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Nuovi studi sulla datazione

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view post Posted on 3/6/2020, 17:06
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Uno studio pubblicato recentemente riporta i risultati di indagini condotte su reperti del sito di Sindos, situato a circa 30 chilometri ad ovest di Salonicco, in base ai quali la datazione dei periodi Protogeometrico e Geometrico andrebbe anticipata di almeno mezzo secolo, se non di un secolo e mezzo.
Qui l'articolo: https://journals.plos.org/plosone/article?...al.pone.0232906

Edited by Perseo87 - 4/6/2020, 14:32
 
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view post Posted on 4/6/2020, 14:04
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- Γνῶθι σεαυτόν -

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CITAZIONE (dceg @ 3/6/2020, 18:06) 
Uno studio pubblicato recentemente riporta i risultati di indagini condotte su reperti del sito di Sindos, situato a circa 30 chilometri ad ovest di Salonicco, in base ai quali la datazione dei periodi Protogeometrico e Geometrico andrebbe anticipata di almeno mezzo secolo, se non di un secolo e mezzo.

Non conoscevo questo studio nello specifico, ma mi era già noto l'annoso dibattito in merito alla (scarsa) affidabilità delle attuali cronologie della ceramica greca. Temo però di non essere il più titolato qui per rispondere adeguatamente alla questione posta dagli autori di questa ricerca.

Il problema del metodo dello stile - che, pur con tutti i suoi limiti, ha rappresentato il primo, storico strumento di ripartizione delle grandi "stagioni" dell'arte greca da parte di Winckelmann - è che, purtroppo, aiuta sì a dare un valido inquadramento della cronologia di un manufatto, ma poi (almeno secondo me) rischia di diventare talvolta più incerto e opinabile, man mano che si cerca di scendere nel dettaglio (io me ne sto sempre più rendendo conto sul versante della statuaria in marmo, ma non ho difficoltà a credere che anche in campo ceramico e ceramografico valga lo stesso ragionamento...).

I capisaldi per la realizzazione di un sistema di cronologie assolute in area egea e italica sono storicamente rappresentati dalle liste reali egizie (ripartite in dinastie sulla base della più tarda opera di Manetone) e dalla cronologia delle fondazioni coloniali greche in Sicilia e Magna Grecia (così come tramandataci da Tucidide e da altri storiografi greci): le prime dovrebbero aver permesso di creare griglie cronologiche per la ceramica micenea coeva (che ha poi aiutato a datare anche alcuni contesti dell'età del Bronzo in Italia), mentre la seconda dovrebbe aver guidato, a sua volta, la periodizzazione della ceramica greca d'età storica (soprattutto per quanto concerne le produzioni medio e tardogeometriche, e per quelle protocorinzie).

L'avvento delle tecniche di indagine chimico-fisiche ha ovviamente messo in discussione tutta questa impalcatura (che per certi versi potrebbe esser stata di per sé un po' ballerina). Tuttavia, a quel che sapevo io, anche queste tecniche di datazione hanno poi bisogno di essere a loro volta calibrate con l'ausilio di altri metodi (come quello della dendrocronologia), che aiutino ad abbattere il naturale range di errore a cui le indagini radiometriche sono per loro natura soggette (anche perché, nel caso specifico, fra retrodatare una ceramica di 50 anni e retrodatarla di 150 anni, un po' di differenza ce ne corre...).
 
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view post Posted on 4/6/2020, 14:37
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In effetti l'articolo ella rivista da cui ho preso la notizia considera il problema della calibrazione, per quanto ne so essenziale con tutti i metodi di datazione. Purtroppo naturalmente la datazione dendrocronologia è solo possibile laddove ci sia materiale ligneo disponibile, e ben sappiamo che il materiale organico assai spesso deperisce sino a scomparire.
 
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2 replies since 3/6/2020, 17:06   48 views
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