misura in cui l'approccio che occorre adottare deve aiutare a raccogliere tutti i dati disponibili, affinché concorrano nell'insieme a fornire una ricostruzione del passato il cui margine di lacunosità e incertezza sia il più possibile ridotto.

Nello studio di una scultura, ad esempio, occorre avere un buon bagaglio di conoscenze, che senza dubbio rendono complessi lo studio dell'opera e la ricostruzione del contesto che un archeologo è chiamato a effettuare: occorre avere, per esempio, nozioni di stile artistico e di iconografia, per inquadrare a livello cronologico e tipologico il manufatto; conoscere il tipo di materiale in cui è stato prodotto e le relative tecniche di esecuzione; sapere in caso se e quali analisi far effettuare sul reperto da un punto di vista archeometrico (e che tipi di indicazioni esse possano dare); valutare la presenza di iscrizioni sulla superficie, che aiutino a comprendere al meglio la natura dell'opera (e questo presuppone dunque alcune nozioni di epigrafia e lingua antica); ancora, sapere se ci siano dati di scavo, per ricostruire il contesto di ritrovamento e tentare di definire luogo di collocamento originario e funzione del manufatto che si sta studiando... Tutta questa mole di dati non è ovviamente semplice da gestire: è per questo che oggi si tende infatti a privilegiare il lavoro in equipe, dove più esperti concorrano allo studio di un dato reperto attraverso le loro differenti specializzazioni.
Spero di aver più o meno risposto alla tua curiosità

Sì, avevo inteso

Infatti io, che sono studente Ph.D. e mi sto occupando di scultura greca e magnogreca in marmo, ti ho dato un parere diretto relativo al tipo di ricerca che devo affrontare quotidianamente.