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Nell'ambito della mitologia greca, il mito senza dubbio più famoso è quello che descrive la nascita dal Caos primigenio degli dèi degli elementi naturali (e cioè Ghè/Gaia, la terra; Erebos, l'abisso senza luce; Nyx, la notte). Questi antichi dèi, con l'aiuto di Eros (qui inteso come forza primordiale dell'amore, e non ancora come il capriccioso figlioletto di Afrodite), si costituiscono infatti come la prima generazione delle divinità greche, ossia i genitori dei futuri Titani (dominati da Crono e da Rea, e legati al più noto mito della nascita di Zeus).
In Grecia esistevano comunque almeno altre due versioni differenti del mito della creazione: una doveva essere nota almeno a Omero, il quale tuttavia non la illustra, ma si limita a sottintenderla nei suoi poemi. In questa versione sappiamo solo che all'origine di tutti gli dèi sarebbe stata immaginata la coppia divina formata da Oceano, signore del grande fiume/mare dal corso circolare, che cinge tutte le terre emerse, e la Titanessa Teti, sua sposa.
A questa narrazione si aggiunge poi anche una particolare versione "orfica" del mito cosmogonico, che attribuisce invece la nascita di tutto ciò che esiste all'azione di un dio creatore chiamato ancora Eros (ma talvolta anche Fanete, lo splendente, o Protogono, il primo nato): questa figura sarebbe nata da un uovo covato dalla dea Notte, dopo che, nella forma di un grande uccello dalle ali nere, essa si era unita al dio del vento.
Purtroppo molti di questi miti ci sono giunti in frammenti, o come citazioni indirette all'interno di altri testi, e quindi non ne abbiamo un'idea molto definita... ma se non altro ci aiutano a comprendere come in Grecia - territorio che spesso immaginiamo come unitario, ma che in antico era assai più frazionato, su molti piani della vita sociale - anche la mitologia non fosse sentita come un qualcosa di monolitico, ma rispecchiasse le diversità dei territori dove veniva narrata. A questo si aggiunge poi inevitabilmente la constatazione che la civiltà greca (come molte altre civiltà del Mediterraneo antico) non ha mai conosciuto una religione rivelata per mezzo di una "sacra scrittura": per questo, ogni popolo, città, tribù poteva riarrangiare anche i propri miti in base a questioni di convenienza politica, e questo ha contribuito alla creazione di numerose versioni, talvolta anche in contrasto fra loro, senza che questo fosse mai stato percepito come un problema.
Per utili approfondimenti, ti consiglio il classico K. Kerényi,
Gli dèi e gli eroi della Grecia. Il racconto del mito, la nascita della civiltà (1° ed. italiana del 1963, e da lì poi riedito più volte nel tempo, sia in versione unitaria, sia suddiviso in due volumi).
Buona lettura!
